09/02/2019 - Un nuovo studio della società di consulenza, McKinsey Global Institute (MGI), rivela che fino a un terzo dei lavoratori degli Stati Uniti e 800 milioni di lavoratori a livello globale potrebbero perdere il lavoro a causa dell’automazione entro il 2030.
Il nuovo rapporto, intitolato “Jobs lost, jobs gained: Workforce transitions in a time of automation,” si basa su UNA precedente ricerca MGIpubblicata nel gennaio del 2017. La società di consulenza stima che tra 400 e 800 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo potrebbero essere rilevati dai sistemi automatici entro il 2030 con un conseguente importante aumento della disoccupazione. Il rapporto suggerisce che ben 375 milioni di lavoratori o il 14% della forza lavoro globale dovranno cambiare categoria professionali come risultato dell’intelligence automation.
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“Anche se ci sarà abbastanza lavoro per garantire la piena occupazione entro il 2030, ci attendono importanti transizioni che potrebbero eguagliare o addirittura superare la scala dei cambiamenti storici derivanti dall’agricoltura e dalla produzione“, secondo un rapporto del McKinsey Global Institute pubblicato questo mese.
Secondo i ricercatori della MGI, i lavori “più suscettibili all’automazione includono, oltre alle fabbriche, quelli fisici in ambienti prevedibili, come le macchine operatrici e la preparazione di alimenti nei fast food”, secondo un articolo sull’ultimo rapporto . “La raccolta e l’elaborazione dei dati sono altre due categorie di attività che possono essere eseguite sempre più in modo migliore e più rapido con le macchine. Questo potrebbe portare alla perdita di molti posti di lavoro, ad esempio, nelle banche, nei settori paralegali, nella contabilità e nell’elaborazione delle transazioni di back-office“.
Insomma, i giovani che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro oggi farebbero bene a cercare di capire quali saranno i settori che meno soffriranno il calo dei posti di lavoro disponibili.
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3 commenti:
Saranno finalmente contenti gli imprenditori,che invece di sottopagare gli operai,spargendo oltretutto la voce che a loro non va di lavorare, non li pagheranno più e penso che saranno contenti anche gli operai di non fare più una vita da sfruttati e in povertà e i più orgogliosi moriranno di fame sì, ma alzando il dito medio.
Non esiste morire di fame in Italia. Allora le mense dei poveri che cosa esistono a fare? Se qualcuno morisse di fame in Italia sarebbe solo per una sua cosciente scelta personale di non nutrirsi.
Sì,commento esatto 17:23 ma il punto non era questo.C'è anche chi reputa più importanti e vitali altre cose nella vita che riempirsi il ventre e comunque fisicamente parlando, morire di un cancro o a causa di piccoli imbecilli che ti danno fuoco mentre dormi su una panchina è molto più doloroso che morire di fame.Parlo per me eh?
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