Le piramidi bosniache ancora avvolte nel mistero


emir Osmanagic è un archeologo bosniaco che da anni sta cercando di chiarire alcuni dei principali misteri legati alle origini delle piramidi e alla loro reale funzione.

Piramide del Sole
Un obiettivo questo molto ambizioso in quanto sino ad ora nessuno è riuscito a risolvere la questione in modo da dissipare qualsiasi ragionevole dubbio in materia. Per tale motivo, il filone della letteratura “eretica” dedicato alle piramidi o ai siti megalitici di tutto il mondo, non sembra conoscere crisi. Dal romanzo più fantasioso alla teoria alternativa ritenuta più valida e concreta, le argomentazioni degli scrittori e dei ricercatori cosiddetti “eretici” riescono sempre a “tenere banco” tra i lettori.

Il motivo di tale interesse popolare, può essere ricercato tanto nella necessità umana di fantasticare l’esistenza di mitiche civiltà scomparse, quanto nella circostanza oggettiva che vede spesso le spiegazioni ufficiali riguardanti certi misteri, troppo vaghe e semplicistiche, lasciando sempre vivi i dubbi che poi offrono campo libero a interpretazioni magari poco ortodosse.
Semir Osmanagic
Ma S. Osmanagic questa volta sembra sulla strada giusta per dare definitivamente ragione alle teorie eretiche, e il suo nome sta infatti facendo il giro del mondo. Ritenuto a lungo un dilettante dai suoi colleghi accademici più illustri, sta ora probabilmente per mettere a segno una delle più grandi scoperte archeologiche della storia. E tutti coloro che ne hanno sottostimato o denigrato il talento, potrebbero essere costretti un giorno non troppo lontano a riconoscere la serietà e l’importanza del suo lavoro.

Ma di cosa si tratta? S. Osmanagic dopo aver studiato a lungo numerosi siti archeologici dell’America latina, si rese conto che alcune colline della cittadina di Visoko, in Bosnia, a circa 30 km da Sarajevo, potevano celare le vestigia di una civiltà perduta. La particolare geometria del terreno e alcune misteriose tracce di antichissimi insediamenti umani presenti nel luogo (in particolare alcuni tunnel artificiali), lasciarono intuire all’archeologo che si trattasse di un sito molto interessante. E quando nell’aprile del 1995 il ricercatore bosniaco iniziò a compiere degli scavi di verifica si evidenziarono le prime sorprese.
Piramidi bosniache come dovrebbero apparire sotto il terreno
Piramidi bosniache: come dovrebbero apparire sotto il terreno
Sotto il muschio che ricopre per intero le particolari colline di Visoko, sembrano infatti nascondersi, ancora intatte, le piramidi più imponenti del mondo. La più voluminosa di esse raggiungerebbe l’altezza di ben 220 metri, contro “i soli” 147 metri della grande Piramide di Cheope, e la sua scoperta ove venisse confermata, costituirebbe qualcosa di veramente sensazionale. Questa, che appare essere la più spettacolare e maestosa costruzione del mondo antico, è stata denominata dal team di ricercatori guidato da Osmanagic, la  “Piramide del Sole”, ed inoltre, ad essa se ne affiancherebbero almeno altre due più piccole, la cosiddetta “Piramide del Dragone” e la “Piramide della Luna”.
Tutti gli indizi emersi dai lavori di scavo sembrano dare piena ragione all’archeologo bosniaco, poiché le pareti della “collina” sono completamente rivestite con lastre di pietra e risultano essere perfettamente orientate verso i punti cardinali (proprio come le piramidi egizie), con una inclinazione di 45° esatti. Sulla struttura esterna poi, è stata trovata una antica scalinata di pietra che potrebbe condurre all’interno della piramide. Inoltre, la sommità della “Piramide del Sole” è caratterizzata da un piano orizzontale regolare, molto simile a quelli che si ritrovano anche nelle piramidi a gradoni precolombiane.
Osmanagic è convinto che la rete dei misteriosi tunnel, ancora quasi completamente inesplorati della zona, siano collegati tra loro e trovino accesso all’interno del presunto complesso artificiale. Fino ad ora però tali cunicoli sotterranei erano ritenuti dagli archeologi di origine medioevale, ma seguendo la sequenza di scoperte di Osmanagic sembra proprio che tale datazione sia sbagliata.
Triangolo equilatero che si forma unendo i vertici delle tre piramidi bosniache
Triangolo equilatero che si forma unendo i vertici delle tre presunte piramidi bosniache
Le caratteristiche del sito sono davvero particolari: ad esempio, stupisce molto anche gli scettici, il fatto che unendo la sommità delle tre presunte piramidi con una linea ideale si venga a disegnare un triangolo equilatero perfetto, con angoli di 60°, un risultato che ricorda da vicino la metodologia adoperata dai misteriosi costruttori di piramidi dell’America latina e dell’antico Egitto. Tradizionalmente infatti gli ingegneri di quel passato remoto, realizzavano le proprie opere seguendo precisi allineamenti astronomici e geometrici.
Dagli scavi che procedono in tre direzioni, sono stati poi portati alla luce molti blocchi di calcare e lastre di pietra arenaria che non sono originari della zona, e che di conseguenza devono essere stati trasportati in loco dall’uomo. Il team di Osmanagic, del resto, ha dissotterrato intere aree strutturate artificialmente a gradoni e completamente rivestite da una pavimentazione così omogenea e regolare, che lascia veramente poco margine alla teoria ufficiale della formazione naturale.
Le ricerche archeologiche procedono quindi spedite e si avvalgono dell’importante supporto di numerosi esperti in vari settori (geologia, mineralogia, sedimentologia, etc.) provenienti dalla vicina Università di Tuzla. Il lavoro da fare è ancora molto, ma Osmanagic ritiene addirittura di avere già individuato altre quattro costruzioni minori, sotto le piccole colline del circondario. Ma ad infittire ancora di più il mistero, esistono pesanti indizi che sembrano collegare direttamente gli antichi abitanti della zona a quelli che per primi popolarono il centro-america. Sempre in Bosnia infatti, vicino alla località di Banja Luka, sono state trovate delle sfere artificiali di granito levigato di varie dimensioni, che ricordano molto da vicino quelle scoperte in Costa Rica e di cui non si conosce esattamente né l’origine né lo scopo per cui vennero realizzate. E’ allora possibile che una civiltà perduta e altamente progredita, si sia potuta espandere dall’Europa alle Americhe, migliaia di anni prima di Colombo?
Se le piramidi della Bosnia venissero confermate come tali, la storia dell’uomo dovrebbe essere riscritta da cima a fondo. Sulle presunte strutture artificiali infatti sono state trovate numerose conchiglie fossili e altre prove geologiche che dimostrano chiaramente come in un tempo assai remoto tutto il sito fosse completamente sommerso dall’acqua. E una tale circostanza, a giudizio degli esperti, si può essere verificata solo 12.000 anni fa, in un epoca in cui – stando ai fondamenti della storia e dell’archeologia ufficiali – non esisteva assolutamente alcuna civiltà tecnologica.
Se quindi S. Osmanagic avesse ragione dovremmo concedere maggiore attenzione ai racconti di Platone sulle civiltà perdute, poiché secondo il filosofo greco esse vennero quasi completamente annientate da un immane cataclisma proprio circa 12.000 anni fa, forse durante il mitico diluvio universale che ci ha tramandato la Bibbia, e che è presente in varie forme in tutte le tradizioni religiose della Terra.
Fonte: http://www.altrainformazione.it/wp/le-piramidi-della-discordia/

