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Senigallia, misteriosa moria di pesci nel fiume Misa

14 giugno 2012 - Italia - Un fenomeno di proporzioni globali quello della moria di pesci e uccelli,vittime di una strage che nella maggior parte dei casi non ha spiegazioni scientifiche ben accertate,la Terra rischia un evento di estinzione di massa senza precedenti,e nessuno sembra voler accendere i fari su un fenomeno che portera' alla distruzione della biodiversita' lungo tutto il pianeta.
Una misteriosa moria di pesci è stata segnalata nel tardo pomeriggio del 12 giugno da alcuni passanti. Un numero ingente di pesci, in prevalenza cavedani, barbi e carpe, sono stati trovati morti nel tratto di fiume adiacente al ponte Zavatti.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia municipale per verificare l’anomalo fenomeno. Diverse le ipotesi fatte dalla polizia, la più accreditata riguarderebbe la scarsa ossigenazione  dell’acqua.

Intanto,  Ã¨ stata immediatamente informata dell’accaduto l’Arpam, che al più presto effettuerà un sopralluogo per cercare di capire se si tratta di fenomeno naturale o se dietro la moria di pesci ci sia l’inquinamento di qualche sostanza risultata letale per le specie ittiche che vivono nel Misa.

L'Italia vittima di un complotto e le prove che Monti e' complice

Le associazioni massoniche: il trait d'union tra le lobby dell'alta finanza che gestiscono le multinazionali - che hanno in mano l'economia globale - ed i governi del mondo. La rete del potere mondiale. Chi è Mario Monti e a quali poteri risponde. Il golpe italiano, chi c'è dietro e quali sono i loro obiettivi.

EDITORIALE A CURA DI ALESSANDRO RAFFA PER NOCENSURA.COM

Che il nominato premier Mario Monti sia parte integrante dei gruppi di potere che cercano di controllare  - o forse, che controllano - il mondo, lo sappiamo bene. Fa parte dell'Aspen Institute, ha preso parte a diverse riunioni del gruppo Bilderberg, e ha ricoperto addirittura il ruolo di "Presidente europeo" della Commissione Trilaterale, estensione del super magnate Rockfeller, braccio destro della potentissima famiglia Rothschild, che ha in mano quasi tutte le banche centrali del mondo.

Monti ha ricoperto importanti incarichi (è stato advisor) per la superbanca d'affari USA Goldman Sachs, definita "il miglior posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare" con una capacità d'investimento di 12.000 miliardi di euro all'anno (il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio l'Italia ammonta a poco meno di 2.000 mld di euro) e un valore di oltre un trilione, ovvero un miliardo di miliardi. (1.000.000.000.000.000.000) una banca Goldman Sachs, responsabile di aver mandato sul lastrico svariate decine - se non centinaia - di migliaia di famiglie americane e di altre parti del mondo, in particolare nei paesi poveri che più si prestano alle speculazioni, visto che pur di ingrassare il proprio business, i dirigenti Goldman Sachs non si fanno alcuna remora a speculare sulle carestie, derrate alimentari, sulla povertà della povera gente. Generare profitto: si occupano di questo, all'interno della "super banca", ben 30.000 dipendenti che percepiscono una media di 700.000 dollari all'anno, che grazie ai "premi" riconosciuti a chi è stato particolarmente produttivo possono superare - anche di molto - il milione di dollari. I dirigenti di spicco, ovviamente prendono molto di più, anche oltre 10 volte tanto.

Oltre a Goldman Sachs ci sono altre banche molto influenti, legate anch'esse alle associazioni massoniche sopracitate, una di queste è Morgan Stanley, dove - guardacaso - lavora "Monti jr", il figlio di Mario Monti, alla quale il Ministero del Tesoro italiano a Gennaio 2012 ha elargito in gran silenzio, 2 miliardi e 567 milioni di euro per un affare (per la banca, non per il governo) di "derivati". Soldi che il governo - visto i tempi difficili, almeno per i cittadini - avrebbe potuto rimborsare in comode rate, e magari girare una parte agli imprenditori italiani che hanno fornito merci e servizi allo stato, a cui l'erario deve un totale di 70 miliardi di euro. Un'altra banca d'affari molto influente è JP Morgan.

