Escluse America, Russia, Europa e Medio Oriente, potenzialmente scenari devastanti del conflitto, sono state individuati tre luoghi dove rifugiarsi e continuare a vivere nonostante le bombe atomiche.
Interpellati dal sito, gli utenti hanno indicato l'Isola del Sud in Nuova Zelanda come il miglior posto possibile, sia per la sua posizione geografica sia perché non è una potenza nucleare. Un internauta scrive: "È probabilmente il posto abitabile più vicino e allo stesso tempo più lontano dal campo di battaglia, benedetto con terra fertile, acqua pura e un gruppo decente di persone con cui sopravvivere".
Altri raccomandano Perth, in Australia, una delle città più remote al mondo in una nazione non nucleare. Infine, a chiudere il podio dei tre luoghi più sicuri in caso di conflitto atomico, ecco la Polinesia francese, stata menzionata come possibile meta a causa della sua posizione nell'emisfero Antartico.
http://www.liberoquotidiano.it/gallery/esteri/11997091/guerra-nucleare-i-tre-luoghi-nel-mondo-dove-salvarsi.html
4 commenti:
E chi è cosi scemo da salvarsi?
Qui si lavora fino a 75 anni...
In Nuova Zelanda e in Australia non si entra perche' agli italiani piu' di un visto turistico di 3 mesi non danno. Non accettano immigranti. La Polinesia francese e' altamente radioattiva a causa dei test atomici di qualche decennio fa. Andate in Africa. Chissa' perche' ci si dimentica sempre che esiste.
Il lavoro rende schiavi.
In caso di guerra atomica meglio affontare la morte e sperare in una rinascitami gliore, in fondo questo è solo uno dei mondi possibili.
Arbeit macht frei! Il lavoro rende liberi. Libera il lavoro (da volantino Fiom-Cgil)
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