In quella che i servi del regime chiamano pomposamente “democrazia”, il cittadino conta solo una volta ogni cinque anni, nell’atto cioè di inserire una scheda nell’urna per indicare il partito da sostenere.
Punto. Finite le elezioni il cittadino ritorna a non contare nulla, mentre i “suoi rappresentanti” in Parlamento possono tranquillamente fare l’esatto contrario di quanto promesso in campagna elettorale, cambiare casacca, schieramento e vendersi brillantemente al maggiore offerente. Prendete il caso Alfano. Eletto con Berlusconi nel 2013, il prode ministro degli esteri si è poi calato nel ruolo di stampella del Pd per cinque lunghi anni, fregandosene altamente dei desideri dell’elettorato. Le elezioni sono solo una grande presa in giro, perché l’oligarchia decide le riforme da approvare o da bocciare sulla testa di politicanti corrotti ed eterodiretti da poteri massonici e finanziari. Chiunque vinca le ricette saranno sempre le stesse: “riforme strutturali”, “privatizzazioni”, “smantellamento di welfare e pensioni” e “distruzione del diritto del lavoro”. Il Pd insieme a Forza Italia e ai centristi ha già dato prova sotto il governo Monti di volere assecondare e sostenere le mire sterminatrici dei massoni mondialisti che hanno apparecchiato questo nuovo e ingegnoso Olocausto in salsa tecnocratica, mentre i partiti “antagonisti”- Lega e Movimento 5 Stelle- possono ancora sventolare una presunta patente di verginità. Per cui, tutti quelli che non tifano apertamente per la prosecuzione dello sterminio ordinato dalla Germania merkeliana, dovrebbero in teoria votare per Grillo o Salvini nella speranza di fermare i nuovi Mengele che da dieci anni inducono al suicidio volutamente le classi più deboli con la scusa del debito pubblico. Illudetevi pure, ma tanto non servirà a nulla. In primo luogo i partiti antagonisti sono “antagonisti” solo fintantoché restano all’opposizione, una volta entrati nelle stanze del potere diventano subito “governativi” e “responsabili”, termini orwelliani che significano servi dell’oligarchia finanziaria e della massoneria mondialista. Alcuni, tipo Di Maio dei cinquestelle, si portano avanti con il lavoro da anni, lisciando il pelo in ogni occasione ai “poteri forti” che vogliono sentirsi rassicurati sul fatto che “tutto cambierà affinché nulla cambi”. La Lega, già “rivoluzionaria” negli anni ‘90, è poi diventata il partito del “trota” e di Belsito, tenendo per anni il moccolo ad un Berlusconi sempre tenuto al guinzaglio dal vertice del potere occulto incarnato dall’ineffabile Mario Draghi. Quindi, di che parliamo? Dobbiamo ammettere che Lenin aveva pienamente ragione nel sostenere che “la finanza, la borsa è tutto, mentre il voto, le elezioni sono un gioco di burattini, di pupazzi”. Ma si può anche fare finta di credere che nel Parlamento, per quanto popolato da voltagabbana, delinquenti e ignoranti, risieda la “volontà popolare”; si può far finta di crederci purché i “rappresentanti del popolo” non ordiscano in maniera sfacciata trame assurde contro il popolo stesso, affamato, depredato e colpito di continuo da chi in teoria dovrebbe tutelarne gli interessi. L’unico argomento serio che andrebbe dibattuto con forza riguarda la permanenza dell’Italia nell’euro, camicia di forza che ha disintegrato in pochi anni il benessere nazionale faticosamente conquistato dal dopoguerra in avanti. Ma proprio perché si tratta di un argomento importante, e sgradito all’élite finanziaria e assassina, nessuno ne parla più. I leghisti e i grillini preferiscono le comodità di Cernobbio ai rischi insiti nella lotta, limitandosi a fare un po’ di “ammuina” per calamitare le delusioni dei gonzi che non sanno più a quale santo votarsi. La democrazia rappresentativa è morta e sepolta, perché la strada che conduce alla libertà va ricercata nel Paese reale, e non nelle stanze ovattate frequentate da balordi che fanno finta si scontrarsi a beneficio di telecamera per poi accordarsi sulla pelle di chi non può difendersi. Sarebbe ora di prenderne definitivamente atto.
