Esistono molte diete e
ogni 1-2 anni ne nasce una nuova che sembra quasi imporsi come una
scoperta importantissima e rivoluzionaria. Il libro che la spiega viene
allora venduto in tutto il mondo in milioni di copie ed è un grosso
affare commerciale, ma la bontà e l'utilità della dieta passa come una
meteora o un fuoco d'artificio: tanta luce, tanti colori attraenti, ma
una durata breve. E noi, già pronti a cambiare le nostre abitudini
alimentari, ci troviamo spaesati, perché nel frattempo veniamo a
conoscenza di alcuni aspetti negativi di quella dieta, che invece ci era
stata presentata come perfetta.
Anche per questo avevo quasi pensato di chiamare questo libro “La Dieta del Buon Senso”, perché non nasce da un'idea originale o innovativa che promette miracoli con poco impegno e non è neppure uno schema rigido ben codificato su regole biochimiche, perché non credo esista una dieta universale valida sempre e per tutti, ma esistono alcune regole alimentari generali che ognuno necessita di conoscere per costruirsi poi, piano piano, la sua dieta personalizzata.
Inoltre, la vera dieta deve essere adattata non solo alla realtà fisiologica, patologica e costituzionale della persona, ma deve anche essere scelta in base alla realtà sociale, lavorativa, familiare e specialmente tossicologica, in riferimento al luogo dove vive la persona e al luogo da cui provengono gli alimenti.
Oggi, infatti, non possiamo non considerare anche l'aspetto tossicologico dell'ambiente dove crescono la frutta e la verdura e dove vengono allevati gli animali utilizzati a scopo alimentare, per non correre il rischio di seguire una dieta correttamente bilanciata dal punto di vista nutrizionale, ma altamente patogena dal punto di vista tossicologico, così che finisce col guidarci non verso il nostro bene, ma verso la nostra malattia.
Ippocrate diceva che il cibo è come una medicina, perché il nostro modo di mangiare condiziona la nostra salute, dato che quest'ultima dipende da alcuni fattori essenziali:
- da cosa mangiamo,
- da quanto mangiamo,
- da dove proviene ciò che mangiamo,
- da come è stato preparato e conservato il nostro cibo,
- da come noi prepariamo e conserviamo il cibo,
- da cosa ha inquinato il cibo,
- da come associamo i cibi tra loro,
- dalle nostre condizioni patologiche e costituzionali di base,
- dalle nostre condizioni fisiologiche e psicologiche del momento,
- dall'ambiente in cui viviamo e dallo “stress” che ci informa.
Pertanto, come si può intuire, gli effetti finali del cibo dipendono da moltissime variabili,
alcune standardizzabili e non dipendenti da noi e altre perfettamente
soggettive e quindi modificabili in positive o negative dall'individuo.
È palese che, anche se non possiamo controllare tutto, molto dipende da noi stessi e cioè dalle nostre conoscenze e dalla consapevolezza che abbiamo delle caratteristiche del nostro organismo e della realtà in cui operiamo e viviamo.
L'obiettivo di questo libro è fornire le conoscenze necessarie affinché ognuno possa personalizzare la propria alimentazione e crearsi la propria dieta. Una dieta che non potrà mai essere fissa e costante nel tempo, perché se cambiamo noi, le nostre necessità e l'ambiente che ci circonda, allora deve cambiare anche il nostro modo di mangiare. Ovviamente, tutto questo necessita di conoscenza e di consapevolezza, ma anche di molta buona volontà e molto buon senso: volontà di essere determinati a mantenere le nostre sane abitudini, ma anche buon senso per capire quando e quanto le dobbiamo applicare o adattare alla realtà che cambia.
Ecco perché avrei voluto chiamare questo tipo di alimentazione “La Dieta del Buon Senso”. In queste pagine si cerca di porre le basi per un modo diverso di alimentarsi, per un nuovo stile comportamentale nel campo nutrizionale, per un insieme indissolubile di Scienza Dietetica, di Arte Medica e di Filosofia di Vita, adattate alla realtà oggettiva (specie tossicologica) del tempo presente.
