Spiagge Chiuse in Perù: non si arresta la morìa di uccelli e delfini!

8 maggio 2012 - PERU - I funzionari insistono che le due morti non sono correlate. I delfini stanno soccombendo da un virus, suggeriscono, e gli uccelli marini stanno morendo di fame perché le acciughe sono scarse. Ma anche tre mesi dopo che i funzionari hanno iniziato a testare i delfini, il governo non ha rilasciato risultati definitivi e c'è una crescente diffidenza tra il pubblico e gli scienziati . Alcuni sostengono che l'esplorazione di petrolio off-shore potrebbe disturbare la fauna selvatica, per esempio, e altri temono che le biotossine o pesticidi potrebbe danneggiare la catena alimentare. 


Almeno 877 i delfini e più di 1.500 uccelli, molti dei quali pellicani bruni e sule, sono morti da quando il governo ha iniziato la conta delle morie a febbraio, ha riferito il Ministero dell'Ambiente la settimana scorsa. I delfini, molti dei quali sembravano essere decomposti in mare prima del lavaggio a secco, sono stati trovati nelle regioni di Piura e Lambayeque, non lontano dal confine con l'Ecuador. Gli uccelli marini sono stati trovati da Lambayeque a Lima. "Mai nei miei 40 anni di pescatore ho visto nulla di simile", ha detto Francisco Ñiquen Rentería, il presidente dell'Associazione dei pescatori artigianali a Puerto Eten, nella regione di Lambayeque. "A volte in passato, si trovava casualmente un delfino morto o un pellicano, ma questo, ciò che sta accadendo ora, è davvero allarmante.



È strano  infatti, dice "Gabriel Quijandría, il vice ministro dell'ambiente,che l'ha scritto in una e-mail, "Ma le morti non sono correlate." Il Federal Ocean Institute ha detto che la causa più probabile della morte dei delfini è il "morbillivirus", di una famiglia di virus legati alla morte di massa di precedenti  mammiferi marini, dice il signor Quijandría. Per gli uccelli marini, scrisse, "l'ipotesi più plausibile finora" da parte del Servizio Sanitario Nazionale della Agricoltura è che stanno morendo per la mancanza di cibo, principalmente per l'anchoveta (Engraulis ringens), una acciuga peruviana, a causa del riscaldamento improvviso delle acque costiere. Il ministero dell'Ambiente ha detto che le morti dei delfini non avevano alcun collegamento con la pesca, maree rosse o biotossine e altri batteri, metalli pesanti o pesticidi. Ha detto che aveva anche escluso qualsiasi collegamento con prove sismiche off-shore da parte delle imprese per individuare giacimenti di petrolio e di gas sotto il fondo marino. Eppure, pescatori, ambientalisti e altri sospettano che i funzionari governativi non siano completamente sinceri. La scoperta di animali morti sulle spiagge vicino a Lima, la capitale, nei giorni scorsi ha complicato le cose. Durante il fine settimana, il Ministero della Salute ha emesso un allarme al popolo consigliando di evitare le acque intorno a Lima e al nord, "fino a quando non si conosce la causa delle morti recenti di specie marine."


Fonte: NYTimes

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Peru': la protezione civile prevede che ci sara' un forte evento sismico

La protezione civile peruviana dopo due giorni di anomala attivita' sismica ha deciso di innalzare lo stato di allerta allo scopo di pianificare interventi in caso di un grosso evento sismico.Disposizioni sono state emanate sui luoghi di lavoro per evacuazioni di emergenza,
Marco Tantalean un esperto della protezione civile ha detto che la pianificazione deve includere percorsi sicuri e rifugi, oltre a zaini di sopravvivenza con dentro viveri non deperibili acqua ed accessori come torce e materiale di soccorso.Altre misure precauzionali includeranno una esercitazione contro gli Tsunami il 31 maggio.Dopo il devastante terremoto del 1970 che fece 70.000 vittime ad Ancash nel nord del Perù,evidenze scientifiche hanno dimostrato che dopo lunghi periodi di calma sismica grandi terremoti si possono verificare nella regione,Hernando Tavera direttore dell'istituto di geofisica ha ribadito che il Peru' si trova in una zona ad alto rischio sismico ricordando che su 66 terremoti registrati fino ad aprile 2012 ben 39 sono stati localizzati tutti sulla costa pacifica tra le localita' di Ica e Lima.

