L’Italia è l’unica ad essere dotata di due basi per la conservazione di armi di distruzione di massa. Aviano, in Friuli-Venezia Giulia, e Ghedi Torre,
in Lombardia. In quest’ultima sarebbero dislocate dalle 20 alle 40 testate (il numero preciso non è mai stato comunicato), mentre una cinquantina sono in deposito ad Aviano. In tutto sono circa una novantina, tattiche e strategiche con potenza superiore ai 100 kilotoni. Le armi immagazzinate sono sorvegliate da esponenti delle forze armate statunitensi in collaborazione con l’aeronautica militare italiana. I codici necessari per farle esplodere sono in possesso del comando militare americano, ma in caso di guerra devono essere montate su aerei italiani. Insieme alla Turchia che ne conserva circa 90 nella base di Incirlik, l’Italia è il Paese che ospita il maggior numero di testate atomiche statunitensi. La presenza di tali armi è un’effettiva violazione del trattato di non proliferazione nucleare.
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