Crimini di guerra occultati dalla UE


di Luciano Lago - Se ancora vi erano dei dubbi sulla natura criminale dei vertici di organizzazioni come l’Unione Europea e la NATO, questi dubbi si sono dissolti in presenza dell’appoggio che questi organismi stanno fornendo al governo golpista di Kiev nella sua “operazione punitiva” che prende di fatto i connotati di una vera e propria pulizia etnica delle zone dell’Est e Sud Ucraina, abitate in prevalenza da popolazione di etnia russa.
L’offensiva dell’Esercito ucraino contro le città dell’Est del paese come Lugansk, Laviansk, Donetsk, con bombardamenti aerei indiscriminati e tiri dell’artiglieria pesante contro edifici residenziali, sta provocando una catastrofe umanitaria con centinaia di vittime civili ed oltre 40.000 rifugiati (donne e bambini) che sono fuggiti in Russia nella zona di Rostov. Un appello delle famiglie al governo di Kiev, diretto al governo ed organizzazioni internazionali, a non uccidere gli innocenti (vedi foto),  è di fatto caduto nel vuoto.
L’Esercito ucraino prosegue con le sue operazioni militari dirette contro le zone abitate. Risultano colpiti e gravemente danneggiati edifici residenziali, un ospedale pediatrico, scuole, esercizi commerciali e persino una chiesa ortodossa. Si contano un centinaio di vittime fra i civili, anche una bambina di 5 anni è stata uccisa per effetto di una cannonata contro un palazzo antico nel centro di Laviansk.

Tutto quello che avviene è accuratamente documentato con foto e filmati messi anche in rete grazie alla presenza di operatori indipendenti e da privati cittadini che hanno filmato a loro rischio e pericolo (un fotografo italiano ed il suo interprete sono stati colpiti a morte dal fuoco ucraino soltanto l’altra settimana). Le fonti ed i media occidentali minimizzano e parlano di “scontri a fuoco tra l’esercito ucraino ed i separatisti”, qualche TV ha persino parlato di di bombardamento della città di Lugansk e di Laviansk “secondo quanto affermano i separatisti” , come se non fosse un fatto accertato e documentato da centinaia di video e documenti.
Il silenzio sulla carneficina che avviene in Ucraina da parte  delle autorità dell’Unione Europea, dei pacifisti di casa nostra, di tutti i complici e sostenitori del governo di Kiev, risulta assordante.

Unica voce che si è levata indignata per quanto accade è stata  l’organizzazione per i Diritti Umani Human Right Watch(HRW) che ha presentato gravi accuse contro l’esercito ucraino denunciando  questo per l’utilizzo di armi pesanti in zone residenziali civili. Questa  che è una azione vietata  dalle  convenzioni internazionali e che viene considerato un crimine di guerra.
In particolare si è contestato, oltre ai bombardamenti, l’utilizzo di lanciamissili e di mortai nelle zone popolose e si è richiesto di mettere fine a queste azioni.

Nulla di queste denunce compare sui giornali occidentali che continuano a ripetere a pappagallo le tesi di Whasington secondo cui “Putin deve essere fermato” e naturalmente in Italia si distinguono per la disinformazione quotidiani come Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa e le reti TV come SKY, La /, RAI ecc.. Tutti  molto attivi nella campagna per demonizzare Putin come se fosse lui a bombardare i civili e non le truppe di Kiev appoggiate dalla NATO. La Hilary Clinton è arrivata anche a definire Vladimir Putin come ” il nuovo Hitler dei nostri tempi”.
Occultate poi le responsabilità dei funzionari della UE come Baroso e la baronessa Ashton che erano stati personalmente presenti a sobillare i dimostranti sulla piazza di Maidan a Kiev ed a promettere l’ingresso del paese nell’Unione Europea a condizione che fosse rovesciato il governo in carica. Quegli stessi funzionari  che hanno contribuito a provocare  la destabilizzazione del paese, su direttive del governo di Washington, oggi dormono sonni tranquilli e non conservano alcuno scrupolo di coscienza per la responsabilità nell’aver provocato il bagno di sangue che avviene in quel paese. Lo stesso governo di Washington  che , attraverso il suo rappresentante,  Victoria Nuland, aveva ammesso pubblicamente, con sua  dichiarazione, che il governo degli Stati Uniti aveva già investito 5.000 milioni di dollari per trascinare l’Ucraina nell’orbita filo occidentale, attualmente provvede ad inviare armi e mercenari a supporto dell’esercito di Kiev, considerato non molto affidabile dagli strateghi americani. Vedi: Victoria Nuland admits: US has invested
L’Italia del governo Renzi e della Mogherini ha fatto anche peggio: avrebbe potuto proporre una mediazione, farsi promotrice di iniziative per uno  stop ai combattimenti e magari per la creazione di corridoi umanitari protetti per consentire l’evacuazione dei civili. Niente di tutto questo: il governo italiano, in accordo con la NATO, ha inviato nel Mar Nero una nave della Marina Militare, la nave spia Elettra, attrezzata con impianti ultra moderni  per l’ascolto ed intercettazione comunicazioni, disturbo ed osservazione con attrezzature per arrivare in profondità. In pratica sorveglierà i movimenti delle truppe separatiste di Donetsk e di Lugansk in collaborazione con le autorità militari di Kiev. Il ruolo della spia infame. Vedi: Dos Buque de la OTAN entran en el Mar Negro
Il governo italiano, ipocritamente avrebbe  voluto tenere nascosta la cosa ma, la registrazione avvenuta, necessaria per passare lo stretto dei Dardanelli, ha fatto rivelare al mondo la bassezza dell’alleato fedele  del padrone USA. In barba a quanto recita la nostra Costituzione, il paese si fa coinvolgere in un’altra guerra che non riguarda l’interesse nazionale, anzi, rischia di avere grosse ripercussioni nei rapporti con la Russia. Non sono bastate le “operazioni umanitarie” in Libia, in Iraq ed in Afghanistan, c’è bisogno di partecipare ad ogni evento bellico promosso dalla smania bellicista dell’Amministrazione USA.  Immaginiamoci cosa potrebbe succedere se la nave italiana  fosse oggetto di una serie di colpi di artiglieria o lancia missili sparati dalle milizie filorusse di Donetsk che  giustamente possono considerare  quella un obiettivo nemico.  Quale dichiarazione farebbero dalla Farnesina: “scusate la nostra nave  era lì  per pescare le sardine del mar Nero” .
Si aspettano spiegazioni dalla ministra Mogherini, grande esperta di rapporti e politica internazionale.
P.S.
Per Inna
Il 2 giugno, la città di Lugansk ha subìto un attacco aereo dell’aviazione ucraina, che ha causato 8 morti e 28 feriti. Inna Vladimirovna Kukurudza, un’impiegata, è una delle persone innocenti assassinate quel giorno. E’ morta in ambulanza in seguito alle orribili ferite che si vedono alla fine del video. Questo è un tributo alla sua memoria.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il video non si può vedere.....non lo apre....Grazie x come rischiate ogni giorno x noi.

Anonimo ha detto...

Continuamo a sfottere i poveri cristi.

 


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