Nuova Tempesta Solare verso la Terra!

Brillamento Solare e CME diretto verso la Terra. CME IN ARRIVO : Il gruppo di macchie denominato Sunspot AR1471 è esploso il 7 maggio (ieri) producendo un brillamento solare di classe M1 e un'espulsione di massa coronale (CME) ora viaggia verso la Terra. Secondo la traccia previsionale preparata dagli analisti del laboratorio Goddard Space Weather, la nube raggiungerà la Terra il 9 maggio alle 13:40 UT (+ / - 7 ore).


Terremoto in Azerbaigian ha provocato numerosi danni

Un terremoto di magnitudo 5,6 della scala richter ha colpito ieri l'Azerbaigian a confine tra Georgia e Daghestan  alle ore 9:40 locali provocando numerosi danni ad abitazioni ed alcuni ferimenti,di cui alcuni gravi. Circa 300 persone hanno passato la notte nelle tende da campo e le scuole sono state chiuse, i danni piu' rilevanti sono stati registrati in 20 villaggi del distretto Zaqatala tra MUXA, Zayam, Cobankol, Qımır, Mamrıx e Gozbarax.La regione e' stata interessata nelle ultime ore da uno sciame sismico di assestamento fortunatamente di minor intensita'.nel novembre del 2000 l'area fu colpita da un sisma di magnitudo 7,0 richter che provoco' 26 vittime.

Il denaro e' la vera piaga dell'uomo!

“Bisogna cercare di spiegare perché il mondo attuale, che è orribile, non è nient’altro che un momento nel lungo evolversi della storia, che la speranza è sempre stata una delle forze diominanti delle rivoluzioni e delle insurrezioni e di come tuttavia sento la speranza come mia concezione di ciò che verrà” [Jean-Paul Sartre]
“I soldi non ci servono più” è la dichiarazione d’indipendenza dell’era contemporanea. È il risultato del riconoscimento del fallimento del sistema economico e politico che si è sviluppato nel corso degli ultimi decenni, che ha disatteso tutte le promesse fatte ai cittadini e che oggi sta, lentamente ma definitivamente, morendo.

In Europa, Spagna, Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Grecia, Portogallo sono tutte nazioni in crisi, stanno vivendo un processo di rottura e cambiamento con quello che, fino a qualche mese fa, era il sogno americano di ognuna di queste nazioni, quel progetto di benessere propagandato dai politici, quel sistema che tanto volevano far apparire forte e sicuro.
Sono cominciate le rivoluzioni. Dal Medio Oriente, all’Africa, all’Europa, presto toccherà anche agli Stati Uniti d’America. I popoli che hanno vissuto in maniera più violenta gli abusi di potere ed i soprusi della classe politica mondiale, sono insorti per primi e hanno segnato l’inizio di una nuova Era per tutta l’umanità.
Da queste rivolte, sta rinascendo la coscienza di tutti i cittadini del mondo, la consapevolezza che il sistema politico è servo di un malefico sistema finanziario che, a sua volta, non è nient’altro che un perfido gioco per adulti, un gioco da tavola in cui si crea e si muove denaro, solo per giustificare l’unico vero obiettivo da raggiungere: il potere, il potere di fare quello che si vuole e come lo si vuole, il potere di fare le leggi e dell’essere legittimati di decidere sulla vita degli altri uomini, senza dare valore a parole come morale, etica, rispetto o condivisione.
Il denaro è la vera piaga dell’uomo, la più grave e violenta di tutti i tempi ed è ciò che dovrà venir estirpato, se si vorrà salvaguardare e preservare la vita su questo pianeta. Estirpare il denaro significa realizzare un ulteriore, importantissimo, passo del processo evolutivo, significa rendere realtà ciò che solo pensavamo fosse un sogno, una favola, un desiderio irrealizzabile: la fine del mandato del denaro.

