MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

L'America brucia, almeno 30 vittime

8 luglio 2012 - ''L'America bolle'': cosi' la stampa descrive l'eccezionale ondata di calore che si e' abbattuta sugli Stati Uniti, in particolare sulla costa orientale, e che finora ha provocato almeno 30 vittime, soprattutto tra gli anziani. ''Il Grande Sudore'', titolano alcuni giornali riferendosi alle temperature record, anche oltre i 40 gradi centigradi, ch stanno soffocando citta' come New York, Washington, Filadelfia e Chicago.

Tra le autorita' federali, statali e cittadine e' massima allerta, anche per scongiurare il pericolo di pericolosi black out dovuti soprattutto all'uso massiccio dei condizionatori d'aria. La gente in molte cittadine viene invitata a restare in casa. Lo stato di allerta e' stato dichiarato in 20 Stati. Solo a Chicago si contano dieci morti. In Ohio tre anziani sono deceduti in casa per l'eccessivo calore dovuto a una interruzione dell'energia elettrica che non ha permesso il funzionamento dei condizionatori delle loro abitazioni. Altre tre vittime del caldo in Wisconsin, due in Tennessee e tre in Pennsylvania. Ma l'ondata di calore - affermano i metereologi - e' destinata a perdurare almeno per tutto il weekend e il bilancio delle vittime alla fine si potrebbe rivelare piu' pesante.

In Messico si spacca la terra per 15 km di lunghezza!

8 luglio 2012 - Messico - Una fenditura lunga 15 km 60 metri profonda e 4 metri ampia e' comparsa tra le comunita' di La Grulla e La Joya,in Messico creando non pochi disagi alla vita degli abitanti. Diversi Sinkhole e slittamenti del manto stradale sono stati segnalati,le autorita' hanno attribuito alle abbondanti piogge l'origine del fenomeno transennando e chiudendo diverse strade.Numerose zone sono rimaste isolate raggiungibili solamente a piedi.
http://poleshift.ning.com/profiles/blogs/mexico-crack-appears-in-dolores-hidalgo-the-crack-is-4-meters



Il centro e sud America e' interessato da un imponente movimento geologico che sta facendo aprire numerose faglie Messico,Peru,Bolivia,Guatemala le zone piu' colpite.E' in atto un un esponenziale aumento del dinamismo delle placche tettoniche su tutto il pianeta che sta risvegliando aree sismicamente dormienti da molti anni.

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Finlandia: “meglio uscire da Eurozona che pagare debiti degli altri”

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 06 lug – La Finlandia preferisce uscire dalla zona euro, piuttosto che pagare i debiti degli altri paesi europei. E’ quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze finlandese, Jutta Urpilainen al quotidiano Kauppalehti. “La Finlandia si impegna a essere un membro della zona euro e stimiamo che l’euro sia benefico per la Finlandia. Tuttavia la Finlandia non aderira’ all’euro a qualsiasi prezzo e siamo pronti a tutti gli scenari, compreso quello di abbandonare la moneta unica europea“, ha dichiarato il ministro delle finanze, aggiungendo: “la responsabilita’ collettiva per i debiti e i rischi degli altri paesi non sono cose a cui dobbiamo prepararci”. “Siamo costruttivi e vogliamo risolvere la crisi, ma non a ogni tipo di condizione”, ha ribadito Urpilainen.
Il 9 Luglio si avvicina e i paesi chiamati a garantire il nostro debitone…. come dire… hanno qualcosa da ridire. A prlare di uscita dall’euro NON è un blogger scalmanato qualunque ma il ministro delle finanze finlandese.

Dunque i finnici mettono sul piatto la pistola, e (a parole) sono ufficialmente pronti ad abbandonare l’Euro. Probabile anzi quasi certo che queste siano parole per disinnescare preventivamente ogni giochetto “mediterraneo” che ripeta la sconfitta patita la settimana scorsa al consiglio europeo.

Resta il fatto che l’ipotesi di uscita dall’euro sia stata ufficialmente sdoganata.

 Una previsione: lo scudo anti-spread in qualche modo si farà, ma il prezzo che ci verrà imposto sarà salatissimo.

