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Broadcom BCM4752. Il nuovo microchip che ti spia dal cellulare





Un microchip in grado di indicare la propria posizione con ultra precisione, all’aperto o indoor, con un margine di errore dell’ordine del centimetro. Sviluppato dalla statunitense Broadcom Corporation, il microchip spia BCM4752 verrà installato nelle nuove generazioni di smart-phone e promette non farvi sentire mai soli.

A chi piace far sapere sempre dov’è ad amici e non solo, a chi ormai è perso senza il navigatore satellitare, questo nuovo prodotto piacerà molto… ma chi ci tiene ancora alla propria privacy, capirà che è sempre più importante e necessario uscire di casa senza uno smart phone di ultima generazione, meglio un semplice Nokia, di quelli che usavamo dieci anni fa, senza gps e tante cazzate varie.
Il nuovo chip della Broadcom è in grado di determinare in che zona ci troviamo all’interno di un edificio, addirittura se vicino una parete o dentro una stanza, grazie alla possibilità di processare informazioni provenienti da satelliti, ripetitori, hot-spot Wi-Fi, giroscopi, accelerometri, contatori di passi, altimetri e grazie alla capacità d’integrare delle informazioni provenienti del sensore di pressione atmosferica di cui sono già dotati tanti smart phone, come l’Android, ad esempio.
I portavoce delle Broadcom parlano entusiasti di una nuova concezione di navigazione, la “ubiquitous navigation”.
Scott Pomerantz, vicepresidente della divisione gps della Broadcom, spiega: “sarà possibile sviluppare una nuova generazione di e-commerce. All’interno di un centro commerciale, ad esempio, l’utente potrà disporre di precise offerte personalizzate, i negozianti saranno esattamente l’istante in cui passerete di fronte al suo negozio o quando starete guardando un particolare prodotto esposto in vetrina”.
Personalmente trovo ridicola, oltre che offensiva, la dichiarazione di Charlie Abraham, vicepresidente della divisione ingenieristica della corporazione statunitense, che recita così: “questo nuovo microchip potrà mostrarvi dove sono le banane all’interno di un negozio, addirittura di che dimensioni e di che marca”.
Ma vi rendete conto? Perché la tecnologia deve essere utilizzata per queste cazzate? Perché la gente è così stupida e si lascia usare? …scendo per strada ed osservo che quasi tutti, soprattutto i più giovani, sono sempre chini sul cellulare a chattare, navigare o leggere stronzate? Perché avete perso il gusto ed il piacere di parlare e passeggiare liberi, perdendovi per le calli di Venezia?
Al di là dello stupido entusiasmo di tanti tecno-dipendenti che citavo più sopra, il BCM4752 Ã¨ un microchip spia che, oltre ad essere strumento di controllo, sarà utilizzato nel peggiore dei modi: per bombardare le persone, con sempre più pubblicità ad-hoc ed offerte personalizzate, per vivere al massimo l’epoca dorata del consumismo di nuova generazione, per controllare ed usare le persone come topolini da laboratorio.
Insomma, in attesa del perfezionamento della tecnologia d’implantazione di microchip direttamete sotto la pelle (che è, d’altronde, già una realtà: leggete Il microchip sottocutaneo, ndr), in questi mesi vengono sviluppati e proposti sul mercato gli occhiali con gps e, ancora peggio, il microchip BCM4752 per gli smart phone.
Su, andate, correte ad etichettarvi su facebook “sono qui” e non dimenticate il navigatore prima di uscire in macchina, perché ormai avete dimenticato che cos’è il piacere di chiedere informazioni ad un passante e soprattutto perché avete fretta, fretta, fretta di arrivare alla vostra meta e di non sbagliarvi.
Matteo Vitiello 

L'Europa sta letteralmente commettendo un suicidio economico!

New York - L'Europa sta letteralmente commettendo un suicidio economico. Parola del premio Nobel per l'economia Paul Krugman, che esprime chiaramente la propria opinione in un articolo pubblicato sul New York Times.

Questi i punti cruciali che Krugman mette in evidenza: le economie dei paesi periferici, soprattutto la Spagna, sono a pezzi, ma nonostante questo si continua a chiedere loro di fare ulteriori sacrifici, dunque di peggiorare la loro situazione con le misure di austerity in corso, così come comandato dalla Germania e dalla Bce. 