Il sistema finanziario sta già morendo, attraverso i suoi sudditi ha cominciato a scalpitare, gridare, far forza come non mai, mostrare il peggio di sé, senza accontentare con mezze misure e sorrisi, arrabbiandosi ed agitandosi… ma sta solo tentando di contrastare un destino a cui non potrà sottrarsi.
L’umanità sta maturando e presto potrà vivere senza denaro, strapperemo le banconote e metteremo le monete nei musei. Anche se in molti non ne siamo ancora consapevoli o convinti, il giorno in cui non ci sarà più bisogno del denaro è vicino. Magari è questione di mesi, anni o decenni (se sopravviveremo, ndr) ma questo è il futuro: la morte del denaro e delle banche. Quando avverrà, in quel giorno così beato, l’umanità avrà raggiunto il più alto livello di evoluzione e sviluppo di questo tempo.
Attualmente stiamo vivendo il periodo più turbolento di questo cammino evolutivo, le carte del nemico non sono mai state così scoperte e tutti, anche i più scettici San Tommaso, possono vedere e comprendere chiaramente che il benessere collettivo non è mai stato l’obiettivo del sistema politico-economico d’Occidente o d’Oriente ed il falso benessere propagandato attraverso i consumi e  le promesse sono sempre stati specchi per le allodole.
In questi giorni, le allodole si stanno ricordando di saper volare e d’essere creature libere e semplicemente si stanno riprendendo questo loro diritto: il mondo è loro, nessuno le potrà più ingabbiare. I cittadini stanno scendendo in piazza con l’intenzione di restarci fino a che non sarà più necessario protestare per la difesa dei diritti fondamentali delle persone, in nessun angolo del mondo.
L’ora delle battaglie più grandi è già cominciata, ne siamo testimoni e partecipanti, in decine di Paesi si sta già lottando con i denti contro il sistema finanziario, il subdolo nemico che ha creato quello che è il nazismo dei giorni nostri, il sistema consumista.
“Il nazismo è stato vinto grazie al sacrificio dei nostri fratelli e delle nostre sorelle della Resistenza e delle Nazioni Unite contro le barbarie del fascismo – scrive Stéphane Hessel, diplomatico francese e co-redattore della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 – però questa minaccia non è svanita del tutto e la nostra collera rispetto la ingiustizia continua intatta. Appelliamo ad una insurrezione pacifica contro i mezzi di comunicazione di massa, che non propongono altro orizzonte ai giovani che il consuimo di massa, il disprezzo verso i più deboli e verso la cultura, l’amnesia generalizzata e la competizione ad oltranza di tutti contro tutti. La prima decade del XXI secolo è stato un periodo di retrocesso […]. Il potere del denaro non era mai stato così grande, insolente, egoista con tutti, dai suoi propri servi fino alle sfere più alte dello Stato. Le banche, privatizzate, si preoccupano prima di tutto dei loro dividendi e degli altissimi stipendi dei loro dirigenti, però non dell’interesse generale. Non era mai stata così importante la distanza tra i più poveri ed i più ricchi, ne così incoraggiata la competitività e la corsa per il denaro. Attualmente in Europa ed in tutto il mondo, banchieri e uomini di finanza, gli indiscutibili colpevoli della crisi, si sono messi in salvo e continuano a vivere come sempre, senza grandi perdite. In cambio, le loro vittime non hanno recuperato il lavoro, né quello che era il loro livello di benestare” [fonte: ¡Indignaos!, Stéphene Hessel, 2011].

