MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Una nuova tempesta geomagnetica in corso!







Come previsto dagli analisti del Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard, una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre a ~ 03:30 UT il 17 settembre. L'impatto ha scatenato una tempesta geomagnetica moderata ( in corso ) ed aurore in tutto il Circolo Polare Artico. Ad alta latitudine osservatori dovrebbero rimanere  in allerta  per le aurore. Il campo magnetico della Terra continua a riverberare dagli urti del CME.  (SpaceWeather)





Il vento solare, misurato dalla sonda ACE è aumentato da 400 km / s vicino a 550 km / s, e questo indica un piccolo impatto del CME. una tempesta geomagnetica e' stata scatenata che ha raggiunto il livello G1 ed è attualmente in corso.(Space Weather)


Scienziati indiani stanno studiando un insolito cambiamento del mare



INDIA - Con un cattivo odore proveniente dal mare, in alcune parti del Kerala negli ultimi giorni, gli scienziati hanno detto che non c'era motivo di ansia, ma sono divisi sui motivi del fenomeno.
Alcuni scienziati hanno attribuito questo alla grande massa di alghe marine uccise dall' abbassamento della salinità a causa dell' afflusso di acqua dolce da fiumi, ma un altro ricercatore non è d'accordo con essi e ha detto che il fenomeno era dovuto a fattori sismici. 
Un team di ricercatori dell'Università del Kerala, che ha studiato il fenomeno segnalato dalle zone costiere del Kollam e Thiruvananthapuram ha detto che il fetore odore era attribuibile al decadimento batterico di una possibile fioritura algale. Hanno detto che è giunto alla conclusione sulla base dell' esame dei vari parametri come il colore del mare, la salinità, temperatura, pH nutrienti, plancton, microbi e mortalità dei pesci. 
Tuttavia, il dottor Sainudeen Pattazhy, professore associato di Zoologia in Collegio Kollam, ha detto che la puzza era legata a fenomeni sismici come il tremore di intensità moderata che era stato sperimentato in diversi distretti del Kerala e in altri stati di recente. 
Anche se parametri quali la salinità e la temperatura erano entro i livelli ottimali, non c'era alcuna possibilità del verificarsi di fioritura algale, la morte e il decadimento massiccia di alghe. 
Se fioritura algale si fosse verificato, una schiuma densa si sarebbe sviluppata sulla superficie del mare, che non è accaduto, ha detto il dottor Pattazhy PTI. 
Condizioni anossiche durante la notte, i cambiamenti nella qualità dell'acqua, inquinamento, risalita di acque profonde, scarichi di nutrienti, il deflusso dalla terra durante il monsone di sud-ovest erano tutti un processo naturale, ma il cattivo odore non era mai stato sentito, ha detto Pattazhy. 
"Se la morte di massa di plancton è dovuto alla diminuzione di salinità, allora perché non influenza la fauna ittica e gli altri animali? 
Nessuna mortalità di pesci e altri animali è stata osservata durante questo periodo.
Eventi di fetore e "pioggia rossa" è stata osservate nel 2000, 2001 e 2011 in Kerala. Questi eventi sono stati preceduti da scosse di bassa intensità in diversi distretti del Kerala, crollo massiccio di pozzi e scivolamenti della terra, ha detto. 
La causa fondamentale della puzza dal mare era attribuibile a cambiamenti geologici in mare, ha detto. 
Il 12 Dicembre 2000 un terremoto e le scosse che si sono verificati meno intense del 2001 hanno causato diversi cambiamenti percepibili nella terra così come nell'atmosfera.
L'epicentro è stato dichiarato di essere in Meenachil Taluk nel distretto di Kottayam, ha detto. 
Il 'colpevole' è in mare, idrogeno solforato e altri gas inerti sarebbero stati esalati dalla superficie del mare, che è stato il motivo per il cattivo odore e questo non aveva alcuna connessione con la fioritura algale, variazioni di salinità e di nutrienti, ha detto. 
Potrebbe trattarsi dell'emissione di gas da lava sotto il mare. 
Alcuni pescatori hanno recentemente riferito che avevano visto macchie di liquido nero dal fondo alla superficie del mare. (Catrame?)

Minimo storico per i ghiacci del Polo Nord!


(AGI) – Brema (Germania), 10 set. – Ha raggiunto il record negativo assoluto, per lo meno dal 1972 quando ebbero inizio le osservazioni tramite i satelliti, la superficie dell’Artide ricoperta dai ghiacci: lo ha reso noto il capo dell’equipe di ricercatori tedeschi che ha effettuato la scoperta, Georg Heygster dell’Istituto di Fisica Ambientale presso l’Universita’ di Brema.