Non solo, afferma l'economista: l'economia sta peggiorando, e l'Europa in questo contesto non sta andando neanche nella direzione di migliorare i propri conti pubblici. I tassi sono ancora in rialzo e, come la Grecia ha mostrato, le misure di austerity non migliorano le dinamiche dei debiti.. 

Krugman commenta l'articolo pubblicato sul The Times, lo scorso sabato: "Suicide by economic crisis", ovvero "Suicidi provocati dalla crisi economica": un articolo che mette chiaramente in luce la tragedia di molti cittadini europei che, disperati per le tasse da pagare, consapevoli della povertà che si avvicina, incapaci di pagare il mutuo o di far fronte alle imcombenze più semplici della vita, decidono di porre fine alla loro vita. 

"Fino a qualche mese fa, avevo ancora qualche speranza sull'Europa. Vi ricorderete come lo scorso autunno l'Europa appariva sull'orlo di un crollo finanziario - scrive Krugman - ma la Bce, la controparte europea della Fed, è intervenuta per salvare il Continente". Il riferimento è alla maxi iniezione di liquidità operata dall'istituto, sotto forma di cospicui prestiti alle banche.

L'"interrogativo, in quel momento, è se questa azione coraggiosa ed efficacia avrebbe siglato l'inizio di un ripensamento più ampio, se i leader europei avrebbero utilizzato lo spazio concesso dalla Bce per riconsiderare le loro politiche (...) Ma non l'hanno fatto". Krugman alza le mani e ritiene che a questo punto sarà difficile che l'Europa capisca davvero quello che dovrebbe e non dovrebbe fare.

L'esempio più indicativo degli sbagli commessi dall'Europa, e in particolar modo da Francoforte, è la Spagna. "La Spagna versa in una condizione di depressione piena, con un tasso di disoccupazione complessivo del 23,6%, pari a quello che l'America sperimentò durante gli anni della Grande Depressione, e con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 50%. Questa situazione non può andare avanti, e la consapevolezza del fatto che non potrà andare avanti è il fattore che sta portando i tassi sui bond spagnoli a schizzare verso l'alto".

Il punto, continua, è che la storia della Spagna non ha nulla a che vedere "con le favole sulla moralità che sono così popolari tra i funzionari europei, soprattutto in Germania. La Spagna infatti non era un paese che sperperava il proprio denaro pubblico. Alla vigilia della crisi, l'economia era caratterizzata infatti da un basso livello del debito e da un surplus di bilancio. Detto questo, "aveva anche un enorme bolla sul mercato immobiliare, bolla in parte resa possibile grazie agli enormi prestiti che le banche tedesche erogavano alle loro controparti. Quando la bolla esplose, l'economia spagnola si prosciugò. Ma è importante sottolinea che i problemi fiscali sono la conseguenza della depressione, non la sua causa.

"Nonostante ciò, la medicina che arriva da Berlino e Francoforte, pensate un po', quella di una austerity fiscale ancora più rigida". Parlando senza mezzi termini, questa situazione è semplicemente da pazzi.

Sconfortato dalla testardaggine europea e soprattutto tedesca, Krugman arriva ad d affermare che un'alternativa, a questo punto, dovrebbe essere l'uscita dall'euro, unita al ripristino delle valute nazionali. "Potreste dire che si tratta di una cosa inconcepibile, e che l'effetto sarebbe enormemente distruttivo sia economicamente che politicamente. Ma continuare su questa strada, imporre misure di austerity su paesi che stanno soffrendo già tassi di disoccupazione da Depressione, è questo che è davvero inconcepibile".

Se davvero si vuole salvare l'Europa e l'euro, allora che i leader accettino che "il continente necessita di politiche monetarie ulteriormente espansive, dunque esprimano la loro volontà con un annuncio su una Bce disposta ad accettare in qualche modo un tasso di inflazione più elevato; l'Europa ha bisogno anche di politiche fiscali più espansive". Certo sarà dura, ma ci sarà qualche speranza di ripresa.

Invece, "piuttosto che ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a portare la loro economia - e la loro società- sull'orlo del baratro. E il mondo intero pagherà il prezzo". 