È vergognoso continuare a tollerare la situazione attuale: mentre metà mondo muore di fame e l’altra metà si ribella in piazza contro i politici e l’economia internazionale, i politici, i re, i principi ed  i banchieri godono da soli delle ricchezze di tutti. Queste persone sono quelle che decidono se la polizia deve sparare sulla folla, quelli che decidono quanti soldi pagare il tuo contributo alla costruzione del loro impero industriale, quelli che ti salassano e ti frustano a suon di tasse e ti prendono in giro con le promesse, quelle che uccidono l’ambiente e ne vanno orgogliosi, quelli che giocano a fare i re e le regine, quelli che hanno trovato nel consumo di massa il modo di farti addormentare contento, con l’ultimo modello di I-pod tra le mani, per non farti sentire il bisogno di scendere in piazza, per farti sentire realizzato, completo ed al passo coi tempi.

Svegliati, ebete!
Matteo Vitiello

Un minimo solare causò un improvviso raffreddamento del clima in Europa circa 2.800 anni fa

Una forte riduzione delle radiazioni solari causò un improvviso raffreddamento del clima in Europa circa 2.800 anni fa. Accadde in coincidenza con la fase minima dell'attività del Sole e quando forti venti abbassarono le temperature dell'intero continente.
   A sostenerlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience e coordinato da Celia Martin-Puertas del Centro Helmholtz di Potsdam, in Germania. La scoperta rivela che sbalzi intensi nell'attività solare possono influenzare il clima nel lungo, così come nel breve periodo.
   I ricercatori hanno analizzato i sedimenti provenienti dal Lago Meerfelder Maar, in Renania –Palatinato (Germania) e quelli di altri laghi europei (come il Lago Grande di Monticchio, in Basilicata) individuando le variazioni annuali della ventosità e dell'attività solare ultravioletta nel periodo compreso tra 3.300 e 2.000 anni fa. 
In particolare sono stati osservati due indicatori ambientali ovvero la struttura e lo spessore del sedimento, indicatore della circolazione stagionale delle acque del lago e la variabilità del titanio, come indicatore dell'afflusso dei sedimenti dal bacino basaltico utili per determinare l'attività solare dell'epoca. In coerenza con i modelli climatici utilizzati e in base ai dati raccolti, gli studiosi concludono che 2.800 anni fa la circolazione atmosferica reagì bruscamente, in coincidenza con il minimo dell'attività solare, causando importanti cambiamenti del clima ed l'abbassamento della temperatura in Europa.
   Una conferma dello studio tedesco, almeno riguardo alle temperature più basse, viene dalla lettura di diversi storici dell'antica Roma. Si legge di nevicate abbondanti (anche oltre i 2 metri), del Tevere più volte ghiacciato, e del limite della crescita dell'uva a latitudini poco più a nord di Roma. Solo verso la fine dell'epoca fredda, Roma divenne grande e l'impero si espanse.

Crisi del Dollaro: gli Stati Uniti si preparano alla guerra civile!

