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Il triangolo delle Bermuda mito o realta'?

Il triangolo delle Bermuda conosciuto anche come Triangolo del Diavolo è una zona delimitata all' interno di una linea immaginaria tra le Isole Bermuda, tra Florida e Puerto Rico. I fatti avvenuti in questo tratto di mare iniziano da molto lontano, addirittura ne scrive Cristoforo Colombo nel suo diario di bordo, narra di strani fenomeni che spaventarono il suo equipaggio, come palle infuocate che cadevano in mare, anomali comportamenti delle bussole e luci in lontananza nel mare della notte. Un numero considerevole di tragedie si sono consumate in quest' infelice zona e il suo mistero resiste tutt' oggi.
Il 5 Dicembre 1945 alle 13:55, a Fort Lauderdale, in Florida in una limpidissima giornata 5 cacciaborbandieri Avenger partirono per un' esercitazione. Tutti gli apparecchi vennero accuratamente controllati, ma alle 14:15 gli aerei scomparirono dai radar a est della Florida. Dopo mezz' ora la torre di controllo udì una chiamata di un pilota che diceva: "Emergenza! Sono fuori rotta, ci siamo persi!" "Dirigetevi verso ovest!" disse la torre di controllo, "Non sappiamo dov'è l' ovest, il cielo e il mare sono strani!". A quel punto la torre di controllo invia un idrovolante il Martin Mariner con 13 uomini a bordo in soccorso degli Avenger. Il Martin Mariner, gli Avenger e i loro equipaggi non fecero mai più ritorno. Scomparirono nel nulla come altri aerei e navi nella zona divenuta nota come Triangolo delle Bermude. Ma il vero mistero è: perchè persero così completamente l' orientamento? Le autorità diedero una spiegazione scettica, cioè che l' incidente era stato provocato dall' inesperienza dei piloti che erano ancora in addestramento e al caposquadriglia che essendo stato trasferito da poco non aveva ancora familiarità con la zona. Mentre il Martin Mariner era precipitato per via di un' esplosione a bordo 23 minuti dopo la partenza dalla base. In due decenni molti casi furono spiegati in modo simile: la scomparsa di un C-54 nel 1947 con 6 persone a bordo, di un Tudor a 4 motori nel 1948, di un DC3 con 40 persone sempre nel 1948...e ancora navi e aerei. In quasi 20 anni quella zona inghiottì nettamente più di 200 persone. La 1° persona a capire che tutto ciò era un vero mistero fu il giornalista Vincent Gaddis, infatti fu lui a coniare il nome con cui oggi quel tratto d' Oceano e conosciuto: "Il Triangolo delle Bermude". E sempre Gaddis in un suo libro fece una lunga lista di navi scomparse a partire dal 1840 con "La Rosalie" el 1956 con la "Connemara IV". Gaddis fornì anche alcune teorie sui fenomeni di quella zona: Lui parla di vuoti-spazio temporali che attraggono navi e aerei in una buca quadrimensionale che si trova nelle profondità dell' Ocenao di quella zona, teoria avvalata anche da un diretto interessato: Gerald Hawkes che ebbe un' esperienza nell'Aprile del 1952. Narra che a bordo del suo aereo all' improvviso vide il cielo oscurarsi i comandi elettrici della bussola impazzire e l' aereo inizio a precipitate per circa sessanta metri in picchiata, quando vide il mare dinanzi ai suoi occhi rimase ancora più impressionato, un grosso buco nero simile a un pozzo si apriva nell'Oceano girando vertiginosamente, poi all' improvviso il velivo riuscì a cabrare, l' aereo riprese quota e il cielo ritornò limpido.
Nel triangolo delle Bermuda molti sono sopravvissuti a esperienze strane e talvolta terrificanti. Raccontano che la radio smise di funzionare, che la bussola impazzì, che l' energia elettrica venne a mancare...alcuni hanno visto nebbia o nubi gialle e verdi; il mare, inoltre, si agitava all' improvviso indipendentemente dalle condizioni del tempo. Alcuni hanno anche avanzato la teoria degli Ufo, che abbiano una base marina in quel punto. Un ricercatore, Ivan Sanderson formulò forse l' ipotesi puù interessante, disse che nel mondo esistevano 12 zone simili al Triangolo delle Bermuda, sparse in tutto il globo, le chiamò "Vortici malvagi". Una di queste zone, nota come "Mare del Diavolo" si trova al largo delle coste giapponesi; nel 1955, dopo che numerose imbarcazioni erano scomparse nel giro di pochi anni, le autorità giapponesi la dichiararono zona pericolosa. Secondo Sanderson le perturbazioni e le anomalie in quelle zone sono collegate a forti attività della crosta terrestre, in particolare a una forte concentrazione di attività magnetica nel nucleo metallico della terra, in poche parole come se in alcuni punti ci fosse una gravità maggiore, come una calamita gigante che attrae mezzi di metallo e che fa impazzire bussole e causare guasti elettrici. Gli scienziati non sanno perchè la Terra abbia un campo magnetico ma è stata avanzate l ' ipotesi che sia dovuto ai movimenti interni del nucleo di ferro fuso. Ma chiediamoci quali effetti procurerebbe un terremoto di origine magnetica?