Secondo lo scienziato, “l’8 settembre scorso”, quindi appena due giorni fa, “l’estensione del ghiaccio marino artico era pari 4.240 milioni di chilometri quadrati”, e dunque “al suo nuovo minimo storico”. Si tratta di mezzo punto percentuale in meno rispetto al precedente primato di riduzione, rilevato il 16 settembre 2007. In quarant’anni l’area artica ricoperta dal ghiaccio durante l’estate, quando se ne registra la massima diminuzione, e’ calata del 50 per cento.

“Il ritiro dei ghiacci non puo’ piu’ spiegarsi con la sola variabilita’ naturale da un determinato anno a quello successivo, provocata dall’influenza del tempo atmosferico”, ha ammonito Heygster. “I modelli climatici dimostrano piuttosto”, ha spiegato, “che un tale calo e’ legato al surriscaldamento globale causato dall’uomo, il quale nell’Artico e’ particolarmente pronunciato” .

Questa è la notizia sparata dalle agenzie stampa e quest’altro vuole essere il contributo di Stampa Libera. Vi sono quindi da inserire le seguenti valutazioni.

Oggi il clima è modificato a piacere con le famose guerre ambientali utilizzando lo spargimnento di sostanze tendenti ad aggregare il vapore acqueo attorno a delle particelle, onde provocare le precipitazioni. Questa pratica è utilizzata nelle zone aride per favorire le piogge o per alterare il clima. Tale pratica è definita come diffusione di Scie Chimiche. Vi è anche questa pratica antica ( si usava già 40 anni fa), si sparano bombe contenenti chimica nel bel mezzo delle nuvole temporalesche per cambiare le condizioni del clima ed evitare la grandine. Si usava in tutti i gradi frutteti in Veneto). Ad usare queste armi a livello planetario sono Usa, forse per scopi bellici, Russia per scopi ambientali e Cina. Applicazioni su scala ridotta sono appannaggio anche di altre nazioni come Israele e inghilterra.
Se nell’Artide stanno sciogliendosi i ghiacci in Antartide stanno aumentando le precipitazioni che poi si trasformano in altro ghiaccio. Le tesi degli asserzionisti dicono che proprio per l’aumento della temperatura dei mari del sud vi è un aumento delle precipitazioni e questo confermerebbe la tesi del riscaldamento climatico.
Questi articoli allarmistici paiono funzionali alla teoria del surriscaldamento climatico dovuto all’utilizzo di combustibili fossili. Può avere un fondamento di verità ma vi sono stati migliaia di scienziati non collusi col potere che ne  hanno denunciato la truffa. Anche a non voler schierarsi l’argomento meriterebbe un approccio diverso.
L’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera produce un aumento delle precipitazioni per il divino motivo che  l’anidride carbonica  è alla base della fotosintesi clorofilliana nel pianeta. Quindi con l’aumento della vegetazione vi è un aumento dell’evapo-traspirazione dalle foglie e quindi vengono portati in circolo gli strati soterranei di acqua in un virtuoso processo di vita chiamato scolasticamente “il ciclo dell’acqua”.
Sono in atto strategie commerciali economiche ed energetiche globali. Il nuovo mantra è: dobbiamo fare energia col solare. Questo può essere un fattore virtuoso ma visto con un occhio più disincantato ecco che appaiono sempre gli stessi protagonisti e monopolisti dell’energia, assieme a degli outsider. La borsa dell’energia da fonti rinnovabili si concretizza con la detenzione, da parte di alcuni potentati, di certificati verdi, che possono essere venduti proprio quando vi è maggior richiesta di energia, per restare all’interno di un range prefissato di utilizzo percentuale di energia di origine non fossile. In Italia il quasi monopolio lo ha Sorgenia di De Benedetti, sempre lui,  che avrebbe buone ragioni per terrorizzare gli italiani, attraverso i suoi media, sull’argomento aumento della temperatura  del globo. In pratica succede questo: i detentori dei certificati verdi ottenuti da impianti fotovoltaici vendono l’energia a prezzo incentivato e molto alto. Questo denaro lo stato lo prende dai contribuenti che si vedono prelevata una percentuale in bolletta per il sostegno delle fonti rinnovabili e che va a finire nelle tasche dei soliti noti. Potremmo infine anche discutere della teoria o fatto che, per la costruzione di un pannello solare si impiega più energia di quanta non se ne ottenga dallo stesso pannello in tutta la durata della sua vita, ma questo richiederebbe un altro articolo.
Vi è da fare un’ultima considerazione: l’attività solare si è rivelata dopo approfonditi studi, estremamente variabile. Tempeste solari  modificherebbero la temperatura e le precipitazioni sul nostro pianeta.
Ecco come mi piacerebbe che fossero gli articoli dei giornali e  come dovrebbero essere presentate delle notizie che non vogliano mettere paura alla popolazione. Ricordo che è la Paura la responsabile di tutte le malattie ed in questo sito ne produciamo continuamente le prove.