In un servizio della TruNews Radio si è dichiarato che fonti attendibili avrebbero riferito che lo US Department of Homeland Security (DHS) si sta preparando ad una pericolosa guerra civile negli Stati Uniti, come conseguenza al rovinoso crollo dell’economia americana. Ogni notizia riguardante movimenti di truppe e attrezzature militari, la militarizzazione della polizia, acquisto di munizioni, è collegata ai preparativi per una probabile rivolta di massa. Le fonti hanno confessato le loro preoccupazioni all’imminente fine del dollaro come valuta di riserva mondiale. Come le rivolte in Grecia si sono rivelate un problema, una rivolta armata degli americani diventerebbe una questione e un problema molto più serio di sicurezza nazionale.
Porter Stansberry, fondatore della Stansberry & Investment Research Associates in una lettera accorata al popolo americano, ha confermato questa ipotesi. Questa crisi incombente è legata alla crisi finanziaria del 2008 ma è infinitamente più pericolosa. Ci saranno disordini nelle strade, arresti su una scala senza precedenti e la legge marziale. Da molti anni, il governo americano ha ricevuto in prestito così tanto denaro (molto spesso con prestiti a breve termine), che molto presto, non sarà più in grado di permettersi neanche gli interessi su questi prestiti. Anche se tutti i cittadini statunitensi fossero tassati al 100% del loro reddito non sarebbe sufficiente ad equilibrare il bilancio federale. Si chiederebbe ancora in prestito denaro, solo per mantenere lo status quo. Il governo federale prende in prestito 40 centesimi per ogni dollaro che spende. Come può essere sostenibile? Quando il sistema bancario crollò nel 2008, tutti i crediti inesigibili sono stati assorbiti dai governi del mondo. E continua ancora oggi. Quando Fannie Mae e Freddie Mac crollarono nell’estate del 2008, il governo degli Stati Uniti rispose semplicemente garantendo tutto il loro debito. Più recentemente, il governo ha stampato centinaia di miliardi di dollari, per quale scopo? Per acquistare titoli di Stato propri. Oggi, gli Stati Uniti hanno il debito pubblico più alto di qualsiasi altro paese nel mondo. Più di tutta l’Unione Europea. Il problema è che all’indebitamento si risponde con altro debito. Le spese di manutenzione dei debiti sono in procinto di salire alle stelle. In questo momento la Federal Reserve sta manipolando i tassi d’interesse quasi a zero. Di conseguenza, il tasso di interesse al quale il nostro governo può prendere in prestito denaro è ad un livello basso record, meno dell’1,5%. Ovviamente, questo non durerà per sempre. La domanda è, quanto si dovrà spendere di interesse per permettersi i soldi presi in prestito? Al momento, si sta pagando circa 200 miliardi di dollari all’anno di interessi. Questo è circa il 18% delle entrate fiscali federali. Sul reale mercato dei tassi di interesse, il governo federale potrebbe spendere il 6% annuo. In tal caso, spenderemmo 850 miliardi dollari l’anno, pari al 77% delle entrate fiscali. Questo è l’interesse sul debito che hanno oggi gli Stati Uniti. Si ha in prestito circa il 40% del denaro che il governo spende ogni anno. Una qualsiasi azienda o nucleo familiare che fosse nella stessa situazione fallirebbe nel giro di pochi anni. Non ci si può permettere di spendere il 77% delle entrate fiscali sul pagamento degli interessi. Non si può sempre stampare trilioni di nuovi dollari per finanziare i i debiti. Nessuno però a Washington vuole far capire quanto sia precaria la situazione. Un default del debito da parte degli Stati Uniti sarebbe stato inevitabile se non fosse per una anomalia semplice, l’unica cosa che ha salvato gli Stati Uniti finora. La capacità unica di stampare semplicemente più soldi. Il governo degli Stati Uniti ha un arma molto importante da usare in questa crisi. Gli Stati Uniti sono i soli debitori al mondo che possono legalmente stampare dollari. E il dollaro USA è la valuta di riserva del mondo. Il dollaro costituisce la base del sistema finanziario mondiale. Questo potrebbe sembrare un bene in un primo momento ma ecco perché il più grande vantaggio è sul punto