Le associazioni di stampo massonico citate sopra (Aspen Institute, ma ancor di più gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale ma anche altre: club di Roma, il CFR) e le lobby dell'alta finanza, le "super banche" d'affari (Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan) sono legate a doppio filo,  in quanto gli uomini che ne fanno parte sono gli stessi: i dirigenti di punta delle lobby dell'alta finanza e i loro uomini di fiducia (uno di questi, evidentemente, Mario Monti) sono tutti membri delle associazioni massoniche, nel cui ambito interagiscono con i politici più importanti, e quindi i governi del mondo. Da molti anni a questa parte tutti i presidenti degli Stati Uniti che si sono avvicendati sono stati - tutti - membri del Bilderberg, o legati a doppio filo ad esso, così come gli uomini di Goldman Sachs (ufficialmente "ex") ricoprono ruoli chiave all'interno del governo americano, come il Ministero delle finanze.


Queste banche d'affari, vere e proprie lobby dell'alta finanza, sono proprietarie/azioniste legate a doppio filo alle 147 multinazionali che controllano, condizionano e gestiscono a loro uso e consumo l'economia globale: hanno in mano i mezzi d'informazione più autorevoli, mediante i quali "costruiscono" l'immagine dei politici che i cittadini di tutto il mondo eleggeranno. Laddove sorgano organi di informazione di cui non sono direttamente proprietari, possono sempre "addomesticarli" mediante cospicui contratti pubblicitari. Il vero editore dei giornali infatti sono le agenzie pubblicitarie, che consentono a un determinato organo di ricevere ottimi introiti ed espandersi, ma possono affondarlo se decidono di boicottarlo in quanto contrasta i loro interessi. Le grandi campagne pubblicitarie non vengono gestite direttamente dalle aziende: queste si affidano ad agenzie, che stabiliscono come e dove investire: e la maggior parte - in termini di valore economico - dei contratti pubblicitari è gestito da poche agenzie, riconducibili in un modo o nell'altro, alle associazioni di stampo massonico e/o alle lobby dell'alta finanza sopracitate.

Nel panorama dell'alta finanza, dei mercati finanziari, dell'economia delle nazioni, dell'industria e del commercio, rivestono un ruolo importantissimo, fondamentale le agenzie di rating, deputate a stabilire, mediante una classificazione definita "rating" quanto siano "affidabili" governi e imprese. Le agenzie di rating  principali sono tre, soprannominate "le tre sorelle" Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings. Quando le agenzie di rating "declassano" una nazione, (o un'impresa) questa viene ritenuta meno affidabile; investire su di essa (cioè concedere credito a una determinata nazione, mediante titoli obbligazionari, o ad un'impresa) viene considerato più rischioso, pertanto aumentano i tassi di interesse che questa deve corrispondere. Questo è un potere immenso, in quanto un abbassamento eccessivo del rating può significare tassi di interessi talmente elevati da determinare la bancarotta, sia per le imprese che per le nazioni, che sono costrette ad aumentare la pressione fiscale per pagare gli interessi necessari per avere liquidità. 


Da notare come le agenzie di rating siano aziende private, e guarda caso legate a doppio filo alle lobby dell'alta finanza che le gestiscono a proprio uso e consumo, visto che in molti caso hanno favorito (inconsapevolmente?) alcune società, attribuendo loro un rating positivo anche in assenza dei presupposti per farlo: è il caso della Lehman brothers, che poco prima di dichiarare bancarotta era ritenuta assolutamente affidabile (classificata A2) fattore che ha spinto numerosi investitori a investire forti somme, mentre in altri casi, alcune società (e nazioni) hanno ricevuto un rating eccessivamente penalizzante, mettendole in difficoltà poiché per avere "accesso al credito" erano costrette a corrispondere tassi di interesse elevatissimi. Per maggiori informazioni, leggi "agenzie di rating, ecco chi controlla le tre sorelle"

Ora viene il "bello"... La procura ha accertato che una di queste agenzie di rating, Moody's, remava contro l'Italia. E guarda caso, MONTI ERA UN COLLABORATORE DI MOODY'S, prima di essere NOMINATO premier!