1-Farebbe ruotare le bussole all' impazzata.
2-Sul mare produrrebbe una violenta turbolenza perchè influirebbe sull' acqua in modo irregolare, per cui sembrerebbe che l' acqua arrivi da tutte le direzioni.
3-I dispositivi elettrici andrebbero fuori uso. Insomma tutte anomali riscontrate nella zona maledetta. Ma se vi fossero anomalie del genere con le apparecchiature che disponiamo i satelliti osserverebbero tali fenomeni come un sismografo registra un terremoto. Quindi perchè la tecnologia non fa nulla per evitare altre tragedie? Purtroppo il mistero rimarrà tale, finchè non si saranno studiati tutti i "fenomeni" ad esso connessi.

Vento solare impatta con la terra e produce splendide aurore boreali ai poli



29 Nov. 2011 - IMPATTO CME: Come previsto dagli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard, una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre circa alle 2145 UT del 28 Novembre. L'impatto è stato più debole del previsto, ma ha comunque prodotto aurore luminose intorno al Circolo Polare Artico:In Finlandia e Lapponia sono state osservate bellissime aurore boreali.Attualmente il campo megnetico terrestre sta ancora riverberando dall'impatto della CME.

Improvvise onde di Tsunami si abbattono sulle coste dell'India!

29 Novembre 2011 - India - Lunedi' scorso un aumento improvviso del livello delle acque del mare ha innescato sulle spiagge del Goa meridionale un moto ondoso tumultuoso che ha inondato intere zone costiere danneggiando dozzina di canoe sulla riva.


L'aumento del livello del mare e le inondazioni improvvise, insieme con raffiche di vento, sulle spiagge di Palolem sono solo un fenomeno locale che secondo le fonti è stato causato da una profonda depressione nel Sud Est del Mare Arabico.

Uno scienziato ha riferito che non si e' trattato di uno tsunami ma di un meteo-tsunami, un fenomeno meno noto che sta diventando piu' frequente negli ultimi anni. "E 'un fenomeno locale innescato da una forte depressione e da condizioni di vento estreme".


Oltre a maremoti generati da frane e terremoti, esistono anche onde simili a tsunami che sono generate da processi atmosferici. Tali onde sono principalmente associate ad onde atmosferiche di gravità (onde generate nella bassa atmosfera da convezione, instabilità dinamiche e fronti), a salti di pressione, a passaggi di fronti, a tifoni e ad altri tipi di perturbazioni atmosferiche che normalmente in oceano aperto generano onde barotropiche e le amplificano vicino alla costa, attraverso specifici meccanismi di risonanza.
Tali fenomeni prendono il nome di meteotsunami e sono molto simili agli tsunami propriamente detti, hanno cioè gli stessi periodi (1 - 10 minuti), le stesse scale spaziali, simili proprietà fisiche e colpiscono la costa nello stesso modo distruttivo.
Queste onde di origine meteorologica hanno nomi locali specifici. Ad esempio alle Isole Baleari il fenomeno prende il nome di rissaga o sexia, in Sicilia marubbio, milghuba a Malta, abiki nella Baia di Nagasaki, Giappone e seebar nel Mar Baltico (Gallazzi, 2009).

Missione Phobos-Grunt: Fallimento Con Suspence!


La sonda russa Phobos-Grunt, decollata con successo dal cosmodromo di Baikonur l'8 novembre, non è riuscita a lasciare l'orbita terrestre come previsto, perdendo il contatto con la Terra.

Dopo giorni di silenzio, il contatto con la sonda è avvenuto Martedì 22 novembre alle 20:25 GMT da parte dell'Agenzia spaziale Europea nella sede di Perth in Australia.
Gli ingegneri erano stati incaricati di monitorare il veicolo spaziale in difficoltà per accendere il suo trasmettitore.

Poco dopo, i funzionari dell'ESA hanno riferito che avevano ricevuto i dati della telemetria e che era stato condiviso con i loro colleghi russi.
Gli ingegneri hanno poi combattuto disperatamente per salvare la navicella.
"Il team dell'ESA sta lavorando a stretto contatto con gli ingegneri russi per determinare il modo migliore di mantenere la comunicazione con la navicella spaziale", ha detto.

Un portavoce dell'European Space Operations Centre (ESOC) di Darmstadt, in Germania, ha dichiarato all'Afp: "Abbiamo inviato un ordine per accendere il suo trasmettitore e la sonda ci ha inviato i dati di telemetria.
"Tuttavia, non abbiamo tutti i dettagli e non siamo molto sicuri di quello che abbiamo ricevuto. E' tuttavia un primo segno di vita", ha detto.