di scomparire. Lo scorso agosto, i cinesi hanno pubblicato una critica feroce sulla manipolazione del governo americano riguardo la recente crisi finanziaria, chiedendo una nuova valuta di riserva mondiale. Il dollaro USA è stata la valuta di riserva mondiale per decenni. La maggior parte degli americani non ha idea sulle ripercussioni che si avranno perdendo questo status. Questo è esattamente ciò che accade quando un paese è troppo indebitato o quando si consuma troppo e si produce poco. La stessa cosa è successa in Gran Bretagna nel 1970. La maggior parte delle persone non lo sa, ma la sterlina era la valuta di riserva in gran parte del mondo per quasi 200 anni. Ha continuato a svolgere questo ruolo fino a dopo la seconda guerra mondiale, quando l’America sostenne l’economia della Gran Bretagna con il famoso Piano Marshall assieme agli altri paesi europei per la ricostruzione. La Gran Bretagna perseguì un programma socialista e nazionale. Il governo assimilò tutti i principali settori. Ben presto il paese era completamente al verde. Il colpo di grazia arrivò nel 1967, quando i laburisti (socialisti) decisero di svalutare la valuta britannica del 14%, credendo che questo avrebbe reso più facile permettersi i debiti. In realtà, chiunque deteneva la sterlina britannica era del 14% più povero e per il paese, iniziò uno dei peggiori decenni della storia moderna britannica. La maggior parte delle persone non sa che alla fine del 1970, quando il governo congelò i salari, ci furono scioperi continui in quasi tutti i settori, becchini, collezionisti, spazzatura, anche gli ospedalieri. Nel 1975, l’inflazione salì alle stelle. Il 26,9% in un solo anno. La Gran Bretagna è stata una superpotenza globale per 150 anni ma quando ha iniziato a svalutare la loro moneta, le cose sono andate subito molto male. La stessa cosa sta accadendo al dollaro statunitense. Infatti, il valore di scambio del dollaro è sceso di quasi il 10% dal giugno 2010. E il suo tasso di declino sta accelerando. Mentre il dollaro continua a perdere la sua posizione come valuta del mondo, gas, petrolio e altre materie prime continueranno a salire alle stelle. Quasi tutto quello che si consuma sarà notevolmente più costoso. Tutto l’abbigliamento, mobili e articoli per la casa saranno importate dalla Cina. Tutto il cibo dal Centro e Sud America, tutti i dispositivi elettronici, televisori, computer e automobili dall’Asia e dall’Europa. Quando si guarda agli anni scorsi, i numeri sono sorprendenti. Molti prodotti sono saliti alle stelle nel prezzo, solo dall’inizio del 2009. Stampando più soldi, i prezzi delle materie prime sono saliti alle stelle. In tutto il mondo quando i prezzi salgono c’è una protesta dei cittadini e i governi saltano. Il governo americano non può smettere di stampare denaro, perché non c’è altro modo per permettersi i debiti esistenti. Molti dei nostri creditori, come i cinesi, stanno uscendo dall’orbita del dollaro il più velocemente possibile. Tutto ciò causerà un rallentamento brutale dell’economia, che probabilmente sarà di almeno 10 volte peggio della crisi dei mutui del 2008. Sam Zell, uno degli uomini più ricchi d’America e uno dei migliori investitori del mondo ha dichiarato questo alla CNBC: “La mia preoccupazione più grande è la perdita finanziaria del dollaro come valuta di riserva. Non riesco a immaginare nulla di più disastroso per il nostro paese. Sto sperando che non succeda, ma si sta già avverando. Penso che si potrebbe ridurre del 25% il tenore di vita in tutti gli Stati Uniti”. Jim Rogers, un’altro grande investitore dice: “Il dollaro non è solo in declino, ma sarà disastroso se non si fa qualcosa presto, credo che il dollaro potrebbe perdere il suo status di valuta di riserva mondiale, cosa che porterebbe a un calo enorme nello standard di vita dei cittadini americani come non abbiamo mai visto in quasi un secolo”. Lo stesso presidente della Banca Mondiale, Robert B. Zoellick, ha dichiarato cose simili. Negli ultimi 100 anni, molti altri governi hanno cercato di fare ciò che il governo americano sta facendo oggi, cioè stampare moneta per pagare debiti