Per chi fosse nuovo del sito li invito alla lettura degli studi dello scieziato tedesco R. Gerd Hamer, del francese Henry Laborit, dell’ americano Bruce Lypton, solo per citarne alcuni.

Quattro forti terremoti scuotono il Giappone!

16 Settembre 2011-quattro forti terremoti scuotono il Giappone in sole 2 ore! l'USGS riporta gli eventi che si sono susseguiti dopo una giornata relativamente tranquilla,gli eventi sono stati localizzati in mare al largo della costa orientale di Honshu,la stessa zona nevralgica dello scorso 11 Marzo 2011 che genero' uno tsunami con onde di 20 mt di altezza.(terrarealtime)



MAPPA 6,2 2011/09/16 21:08:06 40,221 143,050 20,2 Largo della costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 5,5 2011/09/16 20:11:15 40,305 143,180 19,0 Largo della costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 5,2 2011/09/16 19:39:46 40,403 142,034 10,4 Vicino alla costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 6,6 2011/09/16 19:26:42 40,288 142,727 36,3 Vicino alla costa orientale di Honshu, GIAPPONE
USGS

Misterioso suono ascoltato a Napoli!

16 SETTEMBRE 2011 -Napoli,stavo filmando delle scie nel cielo, quando dopo rivedendo il video mi sono accorto di uno strano suono,un rombo simile ad un tuono da premettere che il cielo era pulito oggi e' stata una giornata molto calda e con un elevato tasso di umidita' ascoltate attentamente.......(terraraltime)

Un buco nero divora una stella in una remota galassia!



Recentemente due articoli apparsi sulla rivista Nature, tra i cui autori figurano numerosi ricercatori dell’Inaf e dell’Asi Data Center di Frascati, rendono conto di queste ricerche. Abbiamo interpellato uno di loro, Paolo D’Avanzo che opera presso l’Inaf - Osservatorio Astronomico di Brera.


 Che tipo di evento ha dato origine alle vostre osservazioni sul buco nero Swift J1644+57?


Quello che è successo è che un buco nero si e` "mangiato" una stella e la radiazione che si è liberata durante questo "catastrofico" evento è stata rivelata dagli strumenti a bordo del satellite Swift.


Quasi ogni galassia (inclusa la nostra Via Lattea) ha nel proprio nucleo un buco nero di enormi dimensioni (milioni o addirittura miliardi di volte la massa del Sole). Le regioni centrali delle galassie sono estremamente affollate di stelle e può quindi capitare che una stella si avvicini troppo al buco nero, finendone "risucchiata". Dato che la parte della stella più vicina al buco nero sente una attrazione gravitazionale maggiore rispetto a quella più lontana, nel cadere verso il buco nero la stella si deforma "allungandosi" fino a rompersi. La materia che cade verso il buco nero viene compressa dalla gravità e si scalda, emettendo radiazione.


Inoltre, nel nostro caso, non tutta la materia è caduta nel buco nero, ma e` stata invece espulsa nella direzione opposta ad una velocità prossima a quella della luce, formando un getto estremamente luminoso, la cui radiazione è stata rivelata dal satellite Swift.


Si è trattato di una fortunata coincidenza o era in qualche modo prevedibile?


Siamo stati fortunati. Finora un fenomeno del genere, "l'accensione" di un getto relativistico nel nucleo di una galassia, con la materia che raggiunge velocità superiori al 90 per cento della velocità della luce, non era mai stato osservato e questo significa che si tratta di qualcosa di abbastanza raro.


Il comportamento di Swift J1644+57 corrisponde ai modelli teorici o emergono delle differenze e delle novità?


Si sapeva già che i buchi neri possono "mangiare" stelle che gli passano vicine, deformandole e dando luogo a emissione di radiazione. Tutto questo viene descritto piuttosto bene dai modelli teorici esistenti. Tuttavia, non ci si aspettava che lo "scontro" tra una stella e un buco nero potesse innescare l'accensione di un getto relativistico.


Sono studi che necessitano un satellite come Swift o ci sono anche altri strumenti?


