E' schedatura di massa! Con il green pass i cittadini diventano account digitali

27/10/2021 - «È legittimo dunque porsi la domanda di fondo. Il green pass serve a spingere la vaccinazione di massa o il contrario?»

Un articolo di importanza capitale è apparso sul quotidiano La Verità. Il pezzo, complesso e dettagliato, si intitola «La card non è un mezzo ma lo scopo: erogherà “diritti” solo agli schedati».



Le rivelazioni dei due giornalisti Claudio Antonelli e Giulia Aranguena, che hanno indagato sull’architettura legale e informatica del green pass, confermano quanto Renovatio 21 scriveva qualche giorno fa: il green pass è il mezzo sul quale correrà l’euro digitale promesso dalla Lagarde alla BCE. Cioè, l’installazione di una società del controllo totale, dove il cittadino è sottomesso biologicamente, economicamente, elettronicamente al potere centrale.



«La creazione di questa grande piattaforma di sorveglianza del cittadino – addirittura di capillarità più profonda di quella cinese – è il vero grande compito che i padroni del vapore si sono dati in questi anni» scrivevamo. «Con l’euro digitale, come con il green pass, voi dipendete dall’Istituzione: persino per le attività più basilari, perfino per i diritti «prepolitici»: mangiare, bere, muoversi…».




«È legittimo dunque porsi la domanda di fondo. Il green pass serve a spingere la vaccinazione di massa o il contrario?»

Ora l’identità profonda delle due cose – green pass ed euro digitale – è dimostrata dal reportage del giornale milanese, che ha scavato a fondo in documenti e



Il green pass, essenzialmente, è una piattaforma elettronica pensata per esistere anche senza il vaccino: «Il green pass nudo e crudo è quindi un account che mira ad attestare il possesso di determinate condizioni in base alle quali un utente può dirsi abilitato e verificato rispetto a una piattaforma che eroga diritti e libertà (vedi il semaforo verde) concessi dal gestore».



«In questo caso il gestore della piattaforma è lo Stato, la piattaforma è proprietaria e a totale controllo statale, i diritti e le libertà di accesso a un determinato luogo vengono restituiti sotto forma di concessione da parte del gestore stesso».



L’Europa, ha emesso un regolamento (2021/953 del 14 giugno 2021) attraverso cui è stato creato il DGCG – Digital green certificate gateway.



Tale euro-gateway è costituito da una rete di database «in ordine all’interoperabilità dei certificati verdi e alla capacità di riconoscimento reciproco tra Stati membri, definiti come semplici punti di backend della rete».



Si tratta di una grande operazione informatico amministrativa «essenzialmente riconducibile ai tecnocrati dell’e-Health network, il gruppo di soggetti pubblici istituito dalla Direttiva 2011/24/EU» che raggruppa enti sanitari digitali di vari stati membri. I progetti, che vertevano sull’integrazione dei sistemi di identità digitale erano stati lanciati anni prima della pandemia ma sono stati implementati da una Decisione esecutiva della Commissione solo il 28 giugno 2021.



Su questa base, si è mosso con velocità e precisione impressionanti il governo dell’ex capo della BCE Mario Draghi:



«Il governo Draghi, già dallo scorso aprile con il decreto Sostegni, poi a maggio e giugno, rispettivamente con l’introduzione della governance per il PNRR ex decreto 31 maggio 2021 e con il decreto del 17 giugno 2021, ha tirato in piedi, non certo dal nulla, la ciclopica macchina della piattaforma nazionale Digital green certificate (Pn-Dgc) per l’emissione, il rilascio e la verifica dei certificati verdi».



Il tema al centro è sempre quello della comunicazione tra database.



Così, Draghi «ha reso interoperabili le banche dati dell’anagrafe nazionale vaccinale (ANV), quelle regionali e le ha collegate al sistema della tessera sanitaria gestita dal ministero dell’Economia e dell’EU-DGCG sopra menzionata, facendo diventare il tutto il gateway portante dell’intera infrastruttura digitale. Il compito della certificazione è stato affidato, per l’Italia, al Poligrafico della Zecca dello Stato».




Si tratta insomma dell’unificazione di tutte le banche dati in un unico sistema elettronico.