Disastrose alluvioni in Russia i primi video caricati su you tube

7 Luglio 2012 - Il sud della Russia tn particolare la regione del Krasnodar sul mar Nero e' stata devastata da bombe d'acqua che hanno provocato disastrose inondazioni ed almeno 100 vittime ecco i primi video caricati su you tube che testimoniano il drammatico accaduto.
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La Norvegia non ha debito pubblico. Come mai?

La Norvegia non ha debito pubblico, per svariate ragioni che ora vi esporrò. Il motivo principale però resta principalmente uno ed uno solo: non ha aderito al sistema schiavista della moneta debito e, udite udite, la sua banca centrale è una delle ultime in Europa in mano ad uno stato. Insomma la sintetizzo così: una sola moneta, la Corona, una sola banca. E tutto quanto statale.

La Banca Centrale Norvegese non solo è rimasta una delle ultime banche europee controllate dallo Stato,e non dai banchieri Privati, ma gestisce perfino il Fondo Pensioni norvegese in attivo,un altro miracolo specie in tempi di crisi! Ed è per questi fatti che la Norges Bank non vuole far parte del sistema Euro. Ovviamente non sono scemi i Norvegesi. Beati loro... Ma vediamo gli altri punti di forza che fanno della Norvegia un paese simbolo da emulare:

Non ha aderito all'euro. La moneta Norvegese è la Corona. E l'avevamo detto.

Non ha privatizzato le aziende energetiche - petrolio (Statoil), energia idroelettrica (Statkraft), alluminio (Norsk Hydro), la principale banca del paese (DnB NOR), e le telecomunicazioni (Telenor). Qui da noi invece, la legge 111 del 15 luglio permette la dismissione del capitale pubblico! E visti i precedenti, Iri ad esempio, non c'è da star tranquilli...

Circa il 30% di tutte le aziende quotate alla borsa di Oslo è statale.

I titoli di stato rendono il 6,75% netto ai risparmiatori.



Pur essendo il principale produttore di petrolio europeo, non fa parte dell'OPEC. (Per la cronaca, l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma). Tornando alla Norvegia, spulciando un attimo si scopre che il petrolio del paese è controllato dal governo tramite i maggiori operatori come il 62% in Statoil nel 2007, la controllata statale al 100% Petoro, e SDFI, oltre al controllo delle licenze di esplorazione e produzione. Una sorta di ENI alla Mattei, prima del fatale "incidente". Poi se spulciate ancora un altro po' sai che potreste scoprire? Non ci crederete ma la Norvegia ha fondato un Fondo Pensioni Sovrano nel 1995 per ridistribuire i proventi del petrolio, del fisco, dei dividendi, delle cessioni e delle royalties. Ahhh! E noi non potremmo fare lo stesso dato che l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma? Ovviamente si, manca la materia prima che prenda le decisione.. Comunque alzo proprio le mani....

Perché questi Norvegesi sono davvero forti. E mica si sognano di privatizzare l'acqua o la raccolta dei rifiuti, come vorrebbero fare i nostri politici... Vedete, la scusa del debito pubblico legata ai costi dello stato è una SCUSA! Il problema è la moneta debito.. Ed è così evidente specie ora che vi cito un altro dato: la Norvegia ha un avanzo di bilancio statale del 10%, mentre noi, che abbiamo privatizzato quasi tutto, abbiamo un debito pubblico pari al 119% del nostro PIL...

Finisce qui? Ma manco per sogno! Proseguiamo! C'è da segnalare che la Norges Bank è la prima banca Centrale in assoluto ad aver citato in giudizio nel 2009 per truffa sui derivati la City Group, il più grande gruppo d'affari del Mondo. Immaginiamoci gli esiti delle sentenze che il Tribunale amministrativo di Stato norvegese dovrebbe emettere...

Va poi ricordato che il Governo norvegese ha firmato qualche mese fa un importante Trattato con accordi del confine acqueo nel Mare del Nord con la Federazione Russa, al fine di un congiunto sfruttamento gas-petrolifero, escludendo di fatto le "7 sorelle" multinazionali globali, storicamente "coinvolte" in tali frangenti e rappresentanti gli interessi primari di Canada e USA ,ovviamente contrarie a tale accordo. Sottolineo poi che la Norvegia dopo un iniziale appoggio ha ritirato le truppe dalla Libia,aggiungendo alla Nato un'ulteriore difficoltà "politica". Il Governo norvegese è stato il primo ad aver evidenziato un futuro riconoscimento della Palestina come Stato sollevando molti consensi ma anche dure e aspre critiche.