La sonda è in un'orbita molto sfavorevole difficile da identificare con precisione", ha aggiunto il portavoce.
"Il compito è stato complicato per le scarse finestre per la comunicazione, tra i cinque ei 10 minuti," ha spiegato.
I cinque miliardi di rubli ($ 165 milioni), spesi la missione è uno dei più ambiziosi nella storia delle esplorazioni marziane.

Era stata progettata per andare sulla luna Phobos, raccogliere un campione di terreno e riportarlo a Terra entro il 2014.
Martedì scorso, l'agenzia spaziale russa ha detto che erano rimaste "poche possibilità" di salvare i 13,5 tonnellate nave.

A Mosca, l'agenzia spaziale russa Roskosmos ha confermato il rapporto dell'ESA, affermando che la stazione di Perth aveva ricevuto un segnale radio dalla Phobos-Grunt durante un periodo di monitoraggio di linea e gli europei e i russi "stanno la situazione".


Il motore non è riuscito nelle manovre per Marte, e sta ancora utilizzando il carburante che sarebbero stati utilizzati in questa manovra.
"Ma prima di perdere il controllo della sonda, i russi avevano inviato istruzioni per per distribuire i suoi pannelli solari" ha detto un funzionario dell'ESA. "Inizialmente, si pensava che la navicella spaziale sarebbe morta dopo tre giorni esaurendo la batteria.


"Ma i pannelli solari hanno giocato un ruolo cruciale, consentendo alla stazione di terra a Perth di entrare in contatto con essa", ha detto la fonte."Perth è inoltre l'unica stazione che incaricata di ascoltare e comunicare con Phobos-Grunt", ha spiegato. L'esposizione alla luce solare fornisce elettricità alla sonda, che le permette di conunicare brevemente al suolo. Ma perde potere quando si muove in alcune parti del globo che non sono illuminate.

La sonda Phobos-Grunt trasporta anche un satellite cinese, Yinghuo-1, che doveva entrare in orbita attorno a Marte per una cooperazione spaziale fra Mosca e Pechino.
La luna Phobos orbita attorno a Marte a poco meno di 10.000 chilometri (6.000 miglia) di altitudine, ed è la il più vicina luna del Sistema Solare. Da tempo incuriosisce gli scienziati, che credono possa nascondere il segreto sulle origini dei pianeti.
http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/

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Misteriosa collina luminescente sulla Luna!



Nonostante tutta l'attenzione sia ora su Marte, la Luna continua a regalare misteri intriganti, come la scoperta di questa misteriosa zona ad alta riflettività che si distingue dal terreno molto più scuro che la circonda all'interno del Mare Imbrium, dove si trova a circa 25 km ad Ovest della Rima Hadley. A vederla dall'alto, sembra una piccola isola di sabbia bianca dispersa in mezzo ad un oceano nero. La dimensione di questa collina è di 2.7 km x 2.2 km.



Il Mare Imbrium, dal latino ("mare delle ombre" o "mare delle piogge"), è un vasto mare lunare. Con un diametro di 1123 km è secondo solo all'Oceanus Procellarum per dimensione tra i mari, ed è quello più grande associato con i crateri da impatto. L'Apollo 15 è atterrato nella parte sud-ovest del Mare Imbrium.
L'età del Mare Imbrium è tra 3.7 e 3.9 miliardi di anni, ed è quello più giovane eccetto il Mare Orientale.


Normalmente, l'alta riflettività è vista nel materiale fresco, espulso recentemente da qualche impatto meteorico, o da cedimenti di terreno per cui viene scoperto nuovo suolo presente sotto. Il colore scuro è causato dalla prolungata interazione con radiazioni solari. Tuttavia, questa collina è molto luminosa solo in cima, non anche ai suoi piedi, ed è decisamente più luminosa anche di tanti altri materiali vicini espulsi recentemente da impatti meteorici. Quindi può darsi che sia composta da materiali ad una riflettività naturalmente più alta dei basalti vicini. Ma la questione allora è, come si è venuta a formare una simile isola?



Secondo gli scienziati, molto probabilmente si tratta del resto di montagne che fuoriescono dal mare. Una collina di materiali ricchi di plagioclasio (Il plagioclasio è uno dei minerali più importanti della crosta terrestre, ed è una specie isomorfa di tettosilicati.) che è il resto di una zona montuosa precedente sepolta dal mare di lava basaltica. Se così fosse, dovrebbero esserci intorno anche altri segni di questa vecchia montagna.
La sonda LRO continuerà ad indagare con ulteriori immagini ad alta risoluzione della regione.


http://www.link2universe.net/2011-11-27/lro-misteriosa-collina-luminosa-osservata-sulla-superficie-della-luna/#more-8569

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