Si tratta insomma dell’unificazione di tutte le banche dati in un unico sistema elettronico.



I due giornalisti del quotidiano milanese risalgono la morfologia, criptica, opaca, del sistema e della sua genesi.



«In pratica, il cuore stesso del green pass si basa sulla tecnologia della blockchain, destinata a conservare e aggiornare tutte le chiavi pubbliche di firma attribuite alle autorità di certificazione designate nei singoli Stati membri per convalidare i certificati verdi, prima della loro definitiva convalida, nonché tutte le aggregazioni alle chiavi private corrispondenti all’identità di ciascun holder abilitato dal possesso certificato di una delle tre condizioni di rilascio del pass (vaccinazione, tampone negativo o guarigione)».



La struttura «grazie a questa forte interoperabilità (finanche con i framework in corso di sviluppo a livello internazionale come quello dell’OMS datato agosto 2021)» si conforma quindi «come un sistema complessivamente dotato di modularità e scalabilità, costruito cioè come idoneo ad adattarsi a picchi di carico improvvisi senza diminuire il livello di servizio (…) adatto quindi anche a impieghi addizionali, usi, scenari e tipologie di certificazione diverse».




«Un sistema complessivamente dotato di modularità e scalabilità, costruito cioè come idoneo ad adattarsi a picchi di carico improvvisi senza diminuire il livello di servizio (…) adatto quindi anche a impieghi addizionali, usi, scenari e tipologie di certificazione diverse»

«È facile allora concludere che il GP account non è null’altro che la stessa identità digitale pubblica degli utenti, o portatori di certificazione verde, da custodire nei portafogli digitali iOS e Android istallati sui cellulari».



Quindi «tale ID account sembra proprio essere subordinato nel rilascio alla tenuta di una determinata condotta o al possesso di un determinato status da porre in essere sulla propria persona senza alcuna reale possibilità di libera scelta».



«Insomma, siamo di fronte a uno strumento di censimento anagrafico nella sua forma più evoluta. Il cittadino diventa così un Id account a cui sarà possibile collegare funzioni, servizi e diritti di varia natura».



Cioè: siamo sicuri che il vaccino sia il fine ultimo di tutta l’immensa architettura elettronica del green pass?



«Dinanzi a una siffatta potenza del lasciapassare verde e l’immensa impalcatura della blockchain si può forse dedurre che la vaccinazione non sia il suo fine ultimo o surrettizio. Ma che il green pass sia fine a sé stesso. E una volta messo a terra, non ci sarà marcia indietro».


«Dinanzi a una siffatta potenza del lasciapassare verde e l’immensa impalcatura della blockchain si può forse dedurre che la vaccinazione non sia il suo fine ultimo o surrettizio. Ma che il green pass sia fine a sé stesso. E una volta messo a terra, non ci sarà marcia indietro»



«È chiaro che una volta ottenuta e rilasciata a tutti gli italiani l’ID digitale pubblica, per ora condizionata a condotte sanitarie, tale identità digitale possa essere in futuro non solo condizionabile, ma anche plasmabile facilmente per altre esigenze. Controlli fiscali, pagamenti, multe. Anche se la più importante si candida a essere l’applicazione dell’euro digitale, che così come previsto dalla BCE non potrebbe mai essere introdotto senza un’autostrada blockchain come quella del green pass».



In pratica, dietro al green pass vaccinale c’è lo stesso software, lo stesso sistema (informatico e legale) che può stravolgere le nostre vite: con il green pass pagherete le tasse, con il green pass salderete le multe. Anzi, non farete nulla: il danaro vi sarà direttamente prelevato senza che voi facciate nulla, perché tutto sarà gestito da un potere centrale che vuole la trasparenza totale. La trasparenza delle vostre finanze, la trasparenza del vostro stato di salute: la privacy non è più un diritto e nemmeno un valore.



