Anche Venere ha le Aurore Polari!


di Lucia Morganti 


Il nostro Sistema solare ha in serbo ancora molte sorprese. Prendiamo Venere: dagli anni '60 si sa che è quasi privo di campo magnetico, il che significa, per esempio, niente aurore polari. E invece sì, in realtà sono possibili. Ce lo dicono gli ultimi dati della sonda spaziale Venus Express dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), riportati sulle pagine di Science.


Analizzati dal team di Tielong Zhang, astrofisico dell'Università della Scienza e della Tecnologia della Cina e Principal Investigator del Venus Express Magnetometer (MAG), i dati dicono per la precisione questo: il comportamento del gas ionizzato e del debolissimo campo magnetico di Venere è quello caratteristico della cosiddetta riconnessione magnetica.

Ora, questa riconnessione magnetica è proprio il fenomeno alla base delle aurore polari, ed ecco perché: il vento solare (cioè il flusso di particelle cariche provenienti dal Sole) sposta il campo magnetico dei pianeti, comprimendolo da un lato e tirandolo come una sorta di elastico dall'altro. Quando l'elastico viene rilasciato, e dunque il campo magnetico torna al suo stato naturale, viene liberata una grande quantità di energia. Questa energia accelera gli elettroni verso gli strati più alti dell’atmosfera, dove si formano gli spettacolari giochi di luce.




Fenomeni di riconnessione sono stati osservati nelle magnetosfere di quei pianeti caratterizzati da un forte campo magnetico: Mercurio, Giove, Saturno, oltre alla nostra Terra. Attorno a questi pianeti, il campo magnetico deflette le particelle cariche del vento solare e crea una bolla protettiva che si allunga in una coda magnetica nel lato opposto al Sole. È esattamente qui che si verifica la riconnessione.

Bene, per la prima volta questi processi vengono osservati su un pianeta privo di campo magnetico intrinseco come Venere. Soltanto un sottile strato di atmosfera scherma la sua superficie dal vento solare, eppure, il pianeta mostra ugualmente una coda magnetica opposta al Sole.

In questo modo si forma una magnetosfera indotta che protegge Venere dal vento solare, ma occupa un volume dieci volte più piccolo di quella terrestre. Di conseguenza, i processi di riconnessione si verificano, lungo la coda magnetica, a una distanza assai minore dal pianeta, e questo spiega perché la precedente missione Pioneer Venus non era stata in grado di misurarli.

Riferimento: Science DOI: 10.1126/science.1217013

Via wired.it

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Napolitano e Monti denunciati per attentato contro l’integrità e l’indipendenza dello Stato!

La notizia è di quelle che fanno saltare sulla sedia.
Un avvocato di Cagliari, Paola Musu, ha sporto formale denuncia nei confronti di Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, tutti i ministri e tutti i membri del parlamento.
I reati ravvisabili, come si legge nel documento protocollato e presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, sono:


- attentato contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato;
- associazioni sovversive;
- attentato contro la Costituzione dello Stato;
- usurpazione di potere politico;
- attentato contro gli organi costituzionali;
- attentato contro i diritti politici del cittadino;
- cospirazione politica mediante accordo;
- cospirazione politica mediante associazione;
La denuncia è scattata a seguito delle vicende degli ultimi mesi, conseguenza della crisi economica e del diktat della Bce che hanno “suggerito” al Presidente della Repubblica la formazione di un nuovo governo, cosidetto “tecnico”, a guida di Mario Monti. Un governo non legittimato dal voto popolare. Di ciò si è molto discusso, ma nessuno finora si era spinto così in là da sporgere una denuncia formale impugnando la Costituzione e il Codice Penale.
La prima violazione, secondo l’avvocato Paola Musu, sarebbe all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
La denuncia continua: “Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale: è con essa, ed attraverso i suoi strumenti, che un popolo determina le sue sorti. Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva dalla facoltà e dal potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso “essere”, compromettendone la sua stessa esistenza”.
La sovranità monetaria oggi non appartiene più al popolo italiano, ma effettivamente alla Banca Centrale Europea che ha dettato, negli ultimi mesi, le politiche economiche del Governo Monti.
Sotto, il testo integrale della denuncia di Paola Musu, che finora ha trovato il sostegno del giornalista Paolo Barnard tra i principali divulgatori della Modern Money Teory e impegnato contro quello che non esita a definire un Golpe Finanziario.
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Aziende farmaceutiche: conducono esperimenti clinici su cavie umane in paesi del terzo mondo!

