di Gianni Lannes
Veleni di Stati dal cielo. A rischio
l’integrità ambientale, la salute umana e la libertà. Un’altra storia
sotterranea, nebulosa, criminale.
Sulle scie chimiche, grazie ad un' inoppugnabile ricostruzione giornalistica, ora non vi è più alcun mistero. Per dirla con Honoré de Balzac (Le illusioni perdute): «Dovete sapere che ci sono due storie: quella ufficiale, piena di menzogne, che insegnano a scuola, la storia “ad usum delphini”; e poi c’è la storia segreta, quella che contiene le vere cause degli avvenimenti, una storia ignominiosa».
Sulle scie chimiche, grazie ad un' inoppugnabile ricostruzione giornalistica, ora non vi è più alcun mistero. Per dirla con Honoré de Balzac (Le illusioni perdute): «Dovete sapere che ci sono due storie: quella ufficiale, piena di menzogne, che insegnano a scuola, la storia “ad usum delphini”; e poi c’è la storia segreta, quella che contiene le vere cause degli avvenimenti, una storia ignominiosa».
I militari hanno trasformato il Belpaese e l'Europa in una gigantesca camera a gas, grazie alle complicità istituzionali e all'omertà dilagante degli scientisti. Ecco quello che combinano ogni giorno, scaricando veleni nell'aria.
Le operazioni clandestine di aerosol sono state realizzate nei primi
anni ’60 del XX secolo, ma hanno avuto un incremento decisivo in Europa,
a partire dal 2002. I primordi dell’operazione di copertura erano
insiti nella mente perversa di Edward Teller, inventore della bomba all’idrogeno, che sulla scorta del Memorandum Groves del 1943, consigliò di usare armi nucleari in regioni abitate per fini economici di
spopolamento. Teller è stato direttore emerito del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono elaborati i piani per le armi nucleari, biologiche e ad energia diretta.
Nell’agosto 1997 Teller inviò un progetto in Italia, in un simposio svoltosi ad Erice sotto l’egida di Antonino Zichichi. Vale a dire: il suo proposito di usare l’aviazione civile per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi; ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale. Teller ritenne che anche l’aviazione militare potesse essere usata per nebulizzare a bassa quota queste particelle tossiche nell'aria.
spopolamento. Teller è stato direttore emerito del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono elaborati i piani per le armi nucleari, biologiche e ad energia diretta.
Nell’agosto 1997 Teller inviò un progetto in Italia, in un simposio svoltosi ad Erice sotto l’egida di Antonino Zichichi. Vale a dire: il suo proposito di usare l’aviazione civile per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi; ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale. Teller ritenne che anche l’aviazione militare potesse essere usata per nebulizzare a bassa quota queste particelle tossiche nell'aria.
Detto e fatto qualche anno più tardi, nel 2001, a seguito dell’accordo
Italia-U.S.A. definito “Piano dettaglio accordo Italia U.S.A. sul
clima”, correlato all'inganno universale del cosiddetto “riscaldamento
globale”. Si tratta di accordi internazionali, indirizzati a costituire
un alibi per le inevitabili violente mutazioni climatiche che la
diuturna diffusione di metalli e polimeri in atmosfera ha determinato.
Tra questi un innaturale “effetto atmosfera” indotto proprio dalle
cosiddette “scie chimiche” e dalle emissioni elettromagnetiche. La
stessa NASA, pur definendole in modo menzognero “contrails” ovvero “scie di condensazione”, imputa a queste coperture artificiali un riscaldamento anomalo della bassa atmosfera.
Il 19 luglio 2001 nel corso del G8 a Genova, durante la mattanza della
pacifica popolazione giunta da gran parte d’Italia e l’omicidio di Carlo
Giuliani - con il fascista Fini in cabina di regia - i capi di governo Usa (Bush George W. ) & Italia (Berlusconi Silvio) sottoscrivono un accordo segreto sulla sperimentazione climatica in Italia.
Nel Belpaese come al solito non vi è traccia di un evento militare così pericoloso e compromettente per il sistema di potere. La popolazione viene mantenuta all’oscuro di tutto, mentre si mandano in onda disinformatori sgangherati, pennivendoli prezzolati e negazionisti quotati in tivvù.
Attingo le informazioni cruciali dalla White House e dal Dipartimento di Stato USA, anche se il "Clear Skies Iniziative" è top secret.