Dopo aver elencato così tanti aspetti positivi della Norvegia viene naturale chiedersi:

ma se l'Italia fosse come la Norvegia monetariamente sovrana cioè fuori dall'euro?

E se non fosse trivellata da cima a fondo da multinazionali estere e/o finanziarie per i suoi giacimenti di idrocarburi, i secondi per ordine di importanza in Europa?

E se per le nostre preziose risorse elettriche non fosse sfruttata da scatole cinesi della multinazionale di stato francese EDF?

E se le nostre risorse idriche, tra le maggiori al mondo, non fossero in mano alle multinazionali dell'acqua in bottiglia tipo Nestlé, e dai due colossi francorotti Suez Gaz de France e Veolia?

E se i proventi di dette risorse pubbliche li gestissimo per ridistribuirli al popolo come nei paesi dove esiste un social welfare?

Avremmo un debito pubblico inesistente come la Norvegia?

ll disastro di Fukushima fu colpa di un "errore umano" e si poteva evitare

"Sono mancate azioni di tutela e di responsabilità da parte governi, autorità di regolamentazione e la Tepco". E' questa la denuncia di una Commissione di esperti nominata dal Parlamento del Giappone per far luce su quello che è stato il peggior incidente nucleare dai tempi di Chernobyl.

La crisi nucleare di Fukushima era evitabile ed è stata il risultato di un concorso di colpa tra governo, autorità di regolamentazione e gestore dell'impianto.

E' quanto si legge in un rapporto di esperti, con cui si è conclusa l'indagine sul peggior disastro nucleare degli ultimi 25 anni.

Il rapporto ha sottolineato i problemi dovuti alla risposta alla crisi fornita dall'operatore dell'impianto, la Tokyo Electric Power, e dal primo ministro Naoto Kan, che si è dimesso lo scorso anno proprio dopo le critiche per la sua gestione del disastro.

"L'incidente all'impianto nucleare di Fukushima è stato il risultato di una collusione tra governo, regolatori e Tepco, e dalla mancanza di governance di dette parti", sostiene il panel.

Le autorità di regolamentazione, si legge nella relazione, sono state reticenti nell'adottare gli standard di sicurezza che avrebbero potuto contribuire ad evitare il disastro.

La Tepco, da parte sua, ha sempre sostenuto che l’incidente fosse legato esclusivamente a uno tsunami di grandezza «imprevista». Ma «questa appare essere una scusa per sfuggire alle proprie responsabilità», ha replicato la Commissione di esperti, che ha osservato: «la Tepco e le autorità di controllo erano già consapevoli del rischio di un terremoto e di uno tsunami».

Questo rapporto può avere delle serie ripercussioni in un momento in cui il Giappone sta riaprendo le sue centrali nucleari. Il governo guidato da Yoshihiko Noda ha disposto la riapertura dei reattori numero 3 e 4 della centrale di Ohi dopo che tutti gli impianti erano stati chiusi a maggio per operazioni di verifica e manutenzione. La decisione, che sfida un'opinione pubblica ancora scossa dal disastro nella centrale atomica di Fukushima provocato dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011, è stata annunciata dopo il via libera del governatore della provincia di Fukui in cui è situato il reattore. Il primo ministro Noda ha chiesto ai giapponesi -di sostenere la decisione presa per scongiurare blackout e blocchi delle forniture elettriche in vista dell'estate.

«Hanno tradito il diritto della nazione a essere al sicuro da incidenti nucleari» ribadisce la Commissione. «Deliberatamente non ha fatto nulla, rinviando le loro decisioni o adottando provvedimenti di loro comodo. Nessuna misura di sicurezza è stata presa al momento dell’incidente», ha aggiunto il gruppo di esperti che ha poi ricordato che la crisi «non è finita». Dopo i fatti di Fukushima, circa 80.000 persone sono state evacuate per un raggio di 20 chilometri intorno alla malmessa centrale a causa della radioattività, mentre all'interno migliaia di operatori continuano a lavorare per evitare perdite e rimuovere il combustibile nucleare. E' solo di qualche giorno fa, un imprevisto che ha fatto di nuovo tornare la paura in Giappone: la Tepco è stata costretta ad attivarsi per dei problemi ai sistemi di raffreddamento del reattore 4 della famigerata centrale nucleare di Fukushima in cui la temperatura stava salendo oltre le soglie di sicurezza.

