L’Aquila. “Su Il Fatto Quotidiano del 15 novembre compare un articolo in prima pagina con un titolo abbastanza eloquente: “Snam, ecco il mega-gasdotto sulla faglia sismica di Amatrice & C” e pubblica una cartina in cui si evidenzia che il grande tubo della Snam verrebbe posizionato proprio lungo le aree con maggiore criticità: “sovrapponete le mappe, quelle del massimo rischio sismico dell’Italia centrale e quella del futuro gasdotto Rete Adriatica, coincidono perfettamente”. Così in una nota il deputato
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Il ‘Gruppo di intervento giuridico’, un’associazione ecologista, ha contestato la procedura che ha portato all’approvazione del progetto, infatti la SNAM ha chiesto una Valutazione di impatto ambientale divisa in cinque parti, una per lotto, mentre invece sarebbe servita una valutazione complessiva; secondo Stefano Deliperi, presidente del Gruppo di intervento giuridico, “la strada seguita da SNAM Rete Gas SpA, sino ad ora, sembra essere il tentativo di evitare la Valutazione ambientale strategica e la Valutazione di impatto ambientale unica, in palese violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali”. Nello stesso articolo si richiama anche la risoluzione votata all’unanimità nel 2011 dalla commissione Ambiente della Camera, con cui si impegnava il Governo a “disporre la modifica del tracciato” escludendo comunque la fascia appenninica propria a causa dell’ “elevato pericolo per la sicurezza dei cittadini dovuto al rischio sismico”, una risoluzione purtroppo profetica, alla luce di tutto ciò che è successo nell’Appennino centrale dal 24 agosto scorso ad oggi, ma completamente ignorata dai Governi che nel frattempo si sono succeduti. I ‘Comitati cittadini per l’Ambiente’ di Sulmona hanno fatto sapere, con un proprio comunicato stampa, di aver chiesto, nel corso di un convegno tenutosi a Sulmona l’11 novembre scorso, al Ministro Graziano Delrio rassicurazioni in merito, ma il Ministro si è limitato a declinare ogni responsabilità poiché tale opera è di competenza del ministero dello sviluppo economico. In Italia SNAM può contare su 32.500 km di condutture, di cui 1000 in Abruzzo; secondo il Fatto quotidiano, fonti qualificate vicino al Governo fanno notare che “i tre quinti dell’opera sono già avviati, ma ogni tratto è indipendente dall’altro, se anche dovessero saltare i 170 km da Sulmona a Foligno il gasdotto potrebbe funzionare, utilizzando la rete già esistente” se non ritengano, in applicazione della risoluzione votata nel 2011 dalla Commissione ambiente della Camera dei deputati e alla luce dei gravi eventi sismici degli ultimi mesi, di dover intervenire per la modifica del tracciato previsto per il gasdotto denominato “Rete Adriatica” nel tratto previsto da Sulmona a Foligno.
4 commenti:
Ecco forse perche la geoingneria ha colpito questa zona con terremoti indotti, per scaricare le naturali tensioni sismiche della zona dove passarà il gasodotto. Sti furbi...
discorso plausubile claude, come in puglia con la xylella: decimare non so quanti ulivi per avanzare sui terreni in puglia.
Se è vero che il mondo è tondo prima o poi si ritroveranno davanti ai loro misfatti! È nell ordine delle cose causa-effetto
anonimo 19.02
Quando si sa che insieme ai danni della xylella fastidiosa è nata in Brasile, una società nominata Allelyx, parte della monsanto che produce olivi ogm resistenti alle malattie, si capice in quale gioco perverso viviamo! Ciao
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