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La Nasa individua un vortice sottomarino a largo del Sud Africa!

Il Daily Mail ci parla di uno strano fenomeno ripreso da un satellite della Nasa il quale ha individuato un vortice sottomarino al largo delle coste del Sud Africa. L’immagine è stata trasmessa dal satellite lo scorso 26 dicembre. Il vortice era largo 93 miglia. Nessun pericolo né per i natanti né per i poveri pesci. Si tratta di un fenomeno strano ma abbastanza conosciuto. In inglese si chiama “Eddy”, ed è il frutto di un ostacolo che devia il percorso di una corrente. La corrente in questione cresce d’instabilità e comincia a roteare su se stessa. Non a caso questo “vortice” è figlio della corrente di Agulhas, presente nei pressi del Capo di Buona Speranza. Eddy non fa altro che portare, così facendo, acqua calda e salata dall’oceano indiano all’atlantico del sud.

I radiotelescopi raccontano l'origine degli oceani

Stelle appena nate, circondate da enormi dischi gassosi che forse diverranno un giorno sistemi planetari e galassie distanti 12 miliardi di anni luce: queste le prime osservazioni dei due radiotelescopi Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e Janski Vla (Very Large Array), situati rispettivamente sulle Ande cilene e nella piana di San Agustin, nel New Mexico centrale. I risultati di questi primi mesi di attività (Alma è entrato in funzione solo a ottobre 2011) sono stati presentati al congresso annuale dell’Aaas (American Association for the Advancement of Science), tenutosi a Vancouver, in Canada e promettono di gettare luce sull’origine degli oceani terrestri.
Gli scienziati, finora, hanno ipotizzato che la maggior parte dell’acqua degli oceani terrestri, ricca di deuterio, sia stata trasportata da quelle comete che, provenienti dalle regioni esterne del sistema solare dove le basse temperature permettono la formazione di questo isotopo dell'idrogeno, hanno bombardato la Terra quando era ancora giovanissima. Tuttavia, quanto quest’ultime abbiano contribuito al quantitativo totale di acqua negli oceani e da dove venga la parte restante rappresentano quesiti che non hanno ancora trovato risposta. Le nuove osservazioni di ALMA potrebbero ora condurre alla soluzione del mistero. Osservando il disco di gas che circonda una stella distante 170 anni luce dalla Terra, la neonata TW Hydrae, da David Wilner dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics insieme ai colleghi Karin Oberg e Chunhua Qi, e a Michiel Hogerhejde, del Leiden Observatory, mostrano ora che un’alta percentuale di deuterio è presente anche nelle zone più calde del disco che circonda TW Hydrae, il che potrebbe condurre alla soluzione del mistero.
Tuttavia l'occhio dei due radiotelescopi può spingersi anche molto più lontano. Questi, infatti, sono in grado di captare i segnali radio provenienti da galassie e da stelle in via di formazione, che non possono essere osservate nella luce visibile, perché ancora circondate dalle nubi di gas da cui hanno avuto origine. Grazie a loro sarà possibile osservare, ad esempio, le prime fasi della formazione di sistemi planetari attorno a giovani stelle, mettendo alla prova le attuali teorie sulla formazione del nostro sistema solare. Inoltre, questi due strumenti aiuteranno gli scienziati anche ad approfondire la comprensione sull’evoluzione delle galassie, osservando zone dell’Universo distanti da noi 10-12 miliardi di anni luce. "ALMA e Jansky VLA sono costruiti per raccogliere nuovi dati su galassie molto distanti, che ci appaiono così com’erano quando l’Universo era più giovane”, conclude Kartik Sheth del National Radio AstronomyObservatory.

La Luna ha un nucleo di magma fuso

Il magma c’è, nel cuore del nostro satellite. Ma potrebbe essere talmente ricco di titanio da risultare troppo denso per risalire in superficie. La scoperta, pubblicata su Nature Geosciences, grazie all’analisi delle rocce del programma Apollo effettuata con il generatore di raggi X più potente che esista.

Perché non ci sono vulcani sulla Luna? Gli scienziati ne sono sorpresi: nonostante l’ultima eruzione vulcanica lunare risalga a miliardi di anni fa, i più recenti dati sismici mostrano infatti un’abbondanza di magma allo stato liquido nel sottosuolo del nostro satellite. Ma ecco che sull’ultimo numero di Nature Geosciences un team di ricercatori, guidati da Mirjam van Kan Parker e Wim van Westrenen della VU University di Amsterdam, avanza un’ipotesi in grado di spiegare l’assenza di attività vulcanica. Secondo gli autori dello studio, la bollente roccia fusa presente nelle viscere della Luna è semplicemente così densa, rispetto al materiale solido che la circonda, da risultare troppo pesante per risalire verso l’alto.