Forte Terremoto di 7,0 di magnitudo in Papua Nuova Guinea

17 aprile 2012 - Il Pianeta continua a tremare in modo spaventoso un altro forte sisma viene rilevato dalla rete di monitoraggio sismico globale degli Stati Uniti USGS nella regione orientale della Papua Nuova Guinea a nord del continente australiano il terremoto di magnitudo 7,0 della scala richter con una profondita' di 202 km l'epicentro localizzato a 142 km ad est da Madang localita sulla costa.
Usgs

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Messico e Costa Rica: i vulcani sono irrequieti

Popocatépetl, il vulcano che svetta come una sentinella ai margini sud-est della capitale del Messico, si è risvegliato ancora una volta, registrando nelle sole ultime 24 ore 14 esalazioni accompagnate da emissioni di vapore acqueo e gas, secondo il Centro Nazionale per la prevenzione dei disastri (Cenapred).


Dalla mezzanotte le emissioni vulcaniche hanno espulso cenere, accompagnata da frammenti incandescenti, che sono stati depositati nelle parti superiori del cono, in particolare nelle aree di nord e nord-est. Tuttavia, il livello di allerta vulcanica rimane alla Fase 2 - gialla, mantenendo un accesso sicuro e limitando a 12 chilometri la distanza minima da tenere attorno al cratere. Nelle ultime ore è stata segnalata la caduta di una gran quantità di cenere sulle città circostanti.

Quest’ultima attività del Popocatépetl arriva in mezzo a una serie di terremoti che hanno colpito il Messico meridionale e centrale nelle ultime tre settimane.

Anche i vulcani del Costa Rica nel frattempo stanno dando segni di aumento delle attività.


Il vulcano Rincón de la Vieja continua a rombare, con delle piccole eruzioni freatiche, che durante questo fine settimana hanno prodotto un pennacchio di cenere. Le autorità del Costa Rica hanno chiuso l'ingresso al parco nazionale in cui si trova il vulcano, per paura di nuove esplosioni. Nel frattempo, anche il vulcano Turrialba continua a manifestare un’attività elevata con un "pennacchio doppio" dal cratere sommitale.

Svezia:Il gigantesco Sinkhole continua ad espandersi!

16 aprile 2012 - SVEZIA - Sembra una scena presa direttamente da un film dell'orrore. Un enorme buco che conduce direttamente all'inferno, qualcuno direbbe. Ma questo non è un film. Si tratta di un fenomeno reale e pericoloso. Nuove scioccanti immagini mostrano chiaramente che la gigantesca voragine, formatasi in Svezia qualche mese fa, si sta espandendo. Il Sinkhole dalle dimensioni di 200 metri di larghezza è stato soprannominato la "Fabiangropen '(pit Fabian) ed è nella zona di Malmberget a 75 km da Kiruna, in Svezia. Come si può vedere dalla mappa, è nelle regioni settentrionali della Svezia.La LKAB compagnia mineraria che opera nella zona,ha acquisito nuove foto della buca. Nelle foto si vede la nuova buca Fabian, che ha ampliato le sue dimensioni ,durante la notte tra Martedì e Mercoledì.Questa è naturalmente una notizia poco rassicurante per le persone che vivono nei pressi di questa gigantesca voragine in molti serpeggia la paura,boati e tremori quotidiani stanno scnlvolgendo la vita delle comunita' locali.


Fonte:http://www.messagetoeagle.com/giantsinkholesweden.php

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Cile: trema la Terra evacuata la costa!

17 aprile 2012 - Un forte terremoto di magnitudo 6,7 della scala richter ha colpito la fascia costiera del Cile a 42 km NNE da Valparaiso,le autorita' hanno ordinato l'evacuazione delle zone costiere in via cautelativa,il sisma e' avvenuto ad una profondita' di di 37 km sotto la superficie terrestre,ed e' stato seguito da una replica di magnitudo inferiore 5,1 per il momento non risultano notizie di danni a cose o persone la situazione e' in fase di evoluzione,restate sintonizzati per aggiornamenti.
Usgs

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Obama prepara gli Stati Uniti ad una nuova guerra!

Commentiamo in questo articolo una notizia molto preoccupante che ha ricevuto scarsa, per non dire nessuna, attenzione sulla stampa mondiale. Secondo ciò che rivela Kenneth Schortgen Jr., del giornale digitale Examiner.com, il presidente Barack Obama ha firmato il 16 marzo 2012 un nuovo Ordine esecutivo per la Preparazione anti Disastri emesso da Harry Truman nel 1950. Grazie a questo nuovo strumento legale il presidente Obama è autorizzato ad assumere il controllo assoluto di tutte le risorse degli Stati Uniti in tempi di guerra o emergenza nazionale. Dipenderà da lui scegliere il momento in cui decida far uso di tali enormi prerogative e la portata specifica delle stesse.