L’euro digitale mira all’abolizione totale del contante. Con esso l’Europa potrebbe portarsi persino più avanti della Cina nell’evoluzione dello Stato moderno verso il totalitarismo della sorveglianza assoluta. Con l’euro digitale, ogni vostro acquisto sarà tracciato. Quanto spendete in cibo, vestiti, servizi. I prodotti stessi che consumate: la marca dei gelati, la griffe del maglione, il titolo del film, il medicinale omeopatico per l’ansia. Dove andate in vacanza, in che albergo, quale ristorante. Tutti dati che al fisco interessano – e non solo al fisco. Interessano alla Sanità, al Ministero degli Interni, a quello degli Esteri. Interessano anche a «terze parti». I dati sono il petrolio del XXI secolo si dice. Il green pass è un’automobile che vi costringono a comprare per attaccarvi al nuovo ciclo del combustibile.




L’euro digitale mira all’abolizione totale del contante. Con esso l’Europa potrebbe portarsi persino più avanti della Cina nell’evoluzione dello Stato moderno verso il totalitarismo della sorveglianza assoluta

Di più: ogni vostra transazione può essere impedita. Avete il diabete? Il sistema potrebbe impedirvi di comprare la Nutella. Domenica senz’auto? Vi possono impedire di acquistare la benzina. Voglia di approfondire? Certi libri no-vax non si possono comperare – su Amazon, lo sapete, è già così: tanti autori sono spariti



Tutto può essere controllato in tempo reale da algoritmi talmente potenti da non poter nemmeno spiegare se stessi. Incrociano i dati in modi incomprensibili per la mente umana, e danno un responso che decide della vita di una persona: è quello che si vede in Cina, dove il sistema del pass è stato implementato immediatamente durante la pandemia, con le persone controllate all’uscita della metropolitana – se ti capitava il coloro rosso, dovevi ritornartene a casa e metterti in quarantena. Nessuna spiegazione. Lo Stato e il suo cervellone non ve ne devono alcuna.



Questa è la destinazione del mondo moderno: la sottomissione dell’individuo. La nuova schiavitù economica, informatica e biotica che tocca al XXI secolo.



Qualche lettore potrà dire: comodo, non avere più la roga di pagare più le multe, ora che te lo potranno prelevare direttamente. La realtà è che alla vostra comodità non pensano minimamente. L’idea è quella di abolire ogni passo intermedio, cioè lo spazio per la reazione ad una decisione calata dall’alto: non avrete il tempo di opporvi, subirete la sentenza e basta. È la disruption, la disintermediazione dello Stato di diritto. Lo stiamo già vedendo con i social media, che bannano e censurano, «depiattaformano» migliaia di persone senza nemmeno dire loro cosa hanno fatto che non va. Nessun processo, tantomeno un «giusto processo». È la nuova civiltà autoritaria che si nasconde dietro il mito della trasparenza.




L’idea è quella di abolire ogni passo intermedio, cioè lo spazio per la reazione ad una decisione calata dall’alto: non avrete il tempo di opporvi, subirete la sentenza e basta. È la disruption, la disintermediazione dello Stato di diritto

E, visto che parliamo di processi, pensiamo davvero a cosa succederà al sistema legale. Sarà più facile, sarà immediato, ottenere i danari in un decreto ingiuntivo – o vederveli sottratti. Al contempo, immaginate quando un giudice potrà bloccare o cancellare tutti i vostri beni con un clic. Non avrete più di che vivere, perché non ne avrete nemmeno di nascosti sotto il materasso, perché il contante sarà illegale, e anche l’elemosina avverrà (se sarà ancora consentita) per via digitale – quindi potranno stopparvi anche quella.



Ora capiamo meglio perché hanno insistito tanto con il vaccino.



Ora capiamo meglio perché per il green pass sono andati allo scontro totale con la società e con un numero cospicuo di lavoratori – con il rischio di innescare un autunno di lotte operaie che potrebbe paralizzare l’Italia e l’Europa.



I pagamenti saranno facili e rapidissimi, spariranno i bancomat e forse anche le cassiere. Tanti ebeti (quelli che hanno votato, magari, un partito il cui guru aveva promesso in effetti tutto questo) saranno felicissimi: «io non ho niente da nascondere». Con l’ID account del green pass, avremo il conto dove metteranno gli euro digitali creati dal niente della Eurotower. Magari, per aiutarci ad iniziare a usarli, potrebbero addirittura regalarcene in quantità.