Quella dei ricercatori olandesi, in realtà, è già più che un’ipotesi. Per mettere alla prova il loro modello, messo a punto grazie ai dati rilevati dai sismometri lasciati sulla Luna all’epoca del programma Apollo, hanno anzitutto ricostruito in laboratorio il magma lunare, così da misurarne la densità. Il primo passo è stato quello di sintetizzare la roccia lunare in laboratorio, usando come “ricetta base” alcuni campioni dei 380 chili di roccia lunare presenti nei laboratori terrestri, anch’essi un lascito del programma Apollo. Poi, facendola attraversare da un’intensa corrente elettrica e comprimendola con una pressa, hanno sottoposto la roccia alle condizioni estreme presenti attorno al nucleo interno della Luna: una temperatura di circa 1500 gradi e una pressione superiore ai 45mila bar. Infine, hanno dovuto affrontare il compito più complesso: misurarne la densità. Un’impresa che ha richiesto una radiografia da record.

«Il campione di magma era talmente piccolo, e confinato in un contenitore così massiccio e assorbente, che abbiamo dovuto far ricorso ai più luminosi raggi X del mondo. Senza raggi X così potenti, non c’è modo di misurarne le variazioni di densità», dice Mohamed Mezouar dell’ESRF, lo European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, la facility dove sono stati condotti i test. Dai dati ottenuti, combinati con simulazioni al computer, si è visto che il magma lunare, quanto a densità, è per la maggior parte simile a quello terrestre. Con un’eccezione: alcune piccole gocce di vetro ricco di titanio rinvenute nei campioni portati sulla Terra dall’Apollo 14, infatti, producono un magma di densità pari a quella delle rocce che formano l’attuale mantello lunare.

Questo tipo di magma, che si può formare solo in seguito alla fusione di rocce ricche di titanio, non può risalire in superficie. O, per lo meno, non nell’immediato. «In un lontano futuro, raffreddandosi e solidificando, il magma modificherà la propria composizione, diventando probabilmente meno denso delle rocce circostanti. E questo magma più leggero potrebbe riuscire a farsi strada verso la superficie, dando origine a un vulcano attivo sulla Luna», spiega Wim van Westrenen. «Sarebbe uno spettacolo straordinario! Ma per il momento è solo un’ipotesi, utile a sollecitare ulteriori esperimenti».
http://www.media.inaf.it/2012/02/20/la-luna-ai-raggi-x/


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Scienziati scoprono un nuovo pianeta fatto solo di Acqua!

Lo Hubble Space Telescope ha individuato un esopianeta appartenente a una classe fino a ora sconosciuta: un mondo fatto in gran parte d’acqua. Grande 2.7 volte la Terra, parrebbe contenere sostanze come il ghiaccio bollente e l’acqua superfluida.


Un pianeta d’acqua, più piccolo d’Urano e più grande della Terra. Si tratta di GJ 1214b, una vecchia conoscenza: gli astronomi lo hanno scoperto nel 2009 nella costellazione dell’Ofiuco, o Serpentario (noto anche come “tredicesimo segno dello zodiaco”). In orbita strettissima – 38 ore il periodo di rivoluzione, 2 milioni di chilometri la distanza – attorno a una nana rossa a 40 anni luce da noi, e con una temperatura superficiale stimata attorno ai 230 gradi, GJ 1214b sarebbe rimasto uno fra le centinaia di pianeti extrasolari già noti, e consegnato pian piano all’oblio. Ma una serie d’osservazioni successive, l’ultima delle quali – decisiva – effettuata grazie alla Wide Field Camera 3 a bordo del telescopio spaziale Hubble, ha mostrato che GJ 1214b è in realtà il primo esemplare scoperto di una classe di pianeti del tutto nuova: quelli composti per la maggior parte d’acqua.

A fugare ogni dubbio, un’osservazione in controluce durante un transito, una misura grazie alla quale gli scienziati sono riusciti a registrare come l’atmosfera del pianeta filtra la luce proveniente dalla stella madre. «Stiamo usando Hubble per osservare, negli infrarossi, il colore del tramonto di questo mondo», ha spiegato Zachory Berta, dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA), primo autore dell’articolo in uscita su The Astrophysical Journal. E dallo spettro della luce durante il transito i ricercatori sono riusciti a stabilire che GJ 1214b ha una densa atmosfera di vapor d’acqua.

