L'autunno scorso parlavamo dell'imminente collisione tra una grande nube di gas chiamata Nube Smith e la nostra Via Lattea. Il suo destino era molto incerto, ma era proprio questo che stuzzicava l'interesse degli astronomi.
In particolare un'ipotesi: che la nube potesse essere avvolta all'interno di una più grande nube di materia oscura, che rappresenta buona parte della materia nell'universo, ma che non interagisce con la materia barionica di cui siamo fatti
e a cui siamo abituati se non tramite la forza di gravità. Riuscire a studiarla nelle vicinanze non è facile, ma i suoi effetti si fanno sentire per esempio nel movimento delle galassie nane vicine. Anche se hanno una massa piccolissima se si conta la materia barionica (non oscura), che rappresenta appena 10% della Via Lattea, si muovono molto più velocemente, come se pesassero molto di più. La massa mancante che si vede nella loro interazione gravitazionale, è data dalla presenza della materia oscura. Recentemente fu ipotizzato che simili aloni di materia oscura potessero avvolgere anche nubi di gas come la Nube Smith, così, per mettere alla prova l'ipotesi, Matthew Nichols, dell'Osservatorio di Sauverny, in Svizzera, ha iniziato insieme ai suoi colleghi ad osservare in dettaglio ogni movimento della Nube Smith durante il suo scontro con la Via Lattea, alla ricerca di indizi.
La nube in causa è distante 8.000 anni luce da noi nella direzione della Costellazione dell'Auriga, e per studiarla è stato usato il radiotelescopio GBT (Green Bank Telescope), capace di rilevare le onde radio rilasciate dall'idrogeno neutrale all'interno della nube. "La Nube Smith è davvero unica! E' velocissima, molto estesa ed abbastanza grande da essere studiata in dettaglio" ha spiegato Nichols. Data la sua dimensione (9.800 anni luce x 3.300 anni luce) copre nel cielo notturno uno spazio grande quanto la Costellazione di Orione.
"E' un mistero come questo oggetto sia riuscito a passare attraverso la Via Lattea, ma tutte le prove che abbiamo indicano che ce l'ha fatta" ha spiegato Nichols. Precedenti studi riguardo alla Nube Smith mostrarono segni del passaggio della Nube Smith attraverso la Via Lattea già una volta milioni di anni fa. L'unica spiegazione proposta attualmente è quella di una nube di materia oscura che avvolge la nube di gas.
"In base all'orbita attuale, abbiamo mostrato che una nube senza materia oscura, non riuscire a passare attraverso il disco della galassia" spiega Jay Lockman, del NRAO (National Radio Astronomy Observatory). "Mentre una nube avvolta dalla materia oscura riuscire tranquillamente a sopravvivere al passaggio e produrre un oggetto della forma che ha oggi la Nube Smith."
Non solo questo studio permetterà agli astronomi di studiare meglio la nube e la materia oscura intorno, ma forse permetterà di provare l'ipotesi secondo cui la Nube Smith è in realtà una galassia nana fallita. L'idea infatti è che la nube di gas avrebbe potuto dare vita a tantissime stelle, creando una piccola galassia, ma per motivi ancora da scoprire, non è successo.
https://public.nrao.edu/news/pressreleases/smith-cloud-dark-matter
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