Vedi articolo: L'agenzia di rating “Standard & Poor’s" mirava a destabilizzare l’Italia La procura chiude le indagini sull'agenzia di rating. Cinque le persone coinvolte con l'accusa di manipolazione di mercato continuata e pluriaggravata. "Fornivano intenzionalmente ai mercati un’informazione falsa in merito all’affidabilità creditizia italiana, in modo da disincentivare l’acquisto di Btp e deprezzarne il valore” Leggi tutto

Ricapitolando:

Monti è legato a praticamente tutte le associazioni di stampo massonico e alle principali lobby dell'alta finanza, che controllano anche le agenzie di rating.
Le agenzie di rating hanno manovrato CONTRO l'Italia, fornendo informazioni FALSE ai mercati sulla nostra attendibilità.
Monti lavorava ANCHE per una delle più importanti agenzie di rating, Moody's.
Grazie alla manipolazione delle agenzie di rating lo spread è salito a livelli vertiginosi = tassi elevatissimi per avere liquidità = tasse e aumento debito pubblico - e la situazione che tutti conosciamo.
Per "risolvere" i problemi che hanno deliberatamente provocato, hanno imposto la nomina di Monti, che lavorava per l'agenzie di rating che ci hanno penalizzato (lavorava anche per i poteri dell'alta finanza che controllano le agenzie di rating)

E tutt'oggi l'Italia è costretta a pagare interessi altissimi (lo spread) per avere liquidità, un vero e proprio COMPLOTTO ordito a danno dell'Italia, che ha affidato il governo a un collaboratore della stessa agenzia di rating che stava remando contro di lei!


Le conclusioni:
Questa lunga - necessaria - premessa mi auguro che sia stata sufficientemente chiara, per cercare di decifrare la situazione, e sopratutto chi c'è dietro a tutto questo. L'Italia è vittima di un complotto, un feroce complotto, e i nostri politici anziché difendere i nostri interessi, si sono piegati a compromessi con questi poteri forti. Il fatto che Enrico Letta, vice-presidente del PD abbia partecipato al meeting Bilderberg di quest'anno, è piuttosto eloquente. Lo stesso Berlusconi, che inizialmente - nei giorni di Novembre, immediatamente precedenti alle sue dimissioni, quando "l'attacco" all'Italia era nell'apice -  sembrava intenzionato a opporre resistenza, dopo che "i mercati" (controllati ad uso e consumo dei poteri descritti sopra) hanno fatto perdere 10 punti percentuali alla sua Mediaset in un solo giorno, ha dichiarato la "resa incondizionata", piegandosi a sostenere Monti - in cambio sicuramente di accordi personali - anche se questo gli è costato la PERDITA DI TUTTO IL CONSENSO che (incredibilmente) aveva mantenuto fino a quel momento. Tra l'altro, Mario Monti, presentato da tutti i politici e dai media come il "salvatore della patria" già in passato aveva fatto grossi danni all'economia italiana: danni che però, hanno rappresentato un beneficio per le lobby dell'alta finanza di cui Monti è emissario.


Ormai siamo un giocattolino in mano agli speculatori, incentivati anche dalle direttive dell'Unione Europea, che si stanno arricchendo sempre di più alle nostre spalle, con la complicità di quei politici che gli hanno steso un tappeto rosso, e cercano di farci sopportare tutto questo seminando paura (lo spettro di conseguenze economiche ancora più terribili), con discorsi fuorvianti ("è necessario" - "salva Italia" etc) e le solite promesse da marinaio di "ripresa" (ripresa che non ci sarà mai, ma sarà sempre peggio, almeno per noi cittadini... le grandi aziende hanno delocalizzato o stanno delocalizzando: non c'è lavoro, non c'è soldi.. QUALE RIPRESA PUO' ESSERCI?).


