Immaginate il mondo che si sveglia una mattina e scopre che tutte le bussole puntano a sud invece che a nord. Non è così assurdo come sembra.
I poli magnetici terrestri si sono invertiti (non certo in una notte) molte volte nel corso della storia del nostro pianeta. Il dipolo magnetico conserva la stessa intensità per migliaia di milioni di anni, ma a volte si indebolisce per ragioni del tutto sconosciute e in qualche migliaio di anni, inverte la sua direzione.
Uno studio realizzato da un team di scienziati di Italia, Francia, USA (Columbia University e University of California) ha dimostrato che l’ultima inversione avvenuta 786.000 anni fa è avvenuta molto rapidamente, in meno di 100 anni. La scoperta inoltre conferma che l’intensità del campo magnetico terrestre si sta indebolendo 10 volte più velocemente della norma, portando i geofisici a prevedere un’inversione entro poche migliaia di anni.
Sebbene si tratti di un evento colossale, non esistono catastrofi documentate associate, nonostante l’immensa mole di dati disponibili: ciò in riferimento al passato, ma oggi che rischi si corrono? Potrebbe ad esempio verificarsi un collasso della rete elettrica e generare un gigantesco blackout; inoltre, dato che il campo magnetico terrestre ci protegge anche dalle particelle solari e dai raggi cosmici, un indebolimento della “protezione” potrebbe comportare anche effetti biologici, sulla nostra salute ad esempio.
Tornando alla scoperta, i risultati si basano sugli studi relativi ai bacini degli Appennini: nei depositi sedimentari vulcanici i ricercatori hanno reperito i dati per ricostruire le variazioni del campo magnetico terrestre nel passato, in particolare l’ultima inversione dei poli magnetici avvenuta circa 780.000 anni fa. Quando i sedimenti si sono depositati nei laghi, le particelle di magnetite si sono orientate seguendo le linee del campo magnetico terrestre: così è stata misurata la direzione che avevano nelle diverse epoche. Si è quindi scoperto che il cambiamento di polarità si è prodotto molto velocemente, quanto una vita umana, molto più rapidamente di quel che si credeva prima. Durante l’ultima inversione, i poli magnetici si sono spostati in media alla velocità di due gradi all’anno. Lo studio (tutto italiano) relativo agli Appennini, ha mostrato che l’inversione di 180° è stata preceduta da un periodo di instabilità durato circa 6000 anni (inclusi due intervalli di indebolimento del campo magnetico durati 2000 anni ciascuno).
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