Lo scandalo Watergate - fatto emergere da due giornalisti statunitensi -
per fortuna ha aperto una breccia negli States: lì almeno la
trasparenza politica è leggermente visibile, mentre nello Stivale è
appunto solo apparenza cartacea. Ecco, tra l’altro, cosa è scritto nel
sito web della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato a
Washington, a differenza di quello che non compare nel portale di
Palazzo Chigi e del Quirinale:
« On July 19, 2001, President George W. Bush
and Prime Minister Silvio Berlusconi pledged that the two countries
would pursue joint research programs on climate change and low-emission
technology development. On January 22, 2002, the Italian Ministry of the
Environment and Territory, the U.S. Department of State and the White
Office of Science and Technology Policy agreed to promote scientific and
technological cooperation…».
Dunque, cambiamenti climatici indotti e collaborazione, si fa per dire
della serie USA l’Italia. Dalla documentazione delle autorità
nordamericane emerge che in questa vasta operazione gestita in prima
battuta dal Pentagono, dalla Nasa e dalla Nato, sono coinvolte addirittura le industrie e le multinazionali più inquinanti al mondo: Exxon Mobil, BP Amoco, Shell, Eni, Solvay, Fiat, Enel, eccetera. Tutti insieme appassionatamente, compreso il settore scientifico: università italo-americane, Enea, Cnr, INGV, Arpa e così via. Insomma, controllori e controllati. L’Enac addirittura ha partecipato ad un test "chemtrails" in Italia insieme a Ibm, ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Aeronautica e ovviamente Nato.
Nell’allegato 4 (“Cooperazione Italia-USA su scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici), oltretutto si legge:
«sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti
di manipolazione dell'ecosistema che permettano di esporre la
vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di
cambiamento globale; 2. lo studio, l'analisi e la comprensione dei
principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi
mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura,
precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica); 3.
la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla
produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da
CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).
In dettaglio le attività saranno: 1. l'esecuzione di attività di ricerca
eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono
modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la
vegetazione 2. l'approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi
di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio
gassoso in condizioni di pieno campo 3. la verifica in campo di ipotesi
sviluppate nell'ambito di esperimenti di laboratorio 4. la progettazione
di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con
particolare riferimento al controllo della temperatura e della
concentrazione atmosferica di CO2 Italia e Stati Uniti collaborano già
da tempo su queste tematiche e hanno sviluppato insieme progetti di
ricerca e metodologie sperimentali. Questo WP si inserisce anch'esso fra
gli obiettivi del Progetto CARBIUS nella prospettiva di fornire
elementi conoscitivi utili per prevedere le future traiettorie della
risposta globale degli ecosistemi terrestri al cambiamento globale.
Questa risposta sarà studiata ed analizzata in termino di produttività e
di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sink
biosferici e alla loro capacità di sequestrare Carbonio...».
Se non c’è non niente di pericoloso per la salute collettiva, perché
nascondere ed occultare? Forse perché la vasta e complessa operazione va
ad intaccare i cicli biologici e compromette la qualità della vita. A
livello politico l’iniziativa, almeno durante il Governo Berlusconi è
stata gestita dal ministro Altero Matteoli, di professione ragioniere,
ma anche dal redivivo Corrado Clini. A livello tecnico (CNR), in prima linea c’è soprattutto Franco Prodi, fratello di Romano Prodi.
Lo stesso Franco Prodi che in un’intervista del giornale AAM TERRA
NUOVA (numero 229 del 23 maggio 2008) nell’articolo intitolato “Allarme scie chimiche: cosa c'è di vero?” ha sostenuto ovviamente:
«Non mi consta che esistano esperimenti militari con dispersione
di aerosol, tanto meno a danno della popolazione. Se ci fossero, sono
certo che noi l'avremmo comunque saputo».
Chi è Franco Prodi? Un lancio d’agenzia giornalistica, ai tempi
dell’ultimo governo Prodi, informa che «Il consiglio dei ministri di
ieri ha confermato il professor Franco Prodi, fratello del premier, alla
presidenza dell’Istituto del Cnr che studia la scienza dell’atmosfera e
del Clima».
Proprio nel l 2003 il ministro della difesa, Antonio Martino,
ha autorizzato le forze aeree USAF a sorvolare lo spazio italiano per
provvedere alle irrorazioni chimiche, come da accordo USA l'Italia.