I poteri forti dell'alta finanza mirano innanzitutto alla nostra riserva aurea: alla quale punteranno "se non molto presto, abbastanza presto" -  come ha dichiarato Nigel Farage in occasione dell'ultima intervista che gli ho fatto - ma anche AI BENI PUBBLICI ITALIANI: ad iniziare dalle percentuali di proprietà delle aziende che lo stato possiede ancora,  fino al patrimonio immobiliare che l'Italia sarà COSTRETTA A VENDERE - anzi: a Svendere - per ripianare il debito pubblico. Nel frattempo, Monti ha varato - sta varando - varerà - altre leggi che favoriscono tutti i poteri forti citati in precedenza, da quelli economico-bancari alle multinazionali, proprietari della "grande impresa" e della "grande distribuzione", facendo chiudere i negozi dei cittadini, grazie all'oppressione fiscale e al calo dei consumi, che saranno soppiantati da centri commerciali o catene di negozi legate alle grandi aziende, che a capo hanno sempre gli stessi proprietari: le lobby dell'alta finanza. Svenderà la nostra sovranità e i nostri beni, con un occhio di riguardo per le caste: ormai credo che tutti si siano resi conto che Monti sta purgando solo i cittadini del ceto medio-basso: questo perché avere i potenti contro potrebbe nuocere al suo disegno, per esempio difficilmente i notai potranno dare contro a Monti, visto che ha abolito la "tariffa massima" e potranno guadagnare di più. Avere contro loro, non sarebbe stato semplice come avere contro gli operai della FIOM che si sono visti eliminare l'articolo 18... ci farà aderire alla fregatura colossale rappresentata dal MES, che è una DITTATURA ECONOMICA spacciata per fondo di stabilità - le manovre finanziare "salva Italia" in realtà, sono servite esclusivamente a rastrellare i soldi necessari per aderire ad esso... 


Quello a cui stiamo assistendo oggi è la naturale prosecuzione del processo che è iniziato nel 1992,  a bordo del Panfilo Britannia, come illustra l'articolo DOSSIER: Ecco quando è iniziata la crisi dell'Italia; era il 1992 sul panfilo Britannia


Si sta verificando TUTTO quello che aveva previsto il movimento "No Global", che è stato distrutto a Genova nel 2001: movimento composto da centinaia di movimenti di ogni estrazione politica e sociale perché non era composto solo dalla 'sinistra radicale' come pensano molti: al Genoa Social Forum avevano aderito Acli, WWF, Rete Lilliput, associazioni studentesche e altro ma all'opinione pubblica è stato dipinto in modo fuorviante, come se fosse composto solo da "punkabbestia" e scalmanati dei centri sociali più aggressivi. Movimento che faceva discorsi giusti, stava crescendo troppo rapidamente e per i potenti del mondo era troppo pericoloso. Con la sospensione dei diritti democratici alla quale il mondo ha assistito in quei giorni, è stato spazzato via. Purtroppo ormai di quel Movimento se ne parla quasi esclusivamente in chiave "violenze delle forze dell'ordine" al G8 di Genova, che innegabilmente ci sono state: i fatti della "Diaz" e di "Bolzaneto" sono emersi in tutta la loro gravità, dopotutto era inevitabile che accadesse. Anzi doveva venire fuori, perché se le violenze fossero state tenute nascoste e non fosse stato seminato il terrore, al G8 successivo probabilmente a manifestare ci sarebbero state molte più associazioni e persone: invece quel "Movimento" è finito li, a Genova, affogato nel sangue di Carlo Giuliani e di migliaia di persone pestate senza motivo. Le forze dell'ordine, "caricate" con la strategia del terrore di chi aveva messo in guardia gli agenti da minacce di ogni tipo, preparandoli come se fossero dovuti andare in guerra, sono stati esecutori materiali di quella che era una volontà che andava ben oltre, probabilmente, del governo italiano. Quel movimento doveva essere fermato. Personalmente nel 2001 avevo 20 anni, non ho partecipato alle manifestazioni e non ero un simpatizzante "no global". Il fatto che oggi stia accadendo praticamente tutto quello che avevano previsto l'ho appreso pochi anni fa, approfondendo, leggendo ciò che sosteneva quel movimento.