Non solo. Dato che la massa (sette volte quella della Terra) e le dimensioni del pianeta sono entrambe note, gli astronomi ne hanno calcolato la densità: appena 2 grammi per centimetro cubo. Ora, poiché l’acqua ha una densità di 1 grammo per centimetro cubo, mentre la densità media della terra è di 5.5 grammi per centimetro cubo, se ne deduce che GJ 1214b ha molta più acqua di quanta ce ne sia sul nostro pianeta, e molta meno roccia. Insomma, il nome di Pianeta Acqua sembra del tutto meritato.

Ma le sorprese non sono finite. C’è acqua e acqua, infatti, e con quella presente su GJ 1214b – che, vale la pena sottolinearlo, attualmente non si trova nella fascia di abitabilità, anche se potrebbe esserci stato in passato – difficilmente potremmo farci una doccia. «Le alte temperature e le pressioni elevate presenti sul pianeta», osserva infatti Berta, «Ã¨ possibile che diano origine a materiali esotici, come il “ghiaccio bollente” o “l’acqua superfluida”: sostanze del tutto estranee alla nostra esperienza quotidiana».
http://www.media.inaf.it/2012/02/21/pianeta-acqua/

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10 prove di quando le cospirazioni diventano realta'!


Tratto da: Link
di M. Adams
Traduzione di Anticorpi.info
Il 2011 è stato l'anno in cui numerose 'teorie del complotto' hanno smesso di essere teorie per diventare fatti. Gli articoli su come costruire ed usare un cappello di stagnola di colpo sono schizzati su tutte le prime pagine dei maggiori giornali del paese. Il mondo a quanto pare è più strano di quanto riusciamo a immaginare, e nel 2011 ne abbiamo avuto la ennesima dimostrazione.
Ecco le prime dieci conferme della esistenza di una cospirazione, emerse nel corso dell'ultimo anno:
1 - Obama ammette che il governo degli Stati Uniti ha sfruttato i prigionieri del Guatemala come cavie umane  per esperimenti medici illegali.
Quando abbiamo prodotto una lunga lista di crimini medici contro l'umanità compiuti nel 2006 dal governo americano, i media mainstream sono rimasti in silenzio (Esempio). La gente insisteva ad affermare che il governo fosse etico ed onesto, e che mai avrebbe potuto essere coinvolto in alcun crimine contro l'umanità. (ROFL!)
Quando è spuntata fuori la verità sugli esperimenti ai danni dei prigionieri guatemaltechi, però, la notizia si è diffusa così rapidamente i media mainstream nulla hanno potuto per insabbiare la storia.
Così oggi il mondo intero sa che il governo degli Stati Uniti e il suo National Institutes of Health (NIH ) sono criminali che uccidono esseri umani innocenti al fine di studiare nuovi farmaci per Big Pharma (Link).

2 - La FDA usa tecniche di infiltrazione e spionaggio in stile KGB per stroncare la distribuzione di latte non pastorizzato.
In America è legale vendere succo d'arancia non pastorizzato fino a quando si appone su di esso una etichetta;  ma se ti azzardi a vendere del latte non pastorizzato la FDA e il Dipartimento dell'Agricoltura della California ti aggrediscono con un trattamento in stile KGB, in quanto sono entrambe diventate bande criminali che praticano feroci campagne ritorsive contro soggetti inermi. Natural News ha pubblicato la storia di come la FDA usi telecamere spia, tecniche di infiltrazione e altre trappole per raccogliere prove di 'colpevolezza' prima di penetrare a mano armata nella tua proprietà e distruggere 50.000 dollari di alimenti di fronte a capannelli di testimoni attoniti (Link).

3 - Collusioni tra la medicina istituzionale ed il complesso militare industriale, esposti da Natural News
In un'altra storia investigativa del 2011 abbiamo scavato nelle fonti di finanziamento dell'Istituto di Medicina, e scoperto che riceve un enorme sostegno finanziario dal Pentagono, da appaltatori privati della difesa e da organizzazioni globalistiche che traggono sistematicamente profitto dalle guerre. Nessuna meraviglia che la IOM promuova le vaccinazioni in modo così aggressivo; è una guerra contro l'umanità condotta una siringa alla volta. (Link)

