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E" arrivato il genio che deve dirci anche dove e come campa....
RispondiEliminaTempo fà lessi la storia di un maestro zen vissuto nel medioevo. Nella comunità monastica in cui viveva era rispettato come un'autorità aveva sempre lavorato nell'orticello monastico fino a quando un giorno i suoi colleghi monaci gli tolsero di soppiatto gli attrezzi.
RispondiEliminaEbbene, questo monaco da allora non mangiò più : "niente lavoro niente cibo" disse e andò avanti così fino a quando i suoi compagni gli restituirono gli attrezzi.
Sarebbe bello un mondo in cui ci fosse benessere per tutti e l'uomo rimanesse a trastullarsi ma purtroppo questo non è possibile in nessuna società, nemmeno in quelle preistoriche dove i cacciatori rischiavano seriamente per procurarsi il cibo.
Posso essere d'accordo sulla contrarietà allo sfruttamento o all'ingiustizia sociale ma sul fatto che non si debba lavorare non mi trovo d'accordo.
>Ermengard
Se la società è basata, come quella zen, sul "bisogno" allora si può cambiare..ma se è basata sul "profitto per pochi", come la nostra, di che parliamo..nella preistoria almeno prendevano la clava e davano bastonate..adesso ci autoconvinciamo che è sempre stato così..una volta per sottomettere un popolo dovevi far la guerra, adesso basta un tweet, una fiducia, una notizia di calcio, Maria de Filippi e fanno una riforma che cambia la vita delle persone..
RispondiEliminaSIAMO CONDANNATI A MORTE
RispondiEliminaGuardatevi l'esperimento delle 5 scimmie in gabbia. Allora capirete perché oggi siamo ridotti così. Non potrà cambiare mai nulla in meglio. Una mela sana in un cesto di mele marce diventerà marcia a sua volta. Mai il contrario. E poi:
RispondiElimina<>.