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Fotografato un gigantesco Ufo vicino al Sole?

a Nasa ha fotografato una gigantesca astronave vicino al Sole? Se lo è chiesto, con un titolo sparato nella sua edizione online, il quotidiano britannico Daily Mail pubblicando l’immagine ripresa nei giorni scorsi dall’ Osservatorio Solare ed Eliosferico (conosciuto con la sigla in inglese SOHO): a poca distanza dalla corona del nostro astro, compare un oggetto misterioso dalla forma simile ad una nave spaziale in stile hollywoodiano.


L'IMMAGINE RIPRESA DAL TELESCOPIO SOLARE SOHO, CON IL PRESUNTO "UFO" SULLA SINISTRA
La foto è presto diventata un cult su Internet, rilanciata da un sito all’altro come prova di un imminente arrivo, nel nostro sistema solare, di una flotta aliena. Il primo a parlarne è stato News Gather con queste parole: “Un enorme Ufo dalla forma insolita è stato avvistato dal telescopio Soho e postato in un video su Youtube.

L’oggetto volante non identificato, che non assomiglia a nulla avvistato in precedenza vicino al Sole, in qualche modo riesce a resistere al calore emesso dall’attività solare e alle temperature incredibilmente elevate emanate dalla fusione nucleare generata sulla superficie della stella. Di cosa si tratta?”
Già, cos’è? Gli appassionati di ufologia non hanno dubbi: è proprio un’astronave. Nell’immagine ingrandita, si vede una sagoma che sembra composta da alcuni “bracci”- forse tre- collegati ad un corpo centrale: uno di essi presenta un’angolazione di 135 gradi. La struttura ricorda tanto quelle immaginate nei film di fantascienza, tipo Guerre Stellari. Dal filmato, poi, nel quale l’oggetto enigmatico appare per un brevissimo istante, le dimensioni si direbbero davvero galattiche…

UN INGRANDIMENTO DELL'IMMAGINE RIPRESA VICINO AL SOLE
“Il video mostra quello che sembra una navicella spaziale metallica, articolata, di un’ampiezza gigantesca- si legge sempre sul web. E ancora:” Non è possibile pensare che questo oggetto sia fatto di vapore, visto che la sua forma è rigidamente lineare e scanalata, sembra essere stato fabbricato in qualche modo. Anzi, sembra che sia frutto di un disegno intelligente, lo deve aver creato una tecnologia superiore a quella umana.”


A spegnere tutti gli entusiasmi degli aspiranti ufologi, però, ci ha subito pensato Joseph B. Gurman, scienziato della Nasa e una delle “menti” del progetto di ricerca Soho. Ecco la spiegazione tecnica che ha inviato, via mail, all’Huffington Post che lo ha interpellato: Insomma, per il momento l’invasione aliena è rimandata: garantisce la Nasa.



SABRINA PIERAGOSTINI 



Circa 30.000 pesci morti rinvenuti lungo un fiume in Ohio, ancora ignote le cause.

26 Aprile 2012 - OHIO - Il dipartimento per la salvaguardia della fauna selvatica dello stato dell' Ohio ha ricevuto una telefonata Domenica mattina da un pescatore che riferiva la presenza  di una massiccia quantita' di carcasse di pesci morti che galleggiavano lungo il percorso del fiume Rocky.Gli esperti Quando sono arrivati, hanno scoperto un corso d'acqua pieno di pesci morti. La causa della moria sara' oggetto di indagine da parte del dipartimento.Secondo i conteggi ben 28613 esemplari sarebbero stati prelevati senza vita lungo il fiume.
La moria di fauna ittica e' un fenomeno che viene segnalato in diverse parti del pianeta con forme e caratteristiche del tutto similari,l'ultimo episodio degno di nota, ha interessato proprio l'Italia circa un mese fa dove migliaia di pesci morti risalivano a galla dalle acque divenute di uno strano colore celeste del Lago di Averno di Pozzuoli vicino Napoli. - .Clevescene

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California: il GPS contro i terremoti

