Green Money, che splendida invenzione! Sta destando grande scalpore l’iniziativa partita da Rimini, dove è stato installato un macchinario
a dir poco rivoluzionario. Si chiama, appunto, Green Money, ed è un eco-compattatore che raccoglie le bottiglie di plastica “pagando” chi le ha consegnate con dei buoni sconto.
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Viene piazzato all’esterno del supermercato e ogni tre bottiglie di plastica regala un coupon da un euro, da spendere all’interno del supermercato stesso. Si stima che il risparmio per famiglia sia di circa 600 euro all’anno e le postazioni si stanno via via moltiplicando.
Un’iniziativa ad alto tasso sociale ed ecologico che speriamo di vedere sempre più diffusa: finalmente un’occasione di risparmiare rispettando anche la natura!
Fonte Qui
7 commenti:
Che notizia meravigliosa ....finalmente
L'iniziativa é buona, la troverei ottima se si potesse 'restituire' in cambio di un bonus oltre alle bottiglie anche i flaconi e sopratutto i contenitori in polistirolo.
E poi perchè non estenderlo alle lattine in alluminio ed ai contenitori in vetro? I costi per i Comuni della raccolta differenziata porta a porta calerebbero drasticamente.
In Croazia esiste da quasi un decennio
Ad Asti c'era lo hanno tolto le lobbies locali
A Ravenna c'era almeno 25 anni fa vicino un supermercato d espar.... Poi tolto perché dovevi togliere i tappi e si bloccava sempre.. Non è un'idea nuova
in realtà sembra + una trovata commerciale per attrarre clienti nei supermercati (che arbitrando sui prezzi dei prodotti recuperano alla grande lo sconto praticato) che un'iniziativa realmente ecologica. La prova? le bottiglie di plastica arrivano dalla Cina in Europa ad un costo inferiore a quanto costerebbe riciclare la plastica x produrle - complice il cartello della filiera della plastica usata che nell'ultimo ventennio ha abbassato sensibilmente il prezzo x tonnellata di plastica granulata che riconosce alle aziende di smaltimento dei rifiuti - di conseguenza queste aziende non sempre conferiscono il granulato di plastica usata alle filiere e talvolta preferiscono interrarla (senza che si sappia in giro, turlupinando milioni di residenti che diligentemente riciclano la plastica) in discarica o forse peggio....bruciarla, facendo finta che si tratti di incidente. Le prove? Chiedete a Hera quanto è crollato il prezzo del granulato di plastica usata dagli anni 90 ad oggi.
Sarebbe più utile che intervenissero i responsabili delle decisioni sul riciclo a livello regionale, decretando che si ricicla anche se è antieconomico, perché ci sono valide ragioni per non continuare ad ammorbare le matrici ambientali, ma tant'è: anche nelle aziende speciali di smaltimento dei rifiuti si deve far finta di riequilibrare i costi per continuare a perpetrare clientele, corruttele e stipendi ingiustificati, infischiandosene della salute dei cittadini.
In Germania ce da più di 20 anni e funziona una meraviglia
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