Milioni cadranno nella trappola. Qualsiasi cosa faranno, dovrà avere il marchio elettronico.



Il futuro prossimo dello Stato moderno, e delle nostre vite, passa di lì. Un sistema di sorveglianza totalista che non ha precedenti nella storia.



Un sistema che, tuttavia, ci era stato descritto da migliaia di anni.



«Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome» (Apocalisse 13, 16-17)

Roberto Dal Bosco

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che modo anarchico di ragionare!

Allora, io se voglio guidare devo avere una abilitazione alla guida ed un documento che lo attesti. Cos'è, una limitazione alla mia libertà?

Se voglio aprire un bar ho bisogno di una abilitazione alla somministrazione di cibi e bevande. Cos'è una limitazione alla mia libertà?

Se voglio fare l'agente immobiliare e concludere transazioni ho bisogno di una abilitazione..

Se voglio salire su un aereo ho bisogno di documenti e/o passaporto e del biglietto. Sono limitazioni?
Se voglio accedere ai servizi dello Stato italiano ho bisogno di documento di identità codice fiscale eccetera.. . Limita la mia libertà?

La risposta è molto semplice: NO, se sei una persona democratica, SI se sei un anarchico.
La cosa che mi fa ridere amaramente è che non vi rendete conto di quanto è pericoloso questo vostro modo di ragionare. Qualsiasi regola che vi dà fastidio o semplicemente non vi va di seguire, gridate al complotto e spaccate tutto... Oggi tocca al green pass, domani a qualche altra cosa...
Le regole servono in uno stato democratico come in una famiglia come da qualsiasi parte. Fermarsi con il rosso non è una limitazione alla libertà di nessuno... Ma per come ragionate voi sarebbe legittimo se una percentuale di cittadini domani si svegliasse e decidesse che dietro a questa regola c'è sotto la lobby dei semafori e che quindi loro questa regola non la vogliono più rispettare.
Semplicemente siete anarchici inconsapevoli, capricciosi bambini viziati.


Anonimo ha detto...

Grandissimo, ogni tanto qua dentro qualcuno ragiona!

Anonimo ha detto...

Ma tu sei pazzo! Ma che commenti fai?! Forse non avendo più argomenti da introdurre a favore di quello che ha imposto il governo Draghiano e che nessun stato democratico ha attuato, continuate a insultare e offendere......perché non vai in piazza a dire la tua e a confrontarti con loro, c'è anche tanta brava gente sai, che forse potrebbe insegnarti qualcosa.

Anonimo ha detto...

Le regole sono regole ma quando rispettano i principi della Costituzione. Non sapevo che per andare al cinema ora oltre che i soldi ci vuole anche un digital pass e cosi anche per andare a lavorare oltre al badge. Inoltre saputo e risaputo che i vaccinati trasmettono il virus anche tra di loro e a chi non è vaccinato gli utenti a questo punto andranno al rischio del green pass. Questa è l'Italia di pulcinella!

Anonimo ha detto...

12:06,Non l'ho scritto io sul sito delle prenotazioni "il vacc è libero e facoltativo" e non l'ho scritta io la legge del Consiglio d'Europa che afferma il divieto di obbligare al vaccino e,non sono io che ho votato questo governo e messo a parlare in televisione gente,tra i quali uno che è stato appena denunciato per corruzione nei concorsi pubblici.Non è questione di anarchia ma coerenza,che i maliziosi definiscono fessi.

Anonimo ha detto...

Io non sono anarchico ma quando ti leggo mi piacerebbe diventarlo. Ma che c entrano i semafori, i bar, le macchine, gli aerei, con il certificato! Fino al 2019 era una vita normale, fatta di regole, di principi e doveri, ora chi si ribella non accetta le nuove regole basate su un sistema filo cinese, che chi fa il bravo viene premiato e chi fa il cattivo viene punito. Ma te la ricordi tu la vita che facevi prima del 2020? I vaccinati e i non vaccinati sono tutti uguali per loro, hanno deciso cosi ed io, come milioni d altre persone sane di mente e di corpo, non lo accetto! E guarda, io non grido liberta, io mi sto zitto e agisco nel momento giusto ed opportuno. Preparati inoltre ad sopportare a breve i lockdowns climatici, i lockdowns blackoutici ed i prossimi Natali solo con pane ed acqua, perche saranno i prossimi obbiettivi contro l essere umano d occidente

Anonimo ha detto...