Che i costi della ricerca medica siano divenuti proibitivi con il passare degli anni sia negli Stati Uniti che in Europa, non è certo una novità e paradossalmente, sono sempre meno i fondi destinati a questo tipo di attività. Questo panorama tuttavia, non può giustificare, neppure minimamente la strada intrapresa dalle case farmaceutiche: per ovviare alla costante crescita dei costi della ricerca medica nei paesi cosiddetti di "prima fascia", sempre più aziende farmaceutiche stanno conducendo esperimenti clinici nei paesi in via di sviluppo dove i controlli governativi risultano meno opprimenti e le spese molto più basse. SecondoScott Carney del Counter Currents «l'India è il caso emblematico». «L'India – continua Carney – è stata il punto centrale della ricerca medica dal tempo in cui uomini con elmetti da esploratore e titoli accademici vi giunsero dalle scuole mediche europee per catalogare le malattie tropicali. I giorni del Raj sono passati da molto tempo, ma le corporations tendono sempre più alla globalizzazione, approfittando degli abili professionisti e della profonda povertà indiana per far diventare l'Asia del sud la più grande clinica di esperimenti medicinali.» Secondo il redattore capo dell'American Journal of Bioethics Sean Philpott, l'improvviso afflusso di aziende farmaceutiche in India sembra ricordare la corsa all'oro: «Non solo i costi di ricerca sono bassi, ma ci sono anche abili professionisti che si occupano di questi test. Nella corsa al raggiungimento del profitto, le aziende farmaceutiche non tengono conto di come la povertà possa minare il consenso del ceto coltoSpesso – conclude Philpott – gli individui sottoposti a questi esperimenti clinici non ne sono neanche messi al corrente, e un'offerta di 100 dollari può diventare così allettante da non far rendere conto loro di aver subito un'imposizione».
In India, i test farmaceutici effettuati dalle grandi aziende, hanno mietuto più di 1.700 vittime negli ultimi 4 anni (ben 700 l'anno scorso). Le stime provengono dal Ministero della Sanità Indiano, e sono state portate alla luce da un articolo emblematico del quotidiano berlinese Der Tagspiegel. Sono circa 1900 gli studi clinici portati avanti in India dalle compagnie occidentali, che coinvolgono150.000 soggetti e per i quali esse spendono circa mezzo miliardo di euro all'anno.
«Molto spesso – spiega Andrea Degl'Innocenti de Il Cambiamento – i soggetti in questione provengono dalla fascia più povera della popolazione, sono analfabeti e non del tutto consapevoli di ciò che vano a fare e dei rischi che corrono; la loro dichiarazione di consenso è in molti casi firmata da terzi. Altre volte i pazienti sono consapevoli ma malati, quindi si sottopongono gratuitamente ai test pur di ottenere cure gratuite».
Uno degli aspetti più sinistri della vicenda riguarda gli indennizzi in caso di morte: mentre in Europa e negli Stati Uniti i rimborsi ai parenti delle vittime possono arrivare a milioni di dollari, in India non superano quasi mai i cinquemila dollari. Philipp Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) ha affermato che «gli studi farmaceutici nei paesi poveri devono essere condotti secondo gli stessi standard dell'Europa o degli Stati Uniti e le vittime devono ricevere gli stessi livelli di indennizzo. Questo è l'unico modo per scoraggiare, studi economici e pericolosi».
È ancora una volta Degl'Innocenti a scovare e riportare uno studio condotto dal quotidiano britannicoThe Indipendent negli stati indiani di Madhya Pradesh, Andhra Pradesh e in Delhi, che evidenzia alcuni casi limite:
                                                                                                                                                   
- Il reclutamento di centinaia di ragazze tribali, senza il consenso dei genitori per uno studio di immunizzazione sponsorizzato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates Foundation con la complicità del governo locale. Diverse ragazze in seguito morirono. Lo studio è stato interrotto dalle autorità federali.
                                                                                                                                                   
- L'utilizzo da parte delle imprese farmaceutiche dei sopravvissuti al disastro di Bophal – il peggior disastro mondiale relativo ai gas velenosi – come cavie in almeno 11 studi senza permessi adeguati.
                                                                                                                                                   
- Il completamento da parte dei medici in un ospedale governativo di Indore, in India centrale, di decine di prove private che, secondo un'indagine della polizia "violavano le linee guida etiche". I medici che hanno condotto le prove avevano stabilito che nessuno degli 81 casi in cui un partecipante aveva subito un effetto negativo era legato al trattamento.
                                                                                                                                                   
Si tratta di casi in aperto contrasto con quanto stabilito dalla "Dichiarazione di Helsinki", nella quale l'Associazione Medica Mondiale pone standard vincolanti per gli studi clinici. Al suo interno si legge: «Nella ricerca medica, la salute del singolo soggetto del test, deve avere la priorità su qualunque altro interesse».
                                                                                                                                                   