Questa dieta varia con il variare delle conoscenze mediche e della realtà oggettiva in cui la persona vive, cresce, lavora e si esprime, ma anche con il variare dei suoi desideri e dei suoi sogni. È la dieta che cresce con noi, perché si adatta a noi per permetterci di fare ciò che facciamo e che desideriamo fare, e che ci permette di essere ciò che siamo e che desideriamo diventare.
In realtà, ciò che oggi dovremmo sapere sull'alimentazione non può essere racchiuso in così poche pagine e pertanto mi permetto di rinviare il Lettore a due volumi che ho scritto alcuni anni fa e che contengono molte altre utili informazioni.
Lo scopo di questo libro, pertanto, è di essere propedeutico alla lettura dei due testi suddetti che, affrontati dopo questo, risulteranno sicuramente molto più esaurienti. Auguro che questa lettura risulti utile e che il Lettore riesca a passare dalla teoria alla pratica, in modo da sperimentare di persona sulla sua pelle la veridicità di quanto la ricerca scientifica ha già acquisito e cioè che buona parte delle nostre malattie dipende dai nostri errori alimentari, non tanto da quelli sporadici e occasionali, quanto da quelli quotidiani e ripetuti per decenni, magari proprio quelli che pensiamo corrispondano invece ad un buon modo di alimentarsi.
È palese che, anche se non possiamo controllare tutto, molto dipende da noi stessi e cioè dalle nostre conoscenze e dalla consapevolezza che abbiamo delle caratteristiche del nostro organismo e della realtà in cui operiamo e viviamo.
L'obiettivo di questo libro è fornire le conoscenze necessarie affinché ognuno possa personalizzare la propria alimentazione e crearsi la propria dieta. Una dieta che non potrà mai essere fissa e costante nel tempo, perché se cambiamo noi, le nostre necessità e l'ambiente che ci circonda, allora deve cambiare anche il nostro modo di mangiare. Ovviamente, tutto questo necessita di conoscenza e di consapevolezza, ma anche di molta buona volontà e molto buon senso: volontà di essere determinati a mantenere le nostre sane abitudini, ma anche buon senso per capire quando e quanto le dobbiamo applicare o adattare alla realtà che cambia.
Ecco perché avrei voluto chiamare questo tipo di alimentazione “La Dieta del Buon Senso”. In queste pagine si cerca di porre le basi per un modo diverso di alimentarsi, per un nuovo stile comportamentale nel campo nutrizionale, per un insieme indissolubile di Scienza Dietetica, di Arte Medica e di Filosofia di Vita, adattate alla realtà oggettiva (specie tossicologica) del tempo presente.
Questa dieta varia con il variare delle conoscenze mediche e della realtà oggettiva in cui la persona vive, cresce, lavora e si esprime, ma anche con il variare dei suoi desideri e dei suoi sogni. È la dieta che cresce con noi, perché si adatta a noi per permetterci di fare ciò che facciamo e che desideriamo fare, e che ci permette di essere ciò che siamo e che desideriamo diventare.
In realtà, ciò che oggi dovremmo sapere sull'alimentazione non può essere racchiuso in così poche pagine e pertanto mi permetto di rinviare il Lettore a due volumi che ho scritto alcuni anni fa e che contengono molte altre utili informazioni.
Lo scopo di questo libro, pertanto, è di essere propedeutico alla lettura dei due testi suddetti che, affrontati dopo questo, risulteranno sicuramente molto più esaurienti. Auguro che questa lettura risulti utile e che il Lettore riesca a passare dalla teoria alla pratica, in modo da sperimentare di persona sulla sua pelle la veridicità di quanto la ricerca scientifica ha già acquisito e cioè che buona parte delle nostre malattie dipende dai nostri errori alimentari, non tanto da quelli sporadici e occasionali, quanto da quelli quotidiani e ripetuti per decenni, magari proprio quelli che pensiamo corrispondano invece ad un buon modo di alimentarsi.
Roberto Gava
Leggi il libro "L'Alimentazione che può prevenire e curare le tue malattie"
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