Viganò tuona contro i giornalisti, "prostituiti ai potenti, censurano la verità e diffondono menzogne”

01/05/2022 - Monsignor Viganò: “I giornalisti hanno accettato senza alcun scrupolo di coscienza di prostituirsi al Potente, giungendo a censurare la verità e a divulgare menzogne spudorate“.
L’emergenza è tutta qui, nei prossimi mesi moriranno in molti di disinformazione più di tutto il resto e come sempre: nessuna correlazione.



5 commenti:

  1. Almeno uno della chiesa cattolica che ha la faccia di parlare chiaro! Il papa e' invece latitante!!! Collegato al potere politico!!!

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  2. Ma se la più grande prostituta che ci sia è proprio la chiesa cattolica ( e anche tutte le altre religioni organizzate non sono da meno)

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  3. Anonimo 22.51, e' vero che la Chiesa e tutte le religioni hanno le loro gravi colpe, pero' quando un monsignore dice cose giuste e sacrosante avendo il coraggio di andare controcorrente, vuol dire che opera per la vita e la verita', vuol dire che sta adempiendo alla sua missione e di questo bisogna darne atto

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  4. Sappiamo bene che il Papa non è Begrglio(che è il vescovo), ma sempre Benedetto Ratzinger!!! Bergoglio è stato eletto dalla massoneria in Vaticano.

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  5. Viganò può parlare finche vuole ma la manipolazione è profonda e strutturata, è posta in essere in modo tale che chi ne è vittima non possa coscientemente accorgersi della stessa, non sarà facile venirne fuori, i numeri condannano chi ha capito, troppo pochi, il resto del volgo rema contro inconsapevolmente, credendo che l'obbedienza migliorerà le loro vite, dando la possibilità di legittimare l'azione dei propri carnefici. Tutti prima o poi se ne accorgeranno, a proprie spese, ma sarà ormai tardi.

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