di Gianni Lannes - Il 19 luglio 2001 l'allora primo ministro Berlusconi Silvio ha sottoscritto a Genova, durante la mattanza dei pacifisti al G8 (vedi il caso De Gennaro e la recente sentenza sulle torture governative inflitte a inermi cittadini italiani, emanata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo),
un trattato segreto con il presidente Bush, relativo alla sperimentazione climatica. In sintesi: irrorazioni chimiche sui centri abitati da velivoli a bassa quota, giorno e notte, a partire dal 2002.
un trattato segreto con il presidente Bush, relativo alla sperimentazione climatica. In sintesi: irrorazioni chimiche sui centri abitati da velivoli a bassa quota, giorno e notte, a partire dal 2002.
Per comprendere appieno il fenomeno occorre un passo indietro e rammentare che nel 1994, sotto il governo Ciampi (con Mancino ministro degli interni e Andreatta degli esteri) viene varata la legge 36 che all'articolo 2 stabilisce inequivocabilmente così:
«e' adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua».
Questa norma nazionale è sempre in vigore, ovvero non è mai stata abrogata. Cui prodest? A chi e a cosa serve in realtà?
Il 29 maggio 1996 viene indirizzata al presidente del consiglio dei ministri Prodi Romano, l'interrogazione a risposta scritta numero 4/00513. A tutt'oggi questo atto non ha avuto risposta e risulta "in corso". Eppure sono transitati numerosi governi: Berlusconi (I e II), Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi.
Il ministro per le riforme istituzionali Giovanni Motzo, nel corso del dibattito alla Camera dei deputati del 2 agosto 1995 sulle riforme istituzionali, al punto 5, ha testualmente dichiarato che
«nell'ultimo decennio una serie di vicende concrete, che sono legate... all'emergere di accordi internazionali segreti, hanno messo in luce una situazione di vera e propria incertezza costituzionale per quanto concerne, in particolare, ...la legittimità o meno di accordi internazionali segreti».
Lo stesso ministro, in un'intervista al quotidiano Avvenire del 3 agosto 1995, pagina 4, ha precisato di aver fatto riferimento agli «accordi in forma esecutiva, che non passano al vaglio del Parlamento e sono firmati solo dal Governo», e che sono sottoposti ad un regime di segretazione; gli accordi disciplinano, tra l'altro, problemi relativi alle basi militari straniere o della NATO in Italia, al regime dei quartieri generali della NATO, e al transito ed alla permanenza di truppe.
Il ministro, nella intervista citata, ha altresì dichiarato che il problema rientra tra quelli da sottoporre a revisione costituzionale, e ha accennato ai «protocolli aggiuntivi della NATO», e al cosiddetto «manuale NATO», che «si suppone stia in qualche cassaforte della Presidenza del Consiglio».
Ergo: i reati penali ascrivibili alla responsabilità di numerosi governi italidioti e connessi presidenti quirinalizi vanno dall’alto tradimento alle stragi.
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