154951094-6ca36b2e-8244-4d7f-890a-e6ee3070a978Negli ultimi 4 anni, la casa tedesca Bayer ha ucciso138 persone (vittime certificate). In un comunicato stampa diffuso da Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer si legge che «la Bayer conduce esperimenti su soggetti umani anche in altri paesi con ampie popolazioni povere, come la Colombia, il Pakistan, la Moldova, le Filippine e la Cina».
Chiudo con le parole di Chandra Gulhati, un medico in pensione che dal suo ufficio a Delhi da qualche anno sta raccogliendo dati sugli esperimenti nelle diverse regioni dell'India: «Gli indiani vengono sfruttati dalle società farmaceutiche che guadagnano milioni vendendo i medicinali in Occidente. Usano indiani analfabeti e poveri che non potranno mai permettersi queste medicine».
L'ennesimo scempio dei potenti. Come di consueto questi crimini efferati rimangono impuniti. L'unica cosa che possiamo fare è divulgare la verità, cosicché tutti possano sapere cosa accade realmente dall'altra parte del mondo.
http://www.you-ng.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=1038%3Acase-farmaceutiche-la-verit%C3%A0-sulle-cavie-umane-nei-paesi-del-terzo-mondo&Itemid=62

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Delfini: morti misteriose nel Golfo del Messico

La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha riferito che 714 delfini e altri cetacei sono stati trovati arenati sulla costa che va dal confine fra la Louisiana e il Texas fino al Franklin County in Florida, nel periodo che va da febbraio 2010 al 1 aprile 2012. Di questi mammiferi solo il 5 percento era ancora vivo.

Si tratta di una mortalità senza precedenti, normalmente infatti i delfini che vengono ritrovati sulle rive settentrionali del Golfo del Messico sono in media 74 ogni anno. I biologi della NOAA ritengono che siano morti effettivamente più di 714 cetacei, considerando anche quelli che si sarebbero decomposti o che sarebbero stati mangiati da altri animali prima di raggiungere la costa.

Rimangono ancora misteriose le cause di questo fenomeno, che perciò è stato classificato come “Evento di Mortalità Inusuale” (UME), secondo il codice del Marine Mammal Protection Act del 1972 (modificato nel 1994). L’ipotesi più probabile è che sia stato un concorso di fattori scatenanti, fra cui il disastro ambientale avvenuto in quelle acque nell’aprile del 2010 per la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon, gestita dalla British Petroleum. Il petrolio però non può essere l’unico motivo, perché un anomalo aumento di cetacei spiaggiati si era cominciato a registrare già due mesi prima che la marea nera si propagasse. Un’altra possibile ragione può essere la brucellosi, una malattia infettiva provocata da una famiglia di batteri (Brucella), anche questo comunque non può essere il solo imputato perché su 43 delfini testati solo 11 sono stati trovati infetti. Le indagini degli esperti sono ancora in corso.

Francia: allarme in centrale Nucleare, stop al reattore

Allarme incendio nella centrale nucleare di Penly, nel nord della Francia. L'allarme, spiega Edf che gestisce l'impianto, si è attivato per la fuoriuscita di fumo in uno dei locali del reattore 2. "I sistemi di sicurezza si sono attivati normalmente - spiega l'azienda - e il reattore si è automaticamente spento". 


I "due principi di incendio" registrati nell'edificio che ospita il reattore due della centrale nucleare di Penly, nel nord della Francia, sono stati spenti, senza feriti e "senza alcuna conseguenza per l'ambiente". Lo afferma Edf, gestore dell'impianto, in un comunicato pubblicato sul sito della centrale. "Le squadre e i mezzi della centrale sono stati mobilitati e un'equipe di intervento è entrata nel locale per ispezionare l'insieme delle installazioni, e constatare che non ci fossero altri fuochi". 



I pompieri, precisa Edf, sono intervenuti "in seguito a una fuoriuscita di fumo", segnalata alle 12.20, e hanno dichiarato i principi di incendio spenti alle 13.15. Del fatto sono state subito informate l'Autorità di sicurezza nucleare, la Prefettura regionale dell'Alta Normandia e la Commissione locale di informazione. 