Anche i "nuovi" vaccini obbligatori partiti nella seconda metà degli anni 60 (MMR),nel 1994,con nuovi studi,in America,si scoprì che a lungo andare potevano scatenare demenza,e tante altre patologie.Ma non furono bloccati.Sorpresaaaa!!Caro 16:24 hai ragione...quelli che tirano fuori argomenti tipo 12:06 devono essere solo troll non posso credere che si facciano certi paragoni assurdi.

Anonimo ha detto...

Si me la ricordo la vita pre-pandemia, se non rispettavi le regole venivi punito anche prima del 2020. E nessuno tirava fuori la dittatura. Solo che quelle regole ti andavano bene e questa no. Ma le regole valgono per chi le accetta e per chi non le accetta. Dai tempi delle prime tribù.
Se a te oggi non va bene questa regola a me domani non va bene un'altra e andiamo avanti così. In democrazia decide la maggioranza. Tu mi sa che in vita tua non sei mai andato neanche ad una riunione di condominio

Anonimo ha detto...

No no è proprio questione di anarchia invece... Di insofferenza alle regole se queste ti creano un qualche fastidio personale...
È obbligatorio non mettere a rischio con i tuoi comportamenti la salute degli altri, ma non è obbligatorio il vaccino...
È la stessa cosa della scuola, noi ti possiamo obbligare ad andare ma non possiamo obbligarti a capire qualcosa di quello che ti viene insegnato.

Esiste dunque il diritto di essere stupidi? In teoria si, ma la legge non ammette ignoranza.

Quindi siamo sempre lì, la tua libertà finisce dove inizia la mia

Anonimo ha detto...

Eh ma perché quando hanno introdotto il badge non ti sei ribellato? Sai quanti soldi si sono fatti le lobbies dei produttori di badge?
Te lo dico io, perché usare il badge non ti procurava fastidio... E quindi nessun complotto nessuna dittatura dietro...
Questa regola del green pass ti dà fastidio? Ah, complotto! Dittatura!

Anonimo ha detto...

L'essere umano d'occidente, come lo chiami tu, ha sporcato per cento, ha mangiato per cento, ha bevuto e inquinato per cento... Vive nell'opulenza a danno degli altri da secoli... Ah ma se gli vai a dire che deve spegnere le luci per un pò piange e sbatte i piedi, lui. Invece di ringraziare di essere sempre il primo ad essere curato, il primo ad essere illuminato e riscaldato, il primo a discapito degli altri... Sbuffa si lamenta e non vuole le regole che gli danno fastidio.

Anonimo ha detto...

Il badge è una comodità per il datore di lavoro e il dipendente. Prima si timbrava il cartellino. Sarai giovane.Tu perché non usi la macchina da scrivere a inchiostro invece dello smartphone per difendere la "regola del Greenpass"?

Anonimo ha detto...

anonimo 12,06 "blaterante commentatore, improvvisato custode del diritto e della morale" l'ha scritto un giornalista, mi piaceva.

Anonimo ha detto...

11.15 che pirla, il cartellino era per la ditta, il greenpass è per il controllo globale, schedatura NWO, capisci?

Anonimo ha detto...

Attento agli idranti, tu. ahahahah

Anonimo ha detto...

Ridi ridi, riderai pure da intubato in intensiva, una buona dose d ossigeno che ti togliera il fiato, come vogliono loro, eliminarci. Non ci credi vero? Meglio gli idranti che crepare in intensiva

Anonimo ha detto...

Che cazzo dici? Spero almeno che sei coerente con le cazzate che dici e che se tu dovessi aver bisogno di cure ospedaliere spero non ci vai mai dopo quello che hai detto. Altrimenti saresti un cazzaro

Anonimo ha detto...

Se ti intubano è perché il fiato te l'ha già tolto il covid, coglione! Non ci arrivi perché sei sottosviluppato con un neurone.

 


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