Inoltre da sempre si è pensato che la vicinanza tra uomo e scimmia fosse tale che per noi l'unica ibridazione possibile sarebbe quella con altri primati.
Ora siamo molto vicini a questo avvenimento con Izpisua Belmonte che, insieme a un team guidato dal biologo della riproduzione dei primati Weizhi Ji dell'Università di scienza e tecnologia di Kunming in Cina, ha condotto nuovi esperimenti con embrioni di macaco (Macaca fascicularis), iniettandoli con le cellule staminali umane, per valutare come queste cellule diverse ma correlate alle nostre potrebbero coesistere come una sola.
Utilizzando una sorta di tracciamento i ricercatori hanno potuto vedere come le 25 cellule staminali umane si riuscissero a integrare con successo con i 132 embrioni di scimmia. Dopo 10 giorni gli embrioni "chimera" erano ancora tutti vivi e in via di sviluppo. Solo al giorno 19 gli ibridi hanno smesso di "funzionare".
"Capire quali percorsi sono coinvolti nella comunicazione delle cellule chimeriche ci consentirà di migliorare questa comunicazione e aumentare l'efficienza del chimerismo in una specie ospite che è più evolutivamente distante dagli esseri umani" ha detto Belmonte.
Naturalmente questo tipo di esperimenti fanno emergere delle questioni etiche e filosofiche alle quali partecipa tutta la comunità scientifica. Cosa accadrebbe se qualcuno esente da regolamentazioni facesse crescere gli embrioni? Quanto oltre il limite si può spingere la ricerca sulla vita umana e sulle dinamiche più insite alla sua natura?
Un essere metà uomo e metà scimmia è stato creato in laboratorio (esquire.com)
Nessun commento:
Posta un commento
Unisciti al blog per commentare...
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.