Sta accadendo qualcosa di grave ed inquietante, ma i popoli dell'Europa
sono mantenuti all'oscuro da una fetenzia di governanti eterodiretti e
telecomandati da poteri finanziari stranieri. I mass media mandano in
onda la disinformazione quotidiana e la gente comune,
lobotomizzata a
dovere, pensa ad altro, quando invece dovrebbe ribellarsi
istantaneamente.
Il Partenariato transatlantico per lo scambio e gli
investimenti (TTIP) è la replica in salsa atlantica del NAFTA. Questa ennesima
imposizione delle multinazionali a stelle e strisce non riguarda tanto la
libera concorrenza e la mancanza di barriere, è piuttosto una minaccia contro
il modello sociale e il modo di vita italiano
ed europeo: lo smantellamento di tutte le protezioni sociali e ambientali, dumping di salari e prezzi,
privatizzazioni, le nazioni del vecchio continente ormai spolpate attaccate
dalle corporation nei tribunali
arbitrali privati.
Il modo in cui i boiardi della Commissione europea
che nessun cittadino ha eletto, e dunque, non hanno alcuna rappresentanza
democratica, ha cercato di presentare il trattato, occultando la sostanza
ignota e quindi segreta perfino ai parlamentari, è tipico di questa UE, ovvero,
un club di banche speculative al cui vertice domina la BCE (anch'essa privata), secondo la quale la
democrazia consiste nel regolamentare ogni aspetto della vita, anche la dimensione
di una zucchina.
Si tratta niente di meno che dell’antropologia
iper-astratta del neoliberismo, un mondo di individui monadi senza legami
sociali e di solidarietà, la cui libertà è quella di scegliere tra diversi beni
di consumo e il “potere” quello di dire tutto ciò che ci passa attraverso la testa
a una folla anonima che non presta ascolto. Un mondo apparentemente regolato
dalla magica mano del mercato, ma in realtà un’arena in cui solo i più forti
contano e dominano una massa di individui ridotti a merci, ad oggetti senz’anima.
Questo è più evidente negli Stati Uniti dove, come
molti film di Martin Scorsese hanno dimostrato, la violenza magmatica della
società è appena coperta da un sottile strato di democrazia formale. Fateci caso. Nell’illustrazione del sedicente trattato
che viene normalmente propinata in Europa, tutto viene visualizzato nella sua
suprema astrazione, ogni evento umano è declassato e preso sotto la possibilità
burocratica di essere governato, ossia la sua umanità è dialetticamente
distrutta.Alla fine tutto è falsato perché la verità
astratta può non coincidere con la verità sociale.
Il
problema non è solo la
semplificazione e la riduzione dei costi del commercio tra le due sponde
dell’Atlantico, bensì il controllo totalitario del nostro antico
continente, e
dunque delle nostre vite, nonché delle future generazioni. Allora, le
mire del nuovo ordine mondiale in via disfacimento vanno respinte al
mittente. E già che ci siamo, vanno chiuse tutte le basi militari USA e
smantellati subito gli arsenali nucleari dello zio Sam. L’attuale Unione
Europea, non è ancora l’Europa dei popoli.
Gianni Lannes
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