Il GPS, Global Positioning System, aiuterà la California a difendersi dai terremoti, ai quali è molto esposta in quanto la attraversa la faglia di San Andreas. Il sistema di localizzazione satellitare, sviluppato dagli Stati Uniti inizialmente per scopi militari e poi aperto anche a usi civile e commerciali, servirà a individuare più rapidamente e con estrema precisione i punti interessati da sismi, a lanciare l’allarme e a supportare la Protezione civile. Il test per questa utilizzazione è appena iniziato. In prospettiva, nel caso di notevoli spostamenti della crosta terrestre, la rete GPS potrà anche segnalare deformazioni del suolo e fornire dati utili per la prevenzione. La rete, basata su una fitta disposizione di ricevitori GPS su tutta la costa Ovest degli Stati Uniti, lavora in modo completamente automatico e in tempo reale. Si tratta di un prototipo – dicono alla Nasa – che potrebbe essere esteso a tutta la “cintura di fuoco”, cioè alla regione vulcanica e sismica che circonda l’oceano Pacifico, dall’America al Giappone e alle coste asiatiche. Così il GPS, ormai diffusissimo sugli autoveicoli, nei cellulari e persino nelle macchine fotografiche che imprimono su ogni scatto le coordinate geolocalizzate, troverebbe un nuovo importante settore di applicazione. Un ennesimo esempio dei vantaggi derivati da tecnologie di carattere spaziale. Nella foto: un ricevitore GPS professionale.

Le Multinazionali del turismo scacciano la popolazione dei Masai

LE MULTINAZIONALI HANNO TRASFORMATO IL NORD DELLA TANZANIA IN UNA GRANDE RISERVA NATURALE DOVE NON C’E’ PIU’ POSTO PER LE POPOLAZIONI LOCALI
Il crepuscolo dura poco all’equatore. Mentre i castelli di nubi sull’orizzonte occidentale si tingono di rosso, i bambini incalzano le capre, spingendole verso il recinto di rovi che le tiene al riparo dai leopardi. Un vecchio masai passa lungo il sentiero che risale la collina, scalando agilmente il pendio a passi lunghi. La sua coperta color porpora lo avvolge dalle spalle alle ginocchia. Con la mano sinistra regge una lancia, mentre legato sulla schiena porta un ombrello. Nella mano destra ha un telefono cellulare. Alza gli occhi e fa un cenno di saluto con la testa. Posso sentire l’odore del fumo dei fuochi su cui stanno cucinando nel vicino villaggio masai. È una sera come tante altre sugli altipiani dell’Africa orientale. Così mi sembra particolarmente insolito ricevere un sms che mi dà il benvenuto negli Emirati Arabi Uniti: “Etisalat vi offre la miglior copertura di rete e tanti altri servizi impareggiabili. Vi auguriamo un piacevole soggiorno negli Emirati”.
JET CARICHI DI TURISTI DAI PAESI ARABI

La spiegazione sta poco oltre la collina, in un posto che i locali chiamano Arabiya. È un accampamento da safari dotato di un residence, di una pista d’atterraggio da cui possono decollare grandi jet, di una flotta di fuoristrada e, appunto, di una filiale della rete di telefonia mobile degli Emirati. È il quartier generale della Ortelo Business Corporation (Obc), una compagnia specializzata in safari che non si fa pubblicità con brochure o siti internet. È stata fondata nel 1993 da un ministro della difesa degli Emirati vicino alla famiglia reale di Duhai. L’obiettivo era quello di consentire agli sceicchi e ai milionari del Golfo di svagarsi nelle riserve selvagge della Tanzania settentrionale, nei pressi del villaggio di Loliondo.Quest’area di basse colline e di savane è uno dei tanti lotti di terreno che il governo tanzaniano, affamato di valuta estera, ha ceduto agli investitori stranieri. La “strategia di sviluppo” prevede di attirare più di un milione di turisti entro il 2010, e sembra che gli amministratori siano disposti a tutto per riuscirci. Un quarto del paese è stato dedicato alla “conservazione della natura”. Questo significa che il territorio sarà usato per il turismo da safari, in molti casi trasferendo con la forza le popolazioni locali.
FILANTROPIA PER INGANNARE GLI INTERESSI COMMERCIALI