Tutto torna. Non a caso, il primo atto parlamentare (interrogazione a risposta scritta 4-05922) sull’aerosolterapia bellica in Italia risale al 2 aprile 2003. Ed è stato indirizzato da un deputato dell’allora PDS, ovvero da Italo Sandi al ministro della Salute. Dopo 11 anni, quell’atto interrogativo non ha ancora avuto una risposta da ben 6 Governi tricolore (Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi). Matteo Renzi si è limitato ad annunciare in televisione (al programma Ballarò della Rai) addirittura il trattamento sanitario obbligatorio agli iscritti del Pd che si azzardano a parlare di scie chimiche). Insomma, censura di potere da rispedire al mittente.
Tutto torna. Non a caso, il primo atto parlamentare (interrogazione a risposta scritta 4-05922) sull’aerosolterapia bellica in Italia risale al 2 aprile 2003. Ed è stato indirizzato da un deputato dell’allora PDS, ovvero da Italo Sandi al ministro della Salute. Dopo 11 anni, quell’atto interrogativo non ha ancora avuto una risposta da ben 6 Governi tricolore (Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi). Matteo Renzi si è limitato ad annunciare in televisione (al programma Ballarò della Rai) addirittura il trattamento sanitario obbligatorio agli iscritti del Pd che si azzardano a parlare di scie chimiche). Insomma, censura di potere da rispedire al mittente.
Anche una successiva interrogazione a risposta orale a firma degli
onorevoli (PDS) Piero Ruzzante e Italo Sandi (interrogazione a risposta
orale 3-02792 presentata lunedì 27 ottobre 2003 nella seduta 379 al
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro
della difesa, attende ancora una spiegazione dal Governo italiano.
Nel 2005 una risposta ambigua, menzognera e contraddittoria è stata fornita dal ministro della Difesa Antonio Martino.
Le leggi della fisica non sono mere opinioni. Le scie di condensa si
formano notoriamente al di sopra degli 8 mila metri di altitudine, con
meno 40 gradi centigradi e umidità inferiore al 70 per cento.
Anche l’interrogazione a risposta scritta 4-05994 depositata da Katia
Belillo giovedì 20 dicembre 2007 nella seduta numero 262, e indirizzata
al ministro della Salute, non ha avuto alcuna risposta dal governo di
centro sinistra e dai governi di centro destra. Se è tutto a posto, e
non c’è alcun problema, allora perché chi governa lo Stato non risponde a
simili interrogativi?
A parte il ministro Alfonso Pecoraro Scanio - un verde
di facciata - che ha fornito una spiegazione menzognera, al ministro
Antonio Di Pietro in una trasmissione televisiva è scappato di bocca
quanto segue:
Qui sotto riporto i termini esatti pronunciati da Antonio Di Pietro alla
televisione locale Canale Italia. Parole con le quali egli ammette con
evidente imbarazzo l’esistenza delle scie chimiche attribuendole, con un
incredibile giro di eufemismi, all’attività militare delle basi
USA-NATO presenti nel nostro territorio.
Domanda del telespettatore: Mi piacerebbe che lei facesse chiarezza
davanti a tutti gli italiani e a tutto il Parlamento su due elementi
fondamentali che assillano gli italiani, e poi vorremmo sapere come mai
degli aerei della NATO ci sorvolano sopra la testa rilasciando scie
chimiche con metalli pesanti e bario?
Di Pietro: «Immediatamente, sul signoraggio
bancario questo è uno scandalo davvero, il signoraggio bancario è peggio
di un’ estorsione, è peggio di un’estorsione proprio perché
legalizzato. Con riferimento invece alla questione degli aerei qui è un
problema ancora più complesso; i nostri spazi, ma non solo i nostri
spazi, i nostri siti marini e terrestri ancora oggi sono occupati (Soru
sta facendo una grande battaglia), sono occupati da realtà militari non
italiane. Ora, che ci debba stare dislocato nel territorio mondiale dei
luoghi di ammassamento, accumulamento e detenzione, per l’amore di Dio,
ma che debba essere tutto questo fatto senza nemmeno il coinvolgimento,
noi in Italia non sappiamo neanche se e quante bombe atomiche abbiamo».
Conduttore della trasmissione: Pare che ce ne siano …
Di Pietro: «Ce ne siano …».