4 - L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura USA - n.d.t.) sorpreso ad eseguire programmi di uccisione di massa di uccelli e mammiferi.
Per molti sarà scioccante apprenderlo, ma l'USDA è stato scoperto nella esecuzione di eccidi di massa programmati su animali quali uccelli, volpi, cinghiali ecc. Tutto ciò viene realizzato principalmente mediante veleni chimici che finiscono per uccidere anche altri animali, come le aquile. (Link)

5 - Il caso di Abu Dhabi conferma definitivamente l'esistenza delle tecniche di controllo climatico.
Prova a parlare alle teste di fluoro di "tecnologie per il controllo del tempo", e subito pensano che tu sia una specie di strambo teorico della cospirazione. Eppure il controllo climatico Ã¨ già da tempo ufficialmente in piena attività appena fuori Abu Dhabi, dove una vasta gamma di generatori di ioni negativi producono tempeste di pioggia artificiale che scaricano milioni di galloni di acqua fresca nel deserto (Link).

6 - Infowars riprende con una telecamera nascosta le operazioni di fluorizzazione dell'acqua.
Non esistono più dubbi su quanto il fluoro sia pericoloso, corrosivo e persino mortale. Alex Jones ed il team di Infowars sono riusciti a girare un video che mostra le operazioni di fluorizzazione dell'acqua presso Austin, Texas. Il video è stato poi diffuso su Internet. Una roba scioccante (Link).

7 - Documentazioni confermano che il Dr. Wakefield era innocente, e che il BMJ (British Medical Journal - n.d.t.) abbia cospirato per screditarlo.
In un turbine di colpi di scena non ancora riconosciuto dai media mainstream, è stata provata la innocenza del dr. Andrew Wakefield dalle infondate accuse mosse contro di lui.
(secondo Wikipedia "Andrew Wakefield (1957) è un ex medico britannico, noto principalmente per aver falsificato una pubblicazione scientifica che sosteneva una relazione tra vaccinazione trivalente e autismo." - n.d.t.)
I documenti attestano che egli non abbia falsificato la sua ricerca come è stato affermato dalle riviste mediche e dai media mainstream, tra cui  la CNN. Infatti, i veri criminali sono coloro i quali lo hanno infamato (Link).

8 - L'USDA collusa con Monsanto per la legalizzazione delle erbe mediche geneticamente modificate.
 
Non c'è niente di meglio degli OGM per uccidere lentamente un intera nazione. Si ottiene un aumento della infertilità, tossicità organica ed un galoppante inquinamento ambientale. Nel 2011, l'USDA ha deciso di attaccare il mondo con gli OGM, diffondendo negli Stati Uniti sia la erba medica che il mais, geneticamente modificati (Link).

9 - La FDA ammette che la produzione industriale di carne di pollo contenga arsenico.
Nel 2011 i media mainstream sono impazziti nel segnalare la presenza di tracce di arsenico nel succo di mela, ma non si sono mai presi la briga di riferire in merito alle concentrazioni molto più elevate di arsenico nella carne di pollo. Il nostro articolo in merito ha ricevuto la bellezza di 78.000 condivisioni su Facebook nel 2011, che lo hanno reso una delle nostre storie più condivise di sempre (Link).

10 - Il Dr. Maurice Hilleman - scienziato della Merck - ammette che i vaccini contengono un virus cancerogeno.
Le incredibili ammissioni del dr. Maurice Hilleman hanno provocato onde di incredulità quando si è diffusa sul web una registrazione segreta in cui lo scienziato della Merck ridacchia con altri scienziati deridendo le  persone che si ammalerebbero di tumori dopo essersi vaccinate. Registrazione su NaturalNews.TV. (Link)

Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Natural News
http://www.naturalnews.com/034501_conspiracy_theories_facts_2011.html

Traduzione di Anticorpi.info

La Germania deve 70 miliardi di euro alla Grecia per danni di guerra

Berlino, 16 febbraio 2012 - LA GRECIA sull’orlo del fallimento e ad Atene si paragona la Germania di oggi al III Reich, Angela come Hitler. Le SS devastarono l’Ellade amata da Goethe, rubarono opere d’arte, e massacrarono i civili per rappresaglia, come un paio d’ anni dopo avrebbero fatto in Italia. Sono trascorsi quasi settant’anni, il passato può ancora pesare dell’Europa di oggi, unita e divisa dall’euro? I greci fanno un po’ di conti: Frau Merkel rifiuta di versare aiuti a fondo perduto, ma la Germania non ha ancora saldato i suoi debiti di guerra. In base ai calcoli fatti subito dopo la fine del conflitto, nel 1946, i danni subiti dalla Grecia sarebbero ammontati a 153 milioni di dollari, pari a 5 miliardi di oggi. Poco, rispetto al buco nel bilancio odierno di Atene che potrebbe raggiungere i 400 miliardi di euro?