Da quanto indica la documentazione ufficiale il nuovo Ordine per la “preparazione delle Risorse per la Difesa Nazionale” conferisce poteri immensi alla Casa Bianca. Attraverso di esso viene concessa la facoltà di controllare e distribuire per decreto l’energia, la produzione, il trasporto, l’alimentazione, inclusa l’acqua in caso che la difesa e la sicurezza nazionale siano in pericolo. Da notare che questo Ordine non limita la sua applicazione ai tempi di guerra, ma si estende anche ai tempi di pace.

Nello stesso è incluso anche il controllo sui contrattisti e fornitori, i materiali, i lavoratori qualificati e il personale professionale e tecnico. Ognuno dei segretari (ministri) del Potere Esecutivo (Difesa, Energia, Agricultura, Commercio, Lavoro, etc.) si incaricherebbe dell’esecuzione dell’Ordine.

Ordini Esecutivi di questo tipo, creati per preparare il paese in caso di catastrofi imminenti o per assicurare la difesa nazionale, non sono nuovi nella storia degli Stati Uniti. In due casi molto significativi scatenarono una crisi costituzionale dovuta al fatto che mediante questi dispositivi giuridici l’Esecutivo inizia a disporre di facoltà dittatoriali sui cittadini, la cui implementazione è lasciata alla discrezione dell’occupante della Casa Bianca. Durante la Guerra Civile il presidente Abraham Lincoln sospese le libertà di parola e di stampa, revocò l’habeas corpus e il dirittto a un processo giusto sotto il Sesto Emendamento. In occasione della Prima Gurra Mondiale il Congresso si rifiutò di dare al presidente Woodrow Wilson nuovi e più estesi poteri su risorse di vario tipo per collaborare con gli sforzi della guerra. Wilson, in risposta, emise un Ordine esecutivo che gli permise l’accesso a un controllo completo sugli affari, l’industria, il trasporto, l’alimentazione così come pure facoltà discrezionali per progettare e attuare politiche economiche. Secondo Schortgen Jr. solamente dopo la morte di questi due presidenti i poteri costituzionali furono restituiti al popolo degli Stati Uniti. Il cambio operato nel clima ideologico nordamericano, l’avanzamento del bellicismo e la sottile e persistente manipolazione guerrafondaia dell’opinione pubblica portano a scartare, salvo insperate eventualità, l’irruzione di un dibattito sulla costituzionalità, o opportunità, del nuovo Ordine Esecutivo.

Comunque, la sorprendente decisione del presidente Obama apre molti seri interrogativi dato che conferma il vigore della scalata bellicista installata a Washington. Secondo ció che si informa nel citato articolo di Examiner.com la decisione sarebbe stata precipitata dalla certezza che i piani israeliani per attaccare l’Iran sarebbero entrati in una fase di conto alla rovescia che Washington si è dimostrato incapace di arrestare. Il killer di Gerusalemme non ubbidisce più agli ordini dei suoi padroni e finanziatori e Washington si prepara, paradossalmente trascinato da una delle sue pedine, a partecipare a una guerra che incendierà il Medio oriente. Per questo Obama ha deciso di rafforzare straordinariamente i poteri presidenziali e adottare le precauzioni per far si che, quando la situazione lo richieda, la macchina economica degli Stati Uniti sia messa al servizio della nuova, e più grave, avventura militare. Non è un dato di minore importanza ricordare che neanche durante la guerra del Vietnam le successive amministrazioni nordamericane chiesero una così fenomenale concentrazione di potere. Da un bel po’ di tempo Fidel sta avvertendo sui pericoli che incombono sulla pace mondiale. In una “riflessione” scritta pochi giorni dopo che Obama ebbe emesso il nuovo Ordine, “I cammini che conducono al disastro”, il Comandante concludeva la sua nota dicendo che “non ho alcun dubbio sul fatto che gli Stati Uniti siano sul punto di commettere, e condurre il mondo, al maggior errore della propria storia”. Purtroppo i fatti sembrano dargli la ragione un’altra volta.

 


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