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E' stata scoperta una stella 'imitatrice'

Si comporta come le stelle più grandi di lei

E' stata scoperta una stella 'imitatrice', che simula il comportamento di stelle molto diverse anche se le sue caratteristiche, prima tra tutte la sua massa, non sono assolutamente compatibili con quella classe di astri. Annunciato su Nature, il risultato si deve a un gruppo di ricerca al quale partecipano anche gli italiani Giuseppe Bono, dell'università di Roma Tor Vergata e dell'osservatorio di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e Pier Giorgio Strada Moroni, di università di Pisa, Inaf e Istituto Nazionale di fisica nucleare (Infn). 

La stella imitatrice, distante circa 250.000 anni luce dalla Terra, si chiama RRLYR-02792 e si trova in un sistema binario, ossia orbita intorno ad una stella 'sorella'. Simula il comportamento delle stelle chiamate RR Lyrae, che hanno circa 10 miliardi di anni e variano la loro luminosità con periodi che vanno da poche ore a poco meno di un giorno perché la loro struttura si espande e si contrae regolarmente. ''E' ciò che resta di una stella molto più grande, che inizialmente doveva essere di circa 1.4 masse solari'', spiega Bono. ''La sua compagna, che è più densa ed ha una forza di gravità maggiore, le ha strappato gran parte del suo guscio esterno, lasciandola quasi nuda con il nucleo centrale avvolto solo da un velo sottilissimo di idrogeno. Questo le ha impedito di avere una normale storia evolutiva'', prosegue il ricercatore.

''E' proprio questo sottile velo di idrogeno - osserva - che fa avere a questa stella il comportamento che avrebbe dovuto avere se non fosse stata privata del suo guscio''. La vera identità di questa stella e' stata identificata studiando il sistema binario durante un'eclissi periodica fra le due stelle.

I ricercatori sono riusciti a misurare la massa di questo oggetto celeste basandosi sulla variazione di luminosità del sistema e sul periodo di rivoluzione di RRLYR-02792 attorno alla sua compagna grazie a due grandi telescopi che si trovano in Cile: il Magellano, presso l'osservatorio Las Campanas, e il Very Large Telescope (Vly) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso). Con grande sorpresa, gli astronomi hanno scoperto che RRLYR-02792 ha una massa di appena 0.26 masse solari, cioè è 2-3 volte meno massiccia delle comuni RR Lyrae, che si attestano tra le 0.6 e le 0.8 masse solari.

La Teoria della Terra Cava, e' se Jules Verne avesse ragione?

Una foto di origine NASA che mostra una formazione nuvolosa sul polo nord della Terra, con uno strano buco nero…

Studiosi ed esploratori continuano a scoprire siti archeologici in cui leggenda e realtà si incontrano. Questi ritrovamenti potrebbero essere delle prove che la storia del genere umano su questo pianeta, sia molto più profonda di quanto sappiamo attualmente? C'è che crede che il segreto dell'origine umana si trovi nelle profondità della Terra, nel nucleo stesso del nostro pianeta.

Il Polo Nord, una distesa apparentemente infinita di ghiaccio artico, è avvolto nel buio per sei mesi all'anno. Qui, non c'è cibo e nessun riparo, nemmeno una grotta per proteggersi dai venti sferzanti e dalle temperature che precipitano fino a 70° sottozero. Secondo la geologia tradizionale, sotto il Polo e l'Oceano Artico si trova la crosta più rocciosa della Terra, spessa fino a 48 chilometri. Al di sotto di questo strato c'è la roccia fusa, scaldata dal nucluo rotante del pianeta, con al centro un cuore di ferro e di nichel grande come la luna.

Gli scienziati hanno dedotto queste informazioni misurando la gravità terrestre, il magnetismo e le onde sismiche. Ma nessuno ha mai visto direttamente queste zone interne del pianeta. è possibile che la superficie ghiacciata del Polo Nord nasconda un passaggio verso un mondo oltre la superficie terrestre? C'è chi crede che la risposta sia affermativa. Sono i sostenitori della teoria della "Terra Cava".

La teoria della "Terra Cava" afferma che la Terra non ha un nucleo liquido all'interno, ma che è appunto cava, cioè vuota, e sospesa nell'incavo, ci sarebbe un sole interno.




6 gennaio 1967 - foto scattate dal satellite ESSA-3 della NASA


Sorprendentemente il primo a dare credito al concetto della Terra cava è uno dei fondatori dell'astronomia moderna, Edmond Halley, conosciuto per aver scoperto la cometa alla quale è stata data il suo nome. Nel 1691, l'astronomo inglese presentò alla Royal Society di Londra la sua ipotesi, secondo la quale Terra sarebbe cava e conterrebbe altre sfere concentriche al suo interno, un pò come una Matrioska russa. Ipotizzava questo per una ragione molto pratica: il polo magnetico della Terra si sposta un pò ogni anno verso ovest e la sua teoria prevedeva una serie di sfere interne al pianeta che girano indipendentemente l'una dall'altra e dalla superficie esterna. Suggerì anche che queste sfere interne potessero essere abitate!