Per osservare un getto come quello emesso da Swift J1644+57 sono sufficienti satelliti dotati di rivelatori di raggi X. Tuttavia, questo funziona se il getto è sempre acceso o se si sa già dove guardare. Nel nostro caso abbiamo assistito, per la prima volta, all'accensione del getto e questo è stato possibile solo perché le osservazioni sono state effettuate con Swift. Questo satellite infatti e` stato progettato per osservare i fenomeni più energetici dell'universo, i Gamma-Ray Burst, improvvisi lampi di radiazione gamma che avvengono in direzioni del cielo non prevedibili, ed è in grado di puntare automaticamente (e in tempi brevi) verso regioni di cielo dalle quali provengono repentini aumenti di radiazione X e Gamma.


Qual è l'importanza di questi studi?


Diverse galassie mostrano emissione relativistica di materia sotto forma di getti dai loro nuclei. Tuttavia, sebbene questi fenomeni siano stati studiati diffusamente nel corso degli anni, la fisica di questi getti e la loro origine non sono del tutto chiari. La scoperta di Swift J1644+57 ci ha permesso di assistere per la prima volta all'accensione di uno di questi getti e di scoprirne almeno una delle cause scatenanti.

Fonte: http://www.ilsussidiario.net/ 

Scoperto dalla Nasa un pianeta con due soli!


Scoperto il pianeta di Luke Skywalker: ha due soli, come Tatooine
Di cassioli in , Ieri alle 20:541 commento

Trentaquattro anni fa George Lucas immaginava una storia che si svolgeva "in una galassia lontana lontana"; laggù, tra le migliaia di sistemi extrasolari, si trovava quello di Tatooine, pianeta natale del protagonista della Saga, Luke Skywalker. Pianeta che si trovava in un sistema solare molto particolare, che offriva questo tipo di spettacolo al tramonto:


Tatooine si trovava infatti in orbita non a una, ma a due stelle, quindi nel suo cielo erano visibili due soli.
Fino ad ora la ricerca dei pianeti extrasolari si era concentrata sulle stelle singole, non potendosi sapere se anche le stelle "doppie" o "binarie" fossero in grado di sussistere in un sistema stabile dotato di pianeti; adesso che se ne ha invece la certezza, la ricerca potrà estendersi anche alle stelle binarie; stelle che finora erano invece viste non molto di buon occhio, in un certo senso, dai "cacciatori di pianeti", dal momento che proprio le stelle binarie sono uno dei più frequenti "falsi positivi" in questo tipo di ricerca; per individuare i pianeti extrasolari, infatti, si usa tra gli altri il metodo delle "eclissi", cioè si controlla costantemente la luminosità di una stella: se diminuisce, vuol dire che è passato "qualcosa" tra la stella e l'osservatore; in questo caso si parla di "possibile pianeta" o "candidato pianeta"; se però si scopre che non è un pianeta a eclissare la stella, ma un'altra stella, si ha un falso positivo.

Il fenomeno delle eclissi extrasolari come visto da Terra è ben illustrato in questa animazione, che mostra come varia la curva di luminosità al passaggio del pianeta: http://kepler.nasa.gov/multimedia/AnimationsandMore/animations/?ImageID=38

La scoperta di questo particolare sistema è stata possibile grazie all'altissima sensibilità dei sensori a bordo di Keplero, che ha permesso di discernere la presenza del pianeta all'interno della curva di luminosità, come illustrato in queste figure:

Nella prima si vede come appare una normale stella binaria; nella seconda si vede come appare invece un pianeta in un sistema binario: le righe più lunghe indicano le eclissi tra le due stelle (manca una linea a causa di un errore nei dati ricevuti da Keplero), mentre quelle più corte, al limite del rumore di fondo, mostrano le eclissi del pianeta sulle due stelle.

Un'ultima immagine illustra pittoricamente come è strutturato il sitema, mettendo a confronto le dimensioni delle due stelle con quella del nostro sole:

Da notare che, a causa della similutidine tra le masse delle due stelle, non si ha una che ruota intorno all'altra, ma entrambe ruotano intorno al baricentro del sistema da esse formato (cosa che in realtà accade anche per i pianeti del nostro Sistema Solare, ma è molto meno evidente essendo i pianeti enormemente più piccoli del Sole):

Unico lato poco entusiasmante della scoperta è che il pianeta scoperto non è di tipo roccioso come l'immaginario Tatooine, ma piuttosto un gigante gassoso tipo Giove. Ma nulla vieta che da qualche parte, "lontano lonano", esista effettivamente un pianeta roccioso in orbita intorno a due stelle, proprio come Tatooine: è una questione di probabilità... e nell'universo ci sono 10.000. 000.000.000. 000.000.000 stelle all'incirca...


 


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