14/08/2019 - L’ Incidente nucleare in Russia nella base militare che si trova nella regione nord occidentale russa di Arkhangelsk ha alzato e di molto i livelli di radioattività.
E le farmacie di quell’area da due giorni registrano un boom di vendite di iodio che offre una, blanda, difesa per la tiroide che è il primo bersaglio delle emissioni.
L’incidente dunque è stato molto più grave di quanto dichiarato all’inizio. Intanto i morti da due sono saliti a 7 ai quali si aggiunge un numero imprecisato di feriti. Non solo. In base alle informazioni che le autorità stanno fornendo seppure con il contagocce appare ormai fuor di dubbio che l’esplosione si sia verificata durante un test di funzionamento del missile a propulsione atomica Burevestnik. Proprio il missile di cui aveva parlato lo stesso Vladimir Putin lo scorso anno, annunciando trionfalmente il via libera ai test sul vettore nucleare. Peccato che molti di questi test siano finiti con un insuccesso durante o dopo il lancio.
Incidente nucleare in Russia
Il numero delle vittime è stato precisato dall’agenzia nucleare russa Rosatom che appunto si occupa dei test. L’agenzia ha anche ammesso che l’incidente è avvenuto «durante i lavori d’ingegneria e manutenzione tecnica delle fonti isotopiche nel motore a propellente liquido». Ed ecco l’indizio che inequivocabilmente porta al missile Burevestnik, l’unico al momento che funzioni con doppio sistema di propulsione propellente liquido e nucleare. Indirettamente l’agenzia rende noto che si tratta di un incidente nucleare provocato da quell’arma. Si teme poi possano esserci molte altre vittime tra i militari che però non sono al momento state rese pubbliche. Modalità che non stupisce visto che il ministero della Difesa in un primo momento aveva negato ci fosse una variazione nel rilevamento delle radiazioni nella zona dell’esplosione. Variazione poi denunciata da Greenpeace Russia che insiste nel chiedere ulteriori verifiche a Severodvinsk, dove sono stati registrati livelli radioattivi 20 volte superiori alla norma per quella regione. Le autorità sostengono che oggi i livelli di radioattività nell’ aria sono normali. Greenpeace ha sollecitato l’intervento dell’autority per i consumatori, Rospotrebnadzor, affinché determini con precisione l’incremento della radioattività e soprattutto quali siano le sostanze disperse nell’aria e se questi costituiscano una minaccia per la popolazione della zona.
É anche trapelata la notizia che le autorità hanno interdetto l’accesso in una zona sulla costa, una baia che si affaccia sul Mar Bianco, per un mese. Provvedimento che induce il sospetto che anche l’acqua possa essere stata contaminata dall’ esplosione.
via il giornale.it
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