MA i cinque miliardi di 66 anni fa, erano calcolati in difetto, e se si tiene conto degli interessi sul debito si arriverebbe a una settantina di miliardi di dollari. Quanto basterebbe per dare una boccata d’ossigeno alla Grecia, che avrebbe modo di avviare la ripresa economica, senza ridurre alla fame, impiegati statali e pensionati. «Ãˆ vero — ammette Lampos Savilidis, della Comunità greca di Berlino — i danni furono ufficialmente rimborsati dalla Germania di Adenauer negli Anni Cinquanta. Furono pagati circa 120 milioni di Deutsche Mark, e il nostro primo ministro dell’epoca, Karamanlis, si dichiarò soddisfatto. Ma era sì e no il tre per cento della somma dovuta». Inoltre, come ricorda lo storico Goetz Aly nel libro ‘Lo Stato Sociale di Hitler’, i nazisti facevano pagare ai paesi occupati le spese di occupazione. Le pagammo noi e la Francia, e la somma pagata dalla Grecia ammontava nel ‘46 a due miliardi e mezzo di Reichsmark. Quanto varrebbero in euro?

I RAPPORTI tra stati non sono regolati come se si trattasse del risarcimento danni dopo un incidente stradale. Come ha decretato nei giorni scorsi la Corte Europea, che ha cassato la sentenza dei nostri giudici che ritenevano responsabile Berlino per i crimini di guerra commessi dalle SS in Italia. Nulla è dovuto, come nulla è dovuto ai parenti delle vittime greche, che erano giunti a chiedere il pignoramento di Villa Vigoni, la residenza della fondazione italotedesca sul Lago di Como.

LA SITUAZIONE giuridica è ancora più complessa. Nella conferenza di Londra del 26 febbraio ‘53, sessanta paesi abbuonarono alla Germania buona parte dei debiti della prima e seconda guerra mondiale. I rimborsi esosi imposti dalla Francia a Versailles provocarono la tremenda inflazione della Repubblica di Weimar che aprì la strada a Hitler. La Repubblica Federale avrebbe dovuto saldare ancora una dozzina di miliardi di Deutsche Mark per i debiti della Grande Guerra. Ne pagò appena la metà, e si passò sopra ai danni dell’ultima guerra. Si voleva evitare che la Germania ancora in rovina e divisa in due finisse sotto l’Urss. Fra i firmatari di Londra c’era anche la Grecia. Legalmente, forse, nulla è dovuto. Rimane una responsabilità morale. Anche per noi italiani, alleati di Hitler.

‘Resuscitata’ una pianta del Pleistocene

E’ stata ‘resuscitata’ in Siberia una pianta da fiore vissuta 30.000 anni fa. I suoi semi erano rimasti imprigionati per tutto questo tempo nel terreno perennemente ghiacciato. L'esperimento, descritto sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, è stato condotto dall’Accademia russa delle Scienze e dimostra che il permafrost, ossia il terreno ghiacciato che riveste il 20% del pianeta, potrebbe essere una sorta di 'cassaforte della biodiversità, nella quale potrebbero essere ancora conservati molti organismi animali e vegetali del passato. La pianta tornata a fiorire dal passato si chiama Silene stenophylla. Era una pianta erbacea molto diffusa nel Pleistocene ed i suoi semi sono stati rinvenuti a 38 metri di profondità, nel terreno ghiacciato della Siberia nordorientale, preservati all'interno di una tana fossilizzata di scoiattoli. I ricercatori russi sono riusciti a riportare in vita la pianta, della quale esistono ancora oggi molte varietà, coltivando in laboratorio i tessuti ancora intatti in laboratorio. Una volta rigenerati, i semi sono stati piantati nel terremo e un anno Più tardi le piantine sono fiorite, arrivando a produrre frutti. Oltre alla rilevanza scientifica di essere riusciti a riportare in vita un antico essere vivente pluricellulare estinto, l'esperimento permetterà ora di comprendere i fattori che hanno portato alla scomparsa di questa specie. Il successo di questo esperimento dimostra come il permafrost abbia un ruolo importantissimo come possibile 'cassaforte' di un antico patrimonio genetico ormai scomparso e un laboratorio per lo studio dell'evoluzione.

 


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