Si stima che la delicate operazioni di smontaggio e rimozione del reattore danneggiato possano richiedere circa 40 anni.

Il rapporto sarà ora discusso dal Parlamento.

I Media tacciono sulle radiazioni e sugli effetti a lungo termine e la fame di energia spinge il paese, ma sarebbe meglio dire i suoi politici e imprenditori, a spingere sull'acceleratore del nucleare.

Fonti:




Sistema di spionaggio globale: siete tutti dei sospetti!


DI JOHN PILGER
das-baham.com

Siete tutti dei potenziali terroristi. Poco importa che voi siate in Gran Bretagna, negli Stati Uniti o in Medio Oriente. La cittadinanza è stata abolita. Accendete il vostro computer e il Centro Nazionale Operativo del dipartimento statunitense di Sicurezza Interna può sorvegliare non soltanto se state digitando “al-qaeda”, ma anche “esercizio”, ”allenamento”, ”onda”, ”iniziativa” e “organizzazione”: tante parole sotto sorveglianza. L’annuncio fatto dal governo britannico circa la propria intenzione di sorvegliare tutta la posta elettronica e le conversazioni telefoniche non è che cosa già nota. Il sistema di sorveglianza satellitare chiamato Echelon lo fa da anni.

Quello che risulta nuovo, è il fatto che lo stato di guerra permanente sta per essere dichiarato dagli Stati Uniti e uno stato di polizia sta per infettare le democrazie occidentali. 

Come pensate di reagire? 

In Gran Bretagna, su istruzioni della CIA, dei tribunali speciali si faranno carico dei “terroristi presunti”. L’Habeas Corpus si avvia alla morte. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha giudicato che cinque uomini, dei quali tre cittadini britannici, potevano essere estradati negli Stati Uniti, nonostante nessuno tra loro, tranne uno, fosse stato accusato di aver commesso un reato. Tutti sono stati imprigionati per anni in virtù del Trattato d’Estradizione del 2003 tra Gran Bretagna e Stati Uniti, sottoscritto un mese dopo la criminale invasione dell’Iraq. La Corte Europea aveva condannato il trattato poiché quest’ultimo poteva comportare una “punizione crudele e insolita”. Uno degli uomini, Babar Ahmad, ha ricevuto un indennizzo di 63.000 sterline per 73 ferite constatate all’epoca della sua detenzione ad opera della Polizia Metropolitana. L’abuso sessuale, una firma del fascismo, non era il minore dei mali subiti. Un altro uomo è uno schizofrenico che ha subito un crollo psicologico totale e si trova nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Broadmore; un altro accusa tendenze suicide. Tutti saranno estradati nel Paese della Libertà- in compagnia del giovane Richard O’Dwyer che rischia 10 anni di prigione, ferri ai piedi e tenuta arancione, con l’accusa d’aver violato i diritti d’autore statunitensi su internet. Man mano che la legge si politicizza e si americanizza, queste misure travestite da giustizia si banalizzano. Confermando la condanna di uno studente universitario di Londra, Mohammed Gul, per aver diffuso “terrorismo” su Internet, i giudici della Corte d’Appello hanno giudicato che “azioni… contro le forze armate di qualsiasi stato nel mondo che cercano di influire su un governo e che sono state realizzate per ragioni politiche” sono ormai dei crimini. Convocate Thomas Paine, Aung San Suu Kyi, Nelson Mandela. 

Come pensate di reagire? 