Conduttore della trasmissione: Pare, si è parlato di Aviano, insomma …
Di Pietro: «Ma non è possibile che altri
decidano per noi, è una limitazione di sovranità, dopo di che tutti noi
dovremmo assumerci le nostre responsabilità, ci mancherebbe altro. Tutti
quanti vorremmo, io sento dire molte persone, non ci deve stare … ho
sentito anche in alcune discussioni di programmi la polizia deve essere
disarmata; eh mi piacerebbe pure a me».
Mister Di Pietro non ha negato l’esistenza delle scie chimiche, e ciò
nel linguaggio dei politicanti è già fin troppo esplicito, ma ha pure
tirato in ballo le basi USA-NATO affermando che lì fanno quello che
vogliono. Ha poi giustificato questa triste realtà facendo intendere che
purtroppo, come la polizia ha bisogno delle sue armi, così gli eserciti
hanno bisogno delle loro.
15 anni fa il Parlamento europeo con delibera A 4-0005/99 del 14 gennaio
1999 si e espresso contro le sperimentazioni HAARP (con base in
Alaska-Usa ed impianti fissi e mobili diffusi in gran parte della
Terra). Come si evince dal report 2013 dell’Agenzia europea per
l’Ambiente “Air Quality in Europe”, il vecchio continente è pesantemente
inquinato. La spettrometria e lo spettroscopia ha evidenziato nell’aria
che i popoli europei respirano attualmente mistere di veleni tossici,
aerosol di dimensioni microniche e submicroniche.
L’aerosolterapia bellica coattiva, infatti, ha pesanti ripercussioni
sulla salute e sull’ambiente. Le sostanze tossiche utilizzate per le
operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati,
virus e batteri. L’alluminio, notoriamente (un fattore determinante
nell'Alzheimer) è una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema
nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari.
L’'intossicazione di metalli, soprattutto il bario, produce un
abbassamento delle difese immunitarie. Alluminio e bario modificano il
ciclo vegetale ed uccidono la flora batterica dei terreni.
La diffusione in atmosfera di metalli pesanti come bario, alluminio,
manganese etc. costituisce il colpo finale all’ambiente ed alla salute
umana, giacché questi elementi chimici sono neurotossici e perciò
inducono patologie neudegenerative come il Parkinson, l’Alzheimer, la
Sla, nonché leucemie, tumori, malattie respiratorie gravi come la
bronchiolite costrittiva.
L’unico punto ancora determinare è il livello di inquinamento e il grado
di compromissione della salute collettiva. Che influenza che le
operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute
pubblica e sulle singole persone, in particolare a danno dei bambini?
Quali malattie infettive dell’apparato respiratorio sono state già
provocate dalle scie chimiche? Quali allergie sono state scatenate
dall’intossicazione acuta e cronica da metalli pesanti?
La Corte costituzionale con la sentenza del 24 maggio 1977
numero 86 ha sancito che «il segreto può trovare legittimazione solo ove
si tratti di agire per la salvaguardia di supremi, imprescindibili
interessi dello Stato (quali l’indipendenza nazionale, l’unità e
indivisibilità dello Stato, la democraticità dell’ordinamento), la Corte
dichiara che mai il segreto potrebbe essere allegato per impedire
l’accertamento di fatti eversivi dell’ordine costituzionale».
Naturalmente, non è il caso di questo avvelenamento di massa
perpetrato per 12 anni, da chi controlla lo Stato italiano addirittura
dall’estero, violando apertamente l’articolo 32 della
Costituzione repubblicana, calpestando la Convenzione europea di Aarhus
del 1998 (ratificata dalla legge dello Stato italiano 108 dell’anno
2001).
riferimenti:
Mister Napolitano Giorgio, siamo al redde rationem!
riferimenti:
Tratto da:http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/
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RispondiEliminaCaro Claude Panzeri, sono concorde con quanto scrivi, ma in modo limitato e ti spiego perché:
RispondiEliminal'Orgone seppur utile, Ti aiuta a rimanere incapace di fronte a certi avvenimenti ed in generale, mentre invece attivando Cuore e Cervello in armonia, puoi fare infinitamente di più ed anche evolvere a piani superiori di fisicità, dove certi componenti ora deleteri saranno perfettamente insignificanti senza alcun effetto sul fisico, pensaci.
Cari saluti.
Renzo
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