Pochi chilometri oltre Arabiya, al di là delle colline, la Thomson Safaris, società di ecoturismo premiata negli Stati Uniti, sta dando vita a un’iniziativa ancora più imponente: nella riserva naturale di Enashiva sorgeranno un albergo e un accampamento di circa cinquemila ettari. Mentre la Thomson esibisce le sue credenziali filantropiche, gli abitanti del posto la accusano di aver sfrattato i masai e le loro greggi dai tradizionali territori di pascolo e di abbeveraggio. L’azienda nega tutto, assicurando di aver “sempre garantito l’accesso dei pastori alla sorgente durante la stagione asciutta”. Ma per i pastori seminomadi il vero problema è il diritto a far passare il bestiame attraverso i territori di pascolo stagionali. La Thomson ne sta discutendo con gli anziani del luogo, ma per due anni i confini di Enashiva sono stati teatro di sparatorie e di violenti scontri fra i pastori, le guardie della Thomson e le forze di polizia.Qui, nel cuore del Masailand tanzaniano, si assiste alla distruzione sistematica della cultura e dei mezzi di sostentamento della più rappresentativa tribù africana. Eleganti, intelligenti e indipendenti, i masai hanno sempre affascinato i viaggiatori occidentali che, fin dalla metà dell’ottocento, hanno esplorato le loro terre. Con i loro zigomi da antichi egizi e le acconciature da guerrieri cavallereschi, questi nomadi rappresentano lo sfondo letterario di tante fantasticherie da bianchi sulla selvaggia Africa, da Ernest Hemingway a Peter Beard. Ma negli ultimi tempi sono diventati una minoranza etnica rinchiusa in una riserva: per loro non c’è posto nelle nuove Disneyland africane.
FATTORIE MASAI BRUCIATE DALLA POLIZIA

Secondo alcune ong, tra luglio e agosto centinaia di fattorie masai sono state bruciate dai poliziotti di Loliondo, dopo che i pastori colpiti dalla siccità avevano dovuto spostare il bestiame nelle terre messe a disposizione dalla Obc. “Per i turisti i masai sono ottimi soggetti da fotografare, braccia utili per trasportare i bagagli al campo o guide per le visite faunistiche”, spiega Moringe ole Parkipuny, storico difensore dei diritti dei masai e primo masai a essere stato eletto deputato al parlamento tanzaniano. “Ma alla fine gli animali valgono molto più delle persone”. Le montagne dello Ngorongoro, nel nord del paese, ne sono la prova. Si tratta di una delle mete preferite dai turisti. Qui decine di migliaia di masai sono stati sfrattati dal governo per salvaguardare i 25 rinoceronti che costituiscono l’attrazione principale del cratere dello Ngorongoro.Il villaggio di Ololosokwan si trova nella Tanzania settentrionale, in una zona depressa del paese, a sei ore di macchina dalla strada asfaltata più vicina. Per i masai è un importante luogo di scambio di beni. Quando arriviamo è in gran fermento. Corre voce che nei prossimi giorni arriverà, nel ranch della Ortelo Business Corporation, lo sceicco di Dubai in persona. Questo spiegherebbe la presenza di quegli arabi con l’aria da duri che abbiamo incontrato in un bar a lato della strada. Si vedono anche i baschi rossi della Full Force, la temuta polizia speciale tanzaniana. Si dice che quando ad Arabiya arrivano visitatori importanti venga steso per loro un tappeto che va dall’aeroporto fino al palazzo.
SCEICCHI CHE SFRECCIANO SU FUORISTRADA SPARANDO AGLI ANIMALI

Gli sceicchi e i loro amici si divertono a sfrecciare nella boscaglia su veloci fuoristrada giapponesi sparando agli animali. In Tanzania nessun essere vivente è al sicuro. Un rappresentante dell’amministrazione distrettuale di Ololosokwan, che è il villaggio più vicino ad Arabiya, mi ha spiegato che la licenza dell’Obc prevede l’abbattimento di non più di cinque leoni a stagione. Ma c’è qualcuno che conta i capi abbattuti dalla compagnia? Lui no di certo. L’area è chiusa ai giornalisti e alle ong, e gli abitanti del posto sono stati avvertiti dalla polizia che perfino parlare dell’Obc potrebbe metterli nei guai. La nostra richiesta di intervistare un agente dell’azienda non ha ottenuto risposta. Non resta che parlare con la gente dei villaggi. Ci parlano degli “arabi” e del loro stravagante modo di colonizzare il distretto di Ngorongoro. Ci raccontano che per sei mesi all’anno devono sottomettersi agli ordini dei dirigenti arabi su dove e quando spostare le loro greggi. Quando nascono dispute sulla terra con l’Obc, i poliziotti tanzaniani puniscono gli abitanti del villaggio a bastonate.Un pastore masai mi racconta di aver visto delle trappole per catturare i leopardi vivi. Questo succede evidentemente in base a un accordo senza precedenti dell’Obc con il governo. Una volta un turista arabo, dopo aver offerto una Coca ola a un pastore, ha cominciato a sparare alle faraone che razzolavano intorno alle sue mucche. Il pastore ha dovuto lavorare tutta la notte per radunare nuovamente il bestiame. Altri dicono che l’azienda araba usa gli elicotteri per radunare gli gnu in modo che i cacciatori possano sparargli più facilmente.


Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org

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Gravi inondazioni in Colombia e Peru

Sono almeno 30 le persone morte nelle zone rurali di Colombia e Perù a causa delle inondazioni generate dalle abbondanti precipitazioni che da giorni insistono sull''area.

Lo straripamento di diversi corsi d''acqua e il quantitativo notevole di pioggia caduto in quest''ultimo periodo ha determinato il ferimento di oltre 20 persone, che sono rimaste ferite a causa delle frane e delle case distrutte dal maltempo.

In alcuni comunità addirittura sono stati misurati la bellezza di cinque metri d''acqua, a testimonianza che la cruda fase di maltempo ha colpito con entità davvero paurosa.

Una delle provincie colombiane maggiormente colpite è stata sicuramente Boyaca, ove le pesanti indondazioni hanno determinato tre vittime e ben quattro dispersi. I meteorologi locali affermano che le piogge continueranno almeno per almeno un''altra settimana.

I Bambini fanno ciò che vedono

Ecco un video che consiglio di guardare.I bambini osservano i comportamenti degli adulti e li imitano, pensando che siano giusti.Ma non sempre è così. Mai come oggi dove regna il benessere, la tecnologia ed il "SAPERE", vi è sempre più mediocrità ed ignoranza e l'educazione sembra essere solo un lontano ricordo.Ricordatevi: i bambini imitano i gesti degli adulti (specialmente dei genitori), perchè li hanno sempre sotto agli occhi come esempio.A volte come esempio negativo. Sta in noi cercare di essere migliori e di migliorarci, sia per noi stessi, sia per quelle piccole creature che un giorno saranno a loro volta genitori così come lo siamo noi oggi.

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FBI, internet rischia il black-out a causa di un virus. Nuovo False Flag?

Nel corso della prossima estate oramai alle porte potrebbero verificarsi non pochi problemi per quell’enorme quantitativo di utenti che è solito navigare online poiché l’intera rete potrebbe essere oscurata da un virus in grado di bloccare l’accesso ad internet o, almeno, questo è quanto pronosticato dall’FBI.

Si tratta infatti dell’ultimo allarme lanciato dal Federal Bureau of Investigation che, dopo aver eseguito un’accurata indagine relativamente ad una truffa informatica, avrebbe poi individuato un particolare virus diffuso mediante lo spam che, a quanto pare, potrebbe già aver intaccato diverse migliaia di computer.

Tale virus, sempre stando a quanto reso noto dall’FBI, sarebbe stato programmato per entrare in azione a partire dal 9 luglio dell’anno corrente con lo scopo, appunto, di impedire ai computer infetti di connettersi ad internet.


Nel dettaglio, l’FBI, dopo aver effettuato numerosi arresti di cybercriminali che avevano messo in piedi un sistema di truffa basato su falsa pubblicità, ha notato che su diversi dei computer delle persone truffate non era più possibile accedere ad internet.

Al momento, comunque, non è stato ancora fornito alcun dettaglio relativamente a quello che è l’effettivo numero di postazioni multimediali a rischio ma i vertici dell’FBI hanno consigliato, a scopo preventivo, di accertarsi della presenza o meno del malware collegandosi al sito web DCWG e seguendo i semplici passaggi indicati in modo tale da poter scoprire se il proprio computer è stati infettato e, sopratutto, come difendersi.

In ogni caso sulla maggior parte dei computer infetti potrebbero essere stati disabilitati i software antivirus in uso e potrebbero anche essere stati riscontrati rallentamenti durante le sessioni di navigazione online.

 


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