La Grecia è finita, il governo requisisce i soldi di fondi pensione ed enti locali

“Per esigenze estremamente urgenti e impreviste” tutte le amministrazioni pubbliche della Grecia – inclusi i fondi pensione – “sono obbligate a depositare le loro riserve di cassa e a trasferire i loro fondi nei loro conti presso la Banca di Grecia”.
Lo ha stabilito il governo di Atene che ha emesso un decreto di emergenza che conferma la crisi di liquidità dello Stato ellenico. Il decreto presidenziale, pubblicato nella Gazzetta ufficiale greca, arriva in un momento critico nei negoziati di Atene con i creditori internazionali, la Commissione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale (FMI). Atene spera di poter raggiungere un accordo nella riunione informale dei ministri delle Finanze della zona euro, in calendario il 24 aprile a Riga, anche se Bruxelles e il Fondo monetario internazionale non hanno nascosto il loro pessimismo, parlando di colloqui insoddisfacenti. Come ha detto la portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas “si sta lavorando 24 ore al giorno per sette giorni a tutti i livelli per facilitare un accordo”. Serve un accordo politico per sbloccare la rimanente tranche da 7,2 miliardi di aiuti del piano di salvataggio internazionale. Ma è forte il timore che Atene possa finire la liquidità prima del raggiungimento di un accordo concreto: infatti nelle prossime settimane la Grecia deve rimborsare 950 milioni di euro all’FMI ed erogare 1,7 miliardi di euro in stipendi e pensioni. Articolo pubblicato il: 20/04/2015 fonte adnkronos.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

in Italia ci siamo quasi..

 


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