Le Orionidi sono uno sciame meteorico attivo dal 2 ottobre al 7 novembre, che presenta un picco di attività tra il 21 e il 22 ottobre. Al momento di massimo dello sciame si possono contare in condizioni ottimali, allo zenit,
circa 20 meteore ogni ora (ZHR), il che è indice di uno sciame discretamente intenso.
Sappiamo che non basta questo a fare di uno sciame meteorico uno spettacolo celeste, e molte volte - nonostante su web si parli troppo spesso di "spettacolo" - gli sciami meteorici passano senza lasciar traccia apparente della propria esistenza.
Da dove vengono le Orionidi?
La Terra entra nel banco di nubi lasciato da una cometa.Sappiamo che le "stelle cadenti" non sono corpi che iniziano ad un certo punto a bersagliare la Terra, anzi! Si tratta di banchi di polvere e ghiaccio lasciati da comete di passaggio lungo un tragitto che molto spesso, andando verso il Sole, incrocia l'orbita terrestre. La Terra, quindi, ogni anno si trova a passare nello stesso tratto orbitale nel quale la cometa ha effettuato il proprio passaggio, lasciando i suoi resti. E' quindi la Terra che si immerge nel banco di polveri già presente lungo l'orbita. Nel momento in cui la Terra raggiunge e penetra nel banco di polveri, queste entrato a contatto con la nostra atmosfera e ad una altezza di circa 100 chilometri iniziano a riscaldarsi un po' troppo, dal punto di vista degli atomi presenti in atmosfera. Ricevuto tutto questo calore, gli atomi si ionizzano, perdono elettroni, salvo poi riacquistarli a causa dell'instabilità che vede un corpo con carica positiva (ione) e un altro con carica negativa (elettrone) attrarsi fatalmente. L'attrazione li ricombina e genera energia nello spettro ottico, dando vita a quel bagliore di luce che chiamiamo meteora. O stella cadente, perché le stelle cadenti ci fanno rimaner sempre un po' sognatori. Per una visione meno romanzata delle meteore, ti consigliamo di far riferimento a questa pagina.
In questo caso, e quindi per le Orionidi, la cometa è una tra le più famose visto che si tratta della Cometa di Halley. L'ultimo passaggio della Halley è datato 1986 e per attendere il prossimo occorrerà giungere fino al 2061.
Perché si chiamano Orionidi?
Il nome degli sciami meteorici prende vita dal punto nel cielo dal quale tutte le meteore dello sciame sembrano provenire, punto che viene chiamato radiante. Il punto in questione, per le Orionidi, si trova non lontano dalla stella Betelgeuse, nella costellazione di Orione al confine con i Gemelli. Per la precisione, il radiante delle Orionidi si trova a Ascensione Retta 06h 20m e Declinazione +16°, in una zona di cielo corrispondente al punto indicato nella mappa che segue.
Radiante dello sciame delle Orionidi
Come si nota, difficile avere a occhio la sicurezza che le meteore che vedremo, se le vedremo, appartengono effettivamente alle Orionidi, visto che proprio nello stesso periodo sarà attivo anche lo sciame meteorico delle Epsilon Geminidi, attive dal 14 al 27 ottobre con picco previsto il giorno 18 e ZHR pari a 2, quindi molto più debole.
La cometa di Halley ha un'orbita particolarmente eccentrica che le consente di incrociare l'orbita terrestre sia mentre si avvicina al Sole sia mentre se ne allontana (immagine in basso). Nel secondo punto, la Terra incontra i resti del suo passaggio nel mese di Maggio, dando vita ad un altro sciame meteorico con radiante in Aquario e noto con il nome di Eta Aquaridii. Stessa cometa ma nomi diversi, a testimonianza del fatto che il nome viene assegnato in base alla provenienza apparente delle meteore.
Orbita della cometa di Halley
Come saranno nel 2014? Chi può dirlo? Le meteore sono un po' come le comete, meglio non fare proclami soprattutto per uno sciame come le Orionidi, il cui picco non è ben netto all'interno del periodo di attività ma sembra spalmarsi all'interno di un periodo di più notti, che parte in genere dal 16 o 17 ottobre e si protrae fino a un paio di giorni dopo il picco ufficiale. Fatto sta che quest'anno i favori del pronostico per un bello sciame derivano dalla corrispondenza con una Luna prossima al novilunio, che cade tra il 23 e il 24 ottobre.
Una cosa è sicura: se il meteo continuerà a non esser freddo varrà la pena uscire e cercare di contare quante meteore saranno visibili perché è un potenziale spettacolo che in ogni caso merita una osservazione diretta. Nel malaugurato caso in cui il cielo sarà nuvoloso o non si possa uscire all'aperto per qualsiasi ragione, le camere di Slooh saranno lì a mostrarci l'attività meteorica e noi le manderemo in onda. Ma ripetiamo: se potete uscite, perché uno sciame meteorico visto al computer non è neanche lontano parente di una sola meteora vista dal vivo.
Buone osservazioni!
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