ISOLE DEL PACIFICO FIJI COLPITE DAL CICLONE TROPICALE ZENA

Il ciclone tropicale Zena sta imperversando da giorni sulle isole del Pacifico Fuji provocando inondazioni e devastazione su tutto il territorio.
Le immagini del satellite parlano chiare una tempesta di categoria 3-4 e' in atto e si teme per le prossime ore. 



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un ciclone di rabbia, invisibile agli occhi dei dormienti, si sta per scagliare contro un parlamento che finge di non sentire le urla disperate di un popolo vessato da trentanni da leggi ingiuste e inique. La flessibilità, baluardo ideologico degli Autonomi anni '70 (per la maggior parte operai emigrati dal Sud nelle fabbriche del nord) che si sentivano soffocare rinchiusi per 8-10 ore tra rumori assordanti e ambienti insalubri, era un'alternativa per non morire tra le unità produttive della Fiat, ormai non più pienamente fordista e non ancora totalmente automatizzata .................................. IN ITALIA, ANDREBBERO SOSTENUTE A FONDO AL PIÙ AZIENDE COME FINMECCANICA ED ENI, MENTRE LA FIAT DOVREBBE ESSERE RICONVERTITA IN QUALCOSA D’ALTRO, MA NON DANDO UN EURO AI SUOI ATTUALI VERTICI, E ANZI COSTRINGENDOLI A "MOLLARE" .............. Invece di ripetere stucchevolmente ogni cinque minuti, come fa quell’incredibile personaggio che è l'attuale amministratore delegato, di "fare sistema" (forse si riferisce al gioco di qualche schedina?) e di "promuovere ricerca e innovazione" – imprese come la Fiat & C. investono nei Dipartimenti di R&S (ricerca e sviluppo) meno della metà delle imprese inglesi, francesi e tedesche ........................................... e questo da sempre e non è cambiato un bel nulla da quando questi è divenuto Presidente della Fiat (per lo meno non lo è anche di Confindustria al contrario del precedente) – è necessario togliere dalle mani di questi incompetenti e affaristi e profittatori una cosa così importante com’è appunto la ricerca e l’innovazione per affidarla a centri dello Stato. LA FLESSIBILITÀ LA CREANO I FUNZIONARI DEL CAPITALE PER UN USO "RAZIONALE" DEI FATTORI PRODUTTIVI NELL'AMBITO DEI PROCESSI DI PRODUZIONE (MATERIALI O IMMATERIALI CHE SIANO), OVVIAMENTE INDIRIZZATI ALL'AUMENTO DEL PLUSVALORE E DEI PROFITTI (ELEMENTI INTERMEDI CHE NON SONO FINE SISTEMICO BENSÌ MEZZI INDISPENSABILI ALL'APPRONTAMENTO DI STRATEGIE DI DOMINIO). SE UN'IMPRESA FA PROFITTI AVRÀ RISORSE ADEGUATE PER METTERE IN ATTO STRATEGIE D'ATTACCO CONTRO I CONCORRENTI ...................................... Ma anche il profitto può divenire elemento secondario laddove qualche perdita immediata garantisce la vittoria sul lungo termine (si pensi alla Microsoft che compra le piccole imprese di software - con la scusa di realizzare piccoli progetti come l'ormai defunto Astoria - solo per chiuderle) .................... Allora possiamo continuare a sprecare le nostre migliori energie analizzando il modo di produzione e i suoi contenuti (forze produttive e rapporti di produzione), la così detta analisi verticale, ma non si possono trascurare gli aspetti geo strategici e spaziali dei rapporti tra le forze sistemiche (partendo appunto dall'impresa fino ad arrivare ai rapporti tra Stati e continenti).

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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