In un’epoca di continue “false flag” terroristiche, un documento Top Secret della Central Intelligence Agency, il National Intelligence Daily del 4 febbraio 1987, suggerisce un legame tra George Soros e un attentato terroristico nell’ex-Cecoslovacchia.
Nel 1986-1987 si videro i primi effetti della glasnost di Mikhail Gorbaciov che entrava in vigore in Europa orientale. George Soros, la cui speculazione monetaria ne fece uno dei pochi vampiri di Wall Street a sfruttare finanziariamente il “crash dell’ottobre 1987”, cominciò ad approfittare della situazione in Europa orientale. Due settimane dopo il “Lunedì nero” del 1987, Soros cortocircuitò il dollaro statunitense col suo Quantum Fund che chiuse con un guadagno del 13 per cento. Soros riciclò il denaro presso dei gruppi in Europa orientale, i cui fondi della CIA erano chiamati “cash kosher”. Soros voleva indebolire i governi comunisti di allora.
Uno dei primi obiettivi fu la Cecoslovacchia. Soros, che aveva già legami con la CIA avendo partecipato e finanziato vari gruppi della CIA, tra cui il Council on Foreign Relations, inviò molto contante a gruppi di pressione “pro-democrazia” come Charta 77 in Cecoslovacchia o Solidarnosc, ora noti come null’altro che facciate della CIA. Infatti, la Fondazione Charta 77 ricevette un terzo dei finanziamenti da Soros, e una notevole quantità del finanziamento residuo da enti legati alla CIA come il National Endowment for Democracy (NED).
Soros iniziò ad infiltrasi in Europa orientale nel 1984, quando la sua Fondazione di New York firmò un accordo con l’Ungheria per creando la Fondazione Soros di Budapest. Infine, la Fondazione Soros di Budapest si fuse con il fronte della guerra fredda della CIA a Parigi, la filiale francese del Congresso per la libertà della cultura. Il campionario di “rivoluzioni” a tema di Soros con la pratica della piazza “non violenta” ha spesso portato i gruppi di Soros a commettere violenze. Questo s’è visto a Kiev, Tbilisi, Caracas, Cairo, Sana e Damasco. Agenti e soldi di Soros inondarono la Cecoslovacchia a sostegno di Carta 77 e dei capi Vaclav Havel e Karel Schwarzenberg dell’opposizione ceca a Vienna.
Soros alzò la posta contribuendo a finanziare attentati terroristici in Cecoslovacchia? Il rapporto della CIA afferma che
“il recente attentato al quartier generale del Partito Comunista cecoslovacco a Ceske Budejovice e i successivi attentati ad edifici del partito in altre città allarmavano le autorità, aumentando la sicurezza delle strutture nel Paese a livelli senza pari (scriveva la fonte delle informazioni della CIA)“.
La CIA rivela che l’allora governo di Praga accusò agitatori stranieri che agivano tramite “bande giovanili”. I principali finanziatori dei gruppi di agitazione giovanili contro il governo comunista, all’epoca erano Soros e NED. La domanda resta: George Soros autorizzò atti di terrorismo contro il governo cecoslovacco? Se è così, perché Soros non è in carcere per favoreggiamento del terrorismo in Europa? L’analisi della CIA degli attentati terroristici concluse che le violenze fossero opera di un “gruppo estero”.
Ancora una volta, il dito puntava su Soros. Un intero paragrafo della relazione sugli attentati cecoslovacchi è ancora censurato dalla CIA, che riteneva che gli attentati furono attuati per mobilitare la popolazione cecoslovacca “di solito apatica”. La CIA ha una sua sordida storia nel risvegliare le popolazioni apatiche con l’utilizzo di attentati terroristici false flag. Soros è un importante contribuente della campagna di Hillary Clinton. Le possibili attività di Soros nel 1986 e 1987 possono finalmente dimostrare che la campagna di Clinton è finanziata dal cassiere del terrorismo.
Wayne Madsen, Infowars 23 maggio 2016
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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