La diagnosi è ormai accertata: il tumore che Norman Mailer chiamava il “pre-fascismo” si è trasformato in metastasi. Il procuratore USA, Eric Holder, difende il “diritto” del suo governo di uccidere cittadini americani. Israele, la protetta, è autorizzata a puntare le sue armi nucleari verso l’Iran che non ne possiede. In questo mondo fatto d’illusioni, la menzogna è ovunque. Il massacro di 17 civili afgani l’11 marzo, dei quali almeno nove bambini e quattro donne, è attribuito a un soldato americano “divenuto folle”. L’“autenticità” della cosa è certificata dallo stesso presidente Obama, che ha “guardato un video” e lo considera come una “prova inconfutabile”. Un’inchiesta indipendente del parlamento afgano ha presentato dei testimoni oculari che hanno fornito elementi dettagliati che coinvolgono non meno di 20 soldati, con un elicottero d’appoggio, che hanno devastato i loro villaggi e si sono abbandonati a uccisioni e stupri: il metodo operativo abituale, sebbene leggermente più micidiale, delle forze speciali statunitensi nei loro “raid notturni”. 

A prescindere dagli omicidi nei videogiochi – un contributo degli Stati Uniti alla modernità- questo comportamento diviene tutto sommato banale. Impregnate di una cultura d’autocompiacimento da fumetti, formate brutalmente e alla velocità d’azione, spesso razziste, obese e dirette da una classe d’ufficiali corrotti, le forze americane delocalizzano i loro omicidi a domicilio in paesi lontani, dove non capiscono assolutamente nulla di queste battaglie condotte con i mezzi di bordo. In una nazione fondata sul genocidio della nazione indiana, le abitudini sono dure a morire.

Anche il Vietnam era un “paese indiano” e i suoi “Cinesi” e “Vietnamiti” (entrambe le espressioni hanno carattere negativo e generalmente razzista, ndt) dovevano essere fatti saltare. Il bombardamento di centinaia di abitanti del villaggio vietnamita di My Lai nel 1968, in gran parte donne e bambini, era anch’esso un incidente “isolato” e, in maniera profana, una “tragedia americana” (titolo della copertina della rivista Newsweek). Soltanto uno dei 26 accusati fu condannato e in seguito liberato dal Presidente Richard Nixon. My Lai si trova nella provincia di Quang Ngai dove, come ho appreso mentre ero lì a fare il mio lavoro di reporter, circa 50.000 persone sono state uccise dalle truppe americane, la maggior parte in quelle che si chiamavano “zone di tiro”. Era questo il modello della guerra moderna: l’assassinio su scala industriale.

Alla stregua di Iraq e Libia, l’Afghanistan è un parco d’attrazione per quanti guadagnano grazie alla nuova guerra permanente degli Stati Uniti: la NATO, le società che producono armamenti e strumenti ad alta tecnologia, i media e l’industria della “sicurezza”, le cui attività lucrative hanno contaminato la vita quotidiana. La conquista o la “pacificazione” di un territorio non ha alcuna importanza. L’importante è che voi siate pacificati, l’importante è la cultura della vostra indifferenza. 

Come pensate di reagire? 

La discesa verso il totalitarismo si produce per tappe. Da un giorno all’altro, la Corte Suprema di Londra deciderà se il responsabile di Wikileaks, Julian Assange, dovrà essere estradato in Svezia. Se l’ultimo appello dovesse essere respinto, colui che ha permesso che la verità fosse rivelata su una scala senza precedenti, e che non è stato accusato di alcun crimine, rischia la prigione in isolamento e degli interrogatori su quantomeno singolari accuse di abusi sessuali. Grazie a un accordo segreto tra gli Stati Uniti e la Svezia, potrà essere “estradato” verso il gulag americano in ogni momento. Nel suo Paese, l’Australia, il primo ministro Julia Gillard, ha cospirato di concerto con quelli di Washington che lei chiama i suoi “veri amici” per assicurare che un cittadino innocente si ritrovi con addosso una tuta arancio se si avventura nel tentativo di rientrare nel proprio paese. A febbraio, il suo governo ha aggiunto un “emendamento Wikileaks” al trattato d’estradizione tra Australia e Stati Uniti, emendamento grazie al quale i suoi “amici” potranno facilmente mettergli le mani sopra (al cittadino innocente di cui sopra, ndt). (Il primo ministro, ndt) ha inoltre accordato il potere di decidere a scapito della legge sulla libertà d’accesso all’informazione- in modo che possano continuare a mentire al mondo intero, come fanno d’abitudine. 

Come pensate di reagire?

John Pilger

Traduzione dal francese per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCO DITARANTO

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