Punto. Finite le elezioni il cittadino ritorna a non contare nulla, mentre i “suoi rappresentanti” in Parlamento possono tranquillamente fare l’esatto contrario di quanto promesso in campagna elettorale, cambiare casacca, schieramento e vendersi brillantemente al maggiore offerente. Prendete il caso Alfano. Eletto con Berlusconi nel 2013, il prode ministro degli esteri si è poi calato nel ruolo di stampella del Pd per cinque lunghi anni, fregandosene altamente dei desideri dell’elettorato. Le elezioni sono solo una grande presa in giro, perché l’oligarchia decide le riforme da approvare o da bocciare sulla testa di politicanti corrotti ed eterodiretti da poteri massonici e finanziari. Chiunque vinca le ricette saranno sempre le stesse: “riforme strutturali”, “privatizzazioni”, “smantellamento di welfare e pensioni” e “distruzione del diritto del lavoro”. Il Pd insieme a Forza Italia e ai centristi ha già dato prova sotto il governo Monti di volere assecondare e sostenere le mire sterminatrici dei massoni mondialisti che hanno apparecchiato questo nuovo e ingegnoso Olocausto in salsa tecnocratica, mentre i partiti “antagonisti”- Lega e Movimento 5 Stelle- possono ancora sventolare una presunta patente di verginità. Per cui, tutti quelli che non tifano apertamente per la prosecuzione dello sterminio ordinato dalla Germania merkeliana, dovrebbero in teoria votare per Grillo o Salvini nella speranza di fermare i nuovi Mengele che da dieci anni inducono al suicidio volutamente le classi più deboli con la scusa del debito pubblico. Illudetevi pure, ma tanto non servirà a nulla. In primo luogo i partiti antagonisti sono “antagonisti” solo fintantoché restano all’opposizione, una volta entrati nelle stanze del potere diventano subito “governativi” e “responsabili”, termini orwelliani che significano servi dell’oligarchia finanziaria e della massoneria mondialista. Alcuni, tipo Di Maio dei cinquestelle, si portano avanti con il lavoro da anni, lisciando il pelo in ogni occasione ai “poteri forti” che vogliono sentirsi rassicurati sul fatto che “tutto cambierà affinché nulla cambi”. La Lega, già “rivoluzionaria” negli anni ‘90, è poi diventata il partito del “trota” e di Belsito, tenendo per anni il moccolo ad un Berlusconi sempre tenuto al guinzaglio dal vertice del potere occulto incarnato dall’ineffabile Mario Draghi. Quindi, di che parliamo? Dobbiamo ammettere che Lenin aveva pienamente ragione nel sostenere che “la finanza, la borsa è tutto, mentre il voto, le elezioni sono un gioco di burattini, di pupazzi”. Ma si può anche fare finta di credere che nel Parlamento, per quanto popolato da voltagabbana, delinquenti e ignoranti, risieda la “volontà popolare”; si può far finta di crederci purché i “rappresentanti del popolo” non ordiscano in maniera sfacciata trame assurde contro il popolo stesso, affamato, depredato e colpito di continuo da chi in teoria dovrebbe tutelarne gli interessi. L’unico argomento serio che andrebbe dibattuto con forza riguarda la permanenza dell’Italia nell’euro, camicia di forza che ha disintegrato in pochi anni il benessere nazionale faticosamente conquistato dal dopoguerra in avanti. Ma proprio perché si tratta di un argomento importante, e sgradito all’élite finanziaria e assassina, nessuno ne parla più. I leghisti e i grillini preferiscono le comodità di Cernobbio ai rischi insiti nella lotta, limitandosi a fare un po’ di “ammuina” per calamitare le delusioni dei gonzi che non sanno più a quale santo votarsi. La democrazia rappresentativa è morta e sepolta, perché la strada che conduce alla libertà va ricercata nel Paese reale, e non nelle stanze ovattate frequentate da balordi che fanno finta si scontrarsi a beneficio di telecamera per poi accordarsi sulla pelle di chi non può difendersi. Sarebbe ora di prenderne definitivamente atto.
P.s. A dicembre uscirà il mio nuovo libro, il “Nazismo Tecnocratico”, che spiega genesi, ratio e svolgimento di questo Olocausto contemporaneo
Francesco Maria Toscano
Concordo pienamente su tutto! Solo chi ha le fette di salame sugli occhi- O E'IN MALAFEDE- può dire che non è vero tutto ciò che è scritto in questo articolo! Noi lavoratori l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle la macelleria sociale degli ultimi anni!
RispondiEliminaChe tu voti a destra o Che voti in centro o a sinistra Vince sempre la massoneria Giudaico sionista In quanto tutti gli schieramenti Falsi sono Controllati da essa...
RispondiEliminaIl grosso problema è che c'è ancora tantissima gente Che veramente È convinta che votare cambi qualcosa E non riesce a comprendere che se realmente fosse stato così A nessuno sarebbe permesso di votare
Speriamo Che piano piano Si sveglino sempre Più persone.......L'unico modo Per dare un minimo di dissenso e mettere in difficoltà Questo sistema marcioE non votare più Per nessuno Che vuol dire che hai preso coscienza Che sono tutti dei farabutti ....
Anche se sicuramente metteranno dei loro burattini Comunque al governo ma d'altra parte già lo stanno facendo da diversi anni Quindi comunque il risultato non cambia.....
Dovrebbero stare tutti a casa il giorno del voto!con le urne desolate!!!il popolo non conta più niente....ci hanno chiesto per caso un'opinione sul cambio della moneta o se eravamo d'accordo nell'entrare nell'unione europea?no e allora si scegliessero pure le poltrone...tanto la situazione,peggio di così non potrebbe essere ed è così già da troppo tempo.
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