Il mondo è succube di una minoranza, un'élite composta da poche centinaia di potenti che dopo essersi appropriati del governo USA (1) stanno estendendo il loro dominio a tutte le altre nazioni del mondo, ad iniziare dalle nazioni europee e quelle che hanno in mano le materie prime. Laddove non possono conquistare il potere con le armi politico-economiche, lo fanno con le armi. Hanno in mano le redini dell'economia, dei mercati finanziari, industriali e del commercio: e stanno rastrellando a se tutte le ricchezze del mondo. Ma quello che vogliono non sono i soldi, ne hanno fin troppi. Quello che vogliono, è il POTERE: che senza dubbio è detenuto da chi è proprietario di tutto. E chissà che quei "complottisti", che sostengono che l'élite vuole instaurare un "governo mondiale", con una moneta mondiale - il tutto ovviamente gestito da loro - non abbiano ragione...


(1) J.F. Kennedy parlò di questi "poteri oscuri" che intendeva sconfiggere: ma purtroppo non c'è riuscito, ed è stato eliminato. E il suo successore annullò immediatamente l' "ordine esecutivo 11110" con il quale Kennedy consentiva al Ministero del Tesoro USA di stampare moneta senza il controllo della FED, la banca centrale USA - privata - che dal 1913 gestisce il Dollaro, dominando quindi l'economia statunitense.

Alessandro Raffa per nocensura.com
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Dopo i Campi Flegrei progettano di trivellare il vulcano sottomarino Marsili

14 giugno 2012 - Energia sfruttando il calore generato dal vulcano sottomarino Marsili, al largo della Sicilia: è l'idea del progetto guidato dall'azienda privata Eurobuilding e condotto in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Centro di Ricerche e Studi Sperimentali per le Geotecnologie dell'Università di Chieti (Cers), Istituto di Scienze Marine (Ismar) del Cnr e Università Politecnica di Bari. Entro il 2013 inizieranno le prime indagini sulla fattibilità del progetto, il cui obiettivo è trasformare il calore generato dal vulcano in una grande centrale di produzione di energia.
"E' un progetto unico al mondo e che punta a produrre entro il 2020 circa 200 MegaWatt di energia elettrica sfruttando il calore dell'acqua che circola all'interno della struttura sottomarina del vulcano Marsili", ha spiegato uno dei responsabili, Diego Paltrinieri.
La struttura, che si trova circa 140 chilometri a Nord della Sicilia, è considerata una delle zone più ricche di giacimenti di 'calore fluido' al mondo: l'acqua che si infiltra nei numerosi vulcani dell'area, nel complesso la più grande d'Europa, si surriscalda raggiungendo temperature fra 350 e 400 gradi. Secondo Paltrinieri "la struttura può essere immaginata come un grande bollitore pieno di acqua marina, riscaldato da un fornello a diversi chilometri di profondità e chiuso da un grande coperchio. Numerose fratture nella struttura permettono la circolazione al suo interno di grandi masse d'acqua".
Il primo passo, che dovrà essere realizzato entro il 2013 e che ha ricevuto l'autorizzazione da parte del ministero per lo Sviluppo Economico, prevede di realizzare una prima trivellazione del 'coperchio' per verificare le condizioni e la fattibilità dell'opera. Il passo successivo sarà infine pompare una parte di quell'acqua e utilizzarla, sotto forma di vapore, per mettere in movimento delle turbine per la produzione di energia elettrica. Nel rispondere ai possibili rischi legati alla realizzazione del progetto, Paltrinieri ha spiegato che "la sicurezza è garantita da tutte le verifiche del caso effettuate in particolare dai ricercatori di Ingv e dal fatto che nessuna azienda privata sarebbe mai disposta a investire soldi in un progetto se esistessero rischi di qualche forma".

New Jersey,cerimonia di diploma interrotta da una violenta tempesta!


13 giugno 2012 - New Jersey - una violenta tempesta si e' abbattuta improvvisamente durante la cerimonia per il diploma di una scuola del New Jersey.Una nube rotante minacciosa simile ad un tornado si e' formata nel cielo sprigionando fulmini e tuoni e facendo innalzare un forte vento spaventando i partecipanti che sembrano inconsapevoli del pericolo incombente.Segue il video drammatico dell'evento meteo estremo...
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Previsioni meteo: ipnosi collettiva. Foto satellitari: realta'!