Nel 1818, l'ex capitano dell'esercito statunitense John Cleves Symmes Jr. annuncia che ci sono grosse aperture su ciascun polo da cui poter accedere alla terra interna. Con Symmes, l'idea della Terra cava si lega all'esplorazione dei poli. Fino ad allora, nessuno aveva mai visto l'Antartide.

Queste eloquenti immagini a colori dovrebbero essere state
scattate dalla Apollo 8.


La Teoria della Terra Cava, cattura di nuovo l'immaginazione del pubblico nel 1864, con l'uscita del secondo romanzo di Jules Verne "Viaggio al centro della Terra". Nel romanzo una guida islandese, un professore e un giovane scendono al centro della Terra. Il romanzo di Verne si sarebbe potuto chiamare tranquillamente "Viaggio al centro della geologia", materia che, insieme alla paleontologia, appassionava molto nella metà del XIX secolo e in "Viaggio al centro della Terra" se ne parla diffusamente.

Ma mentre Verne rende popolare l'idea che esistano ancora forme di vita estinte (tipo i dinosauri) all'interno della Terra, secondo alcuni ci sono delle civiltà avanzate che vivono stabilmente nelle profondità del pianeta. Costoro suppongono che questi abitanti siano in possesso di tecnologie avanzate, tra cui quella dei dischi volanti, tanto famosi presso gli appassionato di fenomeni UFO.

Ma esiste qualche prove che dimostri la veridicità di queste teorie fantastiche? Qualcuno è mai stato nel mondo interno della Terra? I sostenitori della teoria della Terra Cava rispondono di sì e sono convinti che uno di questi esploratori non era solo un luminare, ma anche un famoso pioniere dei poli. Si tratta dell'ammiraglio Richard Byrd.


Negli anni '20, Byrd fece scalpore volando sopra il Polo Nord e diventando il primo uomo a sorvolare il Polo Sud. Ma i teorici della Terra Cava credono che il famoso esploratore sia andato ben oltre, il 19 febbraio 1947, infatti, l'ammiraglio Byrd pilota un aereo attraverso un tunnel situato al Polo Nord accedendo all'interno della Terra.

Si racconta che dei velivoli simili a dischi volanti presero il controllo del suo aereo con una specie di raggio traente e lo fecero atterrare in una citta della Terra interna. L'ammiraglio Byrd entrò in contatto con delle entità aliene le quali si consideravano i "Guardiani del Pianeta". Le entità comunicarono all'ammiraglio di non approvare il modo in cui l'umnità utilizzava l'energia nucleare: pochi anni prima c'erano stati i casi di Hyroshima e Nagasaky. Quando l'ammoraglio andò a Washington, gli fu imposto di mantenere il segreto e di non diffondere per nessun motivo queste notizie.

Alcuni sostengono che il resoconto dell'Ammiraglio Byrd sul suo volo all'interno della Terra sia descritto nel suo diario segreto pubblicato negli anni '90, quasi quarant'anni dopo la sua morte. Ma gli scettici ritengono che il diario sia un falso e sottolineano come nel febbraio del 1947, nello stesso periodo in cui l'ammiraglio avrebbe visitato il mondo situato sotto il Polo Nord, in realtà partecipava ad una grossa spedizione navale chiamata High Jump, a ventimila chilometri di distanza, vicino al Polo Sud. Ma secondo alcuni, la partecipazione di Byrd a questa vasta operazione militare al Polo Sud è solo una storia di copertura che gli permise di precipitarsi dall'altra parte del pianeta senza essere seguito dai media.



Si tratta di un mito, perchè nessuno è in grado, attualmente, di dimostrare la veridicità della Teoria della Terra Cava. Tuttavia, si tratta di un mito grandioso e che potrebbe avere legami molto stretti con un nucleo storico antichissimo. Come nasce l'idea, in alcune religioni, dell'esistenza di un mondo degli "inferi", cioè inferiore, abitato da demoni e mostri? E il mito greco dell'Ade? Potrebbero esserci grandi spazi aperti all'interno della Terra in cui vivono civiltà aliene avanzate? è possibile che gli "dei" extraterrestri siano davvero venuti sulla Terra secoli fa e abbiano nascosto le prove del loro viaggio in una serie di grotte e tunnel sotterranei? Forse abbiamo appena scalfito la superficie dei misteri sotteranei del nostro pianeta. Ma se è così, quali indizi del nostro lontano passato aspettano ancora di essere scoperti?

 


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