insormontabili. E negli ultimi 100 anni, questo tipo di crisi, inflazione e debito ha colpito Germania, Russia, Austria, Argentina, Brasile, Cile, Polonia, Ucraina, Giappone e Cina, solo per citarne alcuni. La Grecia sta cadendo a pezzi. Italia, Irlanda, Portogallo e Spagna sono tutte nei guai. E ora lo stesso processo è ben avviato negli Stati Uniti. Molti Stati stanno adottando misure straordinarie per tagliare i costi. Il FMI ha proposto di sostituire il dollaro con qualcosa chiamato “Diritti Speciali di Prelievo” o DSP. I DSP rappresentano potenziali reclami contro le monete dei membri del FMI. I DSP sono stati creati dal FMI nel 1969 e possono essere convertiti in qualsiasi valuta, sulla base di un paniere ponderato di valute internazionali. Quando il FMI presta soldi, lo fa in genere così, via DSP. Il FMI ha anche proposto la creazione di SDR-obbligazioni denominate, che potrebbero ridurre la dipendenza delle banche centrali sui Buoni del Tesoro degli Stati Uniti. Il Fondo ha anche suggerito per alcune materie prime, come il petrolio e l’oro che sono negoziati in dollari statunitensi, di essere prezzati con DSP. Questo potrebbe costituire un passo enorme e importante per sostituire il dollaro come valuta di riserva mondiale. Ma come si fa a sapere esattamente quando una valuta viene svalutata? L’ultima cosa che un banchiere vuole fare nel bel mezzo di una svalutazione è quello di dare alla gente un avvertimento prima che riesca a svalutare. Così devono negare. Dopo l’annuncio, è troppo tardi uscirne per i cittadini e gli investitori. Lo scorso autunno, un gruppo di paesi tra i più potenti al mondo, tra cui Cina, Giappone, Russia e Francia, si sono riuniti per un incontro segreto senza gli Stati Uniti. Il giornalista Robert Fisk esperto di Medio Oriente ha riferito su questo evento al The Independent. “Gli arabi del Golfo stanno progettando insieme a Cina, Russia, Giappone e Francia di finire i rapporti in dollari per il petrolio, passando invece a un paniere di valute tra cui lo yen, yuan, l’euro, oro e una nuova valuta unificata prevista per le nazioni di cooperazione del Golfo, tra cui l’Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait e Qatar”. “Questi progetti cambieranno il volto delle transazioni finanziarie internazionali. L’America e la Gran Bretagna devono essere molto preoccupate”. Russia e Cina hanno già annunciato un accordo alla fine del 2010 in cui la Russia non ha più bisogno di dollari per comprare dai cinesi. Già in molti paesi i turisti americani hanno parecchie difficoltà a fare accettare i dollari nei pagamenti, sono quasi sempre costretti a dover cambiare la valuta. Cosa impensabile fino a pochissimo tempo fa. Nel 1979, c’erano 61 aziende americane che hanno raggiunto il primo livello di rating AAA da Moody. Oggi, ce ne sono solo quattro: Automatic Data Processing, ExxonMobil, Johnson & Johnson e Microsoft. L’economia americana è in un momento disastroso. Le tasse sono già alle stelle e Barack Obama promette di renderle molto più elevate nel corso dei prossimi anni. Inoltre quasi tutti i principali operatori finanziari del mondo si stanno preparando ad una alternativa al dollaro come valuta di riserva mondiale. E se avete ancora dubbi, basta dare uno sguardo al prezzo dell’oro e dell’argento rispetto al dollaro nel corso dell’ultimo decennio. L’unico motivo per cui la gente compra metalli preziosi come oro e argento è perché si rende conto che ci sono grossi problemi con il risparmio di denaro in valute ordinarie. E dal 2000, l’oro è di oltre il 500%, mentre l’argento è più del 600%. Con tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi, il downgrade del governo degli Stati Uniti da parte di Standard & Poor, il picco dei prezzi in oro e argento, gli inviti a presentare una nuova moneta globale, ancora molti americani non stanno prendendo le misure necessarie per prepararsi. Queste persone stanno per essere risvegliate in modo molto brusco.
Fonte:http://kestorya.wordpress.com/2012/05/08/crisi-del-dollaro-gli-stati-uniti-si-preparano-alla-guerra-civile/

 


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