Non starò qui a commentare la terminologia ipnotica che questi signori usano es "innocue velature".
Vorrei parlare di altro. Veniamo al punto.

Penso che un'immagine colpisca più di mille parole.
Ci presentano un'immagine del cielo


che ben si addice col nostro immaginario, le nuvolette romantiche.
Cosi' possiamo continuare a dormire tranquilli.


Peccato che la realtà sia un pò diversa, ma se ce la facessero vedere ci potremmo fare delle domande.
Per questo, "siccome ci vogliono bene e vogliono evitarci traumi", la realtà non ce la fanno vedere.
Che commentare le previsioni del tempo su un'immagine del genere sarebbe un tantino imbarazzante.


Poi, certo, qualcuno - che ingrato! - potrebbe alla fine chiedersi: ma davvero mi
vuol bene uno che non vuole farmi vedere la realtà?

E qualcun altro - che gente senza rispetto! - potrebbe chiedersi se presentare il cielo finto al posto di quello vero sia un modo col quale veniamo sottilmente condizionati a non vedere quello che vediamo.

Lidia Undiemi: "UE e Bce, invece di salvare le banche, date soldi ai terremotati"



di Lidia Undiemi, economista di Wall Street Italia, leader nel nostro paese nella battaglia contro l'ESM e contro il Fiscal Compact.
Alla trasmissione "L'ultima parola" su RAI2, l'economista di Wall Street Italia Lidia Undiemi chiede a Mario Draghi di non avere come unico obiettivo salvare gli azionisti delle banche, ma aiutare le popolazioni in difficolta' per la crisi e in Emilia per ricostruire il territorio dopo il devastante terremoto.
Il governo sostiene di muoversi con prudenza per lo stanziamento di 2 miliardi di euro in favore dei terremotati per non urtare la suscettibilità di quell'Europa che intanto, nell'assenza pressoché totale di dibattito pubblico, chiede all'Italia di impegnarsi a versare 125 miliardi di euro in favore del MES (o ESM, European Stabilty Mechanism) che potrebbe anche destinare parte delle risorse in favore delle banche.


Ogni volta che Monti tira l'osso c'è chi fa la fila per poterlo vendere ai cittadini come un ottimo pranzo mentre i banchieri si abbuffano in una tavola perennemente imbandita di soldi offerti in tutte le salse.

"La ricapitalizzazione delle banche direttamente tramite l'ESM potrebbe essere auspicabile", si legge in un documento della Commissione. Quest'obiettivo, condiviso dal presidente della BCE Mario Draghi, non è tuttavia di immediata attuazione in quanto nel trattato si prevede che l'assistenza finanziaria sia rivolta agli stati membri della zona euro. I giuristi dell'Europa si stanno mobilitando per capire se il documento apre comunque spazi per il finanziamento diretto alle banche.


Tralasciando per il momento i dettagli giuridici riguardanti questi improbabili spiragli "salva-banche", in assenza dei quali occorrerebbe una modifica del testo affinché si possa procedere all'utilizzo dell'ESM in favore delle banche, assumono estremo rilievo le dinamiche politiche e comunicative mediante cui l'adesione al fondo sta entrando nelle case dei cittadini degli stati che dovranno sostenere finanziariamente il versamento delle quote di adesione.

Il termine ESM viene distrattamente utilizzato dai mezzi di informazione per indicare senza le adeguate distinzioni fondo salva-stati, organizzazione finanziaria intergovernativa e Meccanismo Europeo di Stabilità finanziaria (MES). Anche per i cittadini più informati risulta difficile fare una corretta distinzione fra elementi intimamente distinti fra loro, dal momento in cui l'organizzazione finanziaria viene nominata esattamente "Meccanismo Europeo di Stabilità" e le sue risorse finanziare definite fondo salva-stati.

L'ipotesi di utilizzo del fondo ESM per le banche emerge quasi contemporaneamente ai risultati del referendum sul Fiscal Compact in Irlanda. Si sostiene che i cittadini abbiano votato favorevolmente al Patto di bilancio anche per il forte timore di perdere la possibilità di ottenere finanziamenti dall'ESM. Ha dunque vinto la paura e credo sia legittimo avere dei dubbi sul livello di consapevolezza del popolo irlandese, e soprattutto sull'utilizzo dei fondi in favore delle banche.

Per quanto riguarda il nostro paese, per il 2012 è stato preventivato un versamento di quasi 6 miliardi di euro, ossia il triplo rispetto ai soldi destinati ai cittadini colpiti dal terremoto.

Quello che non si dice dell'Irlanda è che un parlamentare indipendente, Thomas Pringle, ha presentato ricorso legale contro l'ESM incentrato sull'utilizzo della procedura di revisione semplificata per la modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.

Anche in Germania è in corso una importante battaglia riguardante la valutazione della costituzionalità del trattato.

Dal punto di vista strettamente politico la partita decisiva si sta attualmente svolgendo in Grecia. Il leader della sinistra radicale Tsipras, il cui consenso è in continua crescita, ha fatto sapere che se andrà al governo cancellerà gli accordi con Bruxelles e con il FMI che hanno comportato l'imposizione dall'alto di decisioni di politica interna che si sono tradotte in licenziamenti di dipendenti pubblici, tagli alle pensioni ed altre forme di austerità.

La cessione di sovranità nazionale in cambio di aiuti finanziari predisposti da organizzazioni internazionali, che come già spiegato in altre occasioni potrebbe anche emergere dall'operatività dell'ESM, è la principale questione politica su cui si gioca il destino dell'Europa.

Occorre riflettere infine sul perché i promotori di tale meccanismo si stiano esponendo in favore dell'utilizzo del fondo per aiutare le banche. Mossa impopolare, ma forse solo apparentemente visto che in tal modo si sposta l'asse dell'attenzione verso un aspetto sicuramente meno importante dei rischi di cessione di sovranità e di enormi esborsi finanziari insiti nell'adesione all'organizzazione.

Si immagini per un attimo quale impatto mediatico in favore della ratifica dell'ESM potrebbe avere un ripensamento della ricapitalizzazione della banche tramite lo stesso fondo, magari anche per risollevare dall'inaccettabile silenzio la classe politica italiana.

CRISI: allarme di Bankitalia, in un anno spariti 200 mld euro!

Prosegue quasi inarrestabile il deflusso di capitali dall'Italia verso il Nord Europa. La chiave di volta di una notizia che tiene banco da mesi e che e' stata commentata anche dal premier Mario Monti, trova per la prima volta conferma ufficiale in un passaggio del Bollettino della Banca d'Italia sull'evoluzione "dei saldi del sistema di pagamento Target 2".
Dietro al titolo dell'analisi di certo non accattivante c'e' pero' un dato significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro. Le cifre ufficiali si fermano pero' a dicembre del 2011, quando l'emorragia era da tempo in atto e sfiorava 200 miliardi; a tanto ammonta infatti la "passivita' verso l'Eurosistema" della Banca d'Italia, ovvero tutti i pagamenti, importazioni e investimenti all'estero, del sistema Italia, intermediati dalle banche del Belpaese per via della banca centrale e che diventano un debito nei confronti della Bce, che funge a sua volta da cassa di compensazione finale. "Dall'avvio della crisi del debito sovrano si e' registrato un forte incremento dei flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento transeuropeo Target 2 dai Paesi dell'area maggiormente interessati dalla crisi verso quelli ritenuti piu' solidi dagli operatori di mercato", scrivono gli economisti di Palazzo Koch. "Tali andamenti hanno determinato ampie variazioni nella posizione creditoria o debitoria, registrata nella voce altri investimenti della bilancia dei pagamenti di un Paese, delle diverse banche centrali nazionali nei confronti della Banca centrale europea".
Via Nazionale addebita questa emorragia alle tensioni sul debito pubblico e alla crisi dell'economia italiana che fa fuggire gli investitori stranieri e anche i capitali domestici. Con effetti pessimi sulle banche. red/alb alberto.chimenti@mfdowjones.it

 


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