6 commenti:

Anonimo ha detto...

info ufo - per conoscenza.

citazioni:

Da ’60 anni continua la politica del silenzio sugli UFO!

Dopo piu’ di ’60 anni ,continua ancora la politica del
silenzio sulla questione degli UFO. Politica nefasta
iniziata dagli USA dal 1947 in poi! Tutti gli altri paesi
seguono a ruota, Italia compresa!

fasa ha detto...

Se esistono che saltino fuori si facciano vedere

Anonimo ha detto...

Non è così semplice mostrarsi in pubblico, considerando poi il nostro livello di civiltà...Noi tutto quello che non conosciamo distruggiamo, quello che non ci piace lo modifichiamo a piacere e quello che ci fa paura (per ignoranza) lo attacchiamo e annientiamo.
Come potrebbe un qualsiasi essere senziente volere avere a che fare con noi direttamente.
Ci osservano da millenni e credo anche abbiano interagito con noi in momenti molto critici ed importanti.
Se poi vogliamo proprio esaminare la questione, io credo che le piramidi, come altri siti megalitici, non siano opera di extraterrestri ma di nostri antenati (siamo noi gli alieni).
La nostra storia è molto più antica e complicata di quello che ci hanno insegnato. Non credo nell'evoluzione, anzi credo nell'involuzione, quella sprituale. Penso che la creazione e distruzione siano un ciclo continuo. Siamo stati indottrinati da chi sa come stanno realmente le cose, abbiamo avuto interventi esterni da migliaia di anni e di questo ci sono le prove in ogni parte del mondo. Poi c'è chi le cose non le vede o non le vuole vedere e questo è tutto un altro discorso...
S.

Anonimo ha detto...

info ufo - per conoscenza:

“L’ONU organizzi una conferenza mondiale sugli Alieni”

del 15 maggio 2013
“La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta”. Lo ha affermato in un’ intervista alla tv americana ABC l’ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso ad aver preso parte al “Citizen Hearing on disclosure“, l’audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington.

UN MOMENTO DELL'AUDIZIONE CHE SI E' SVOLTA A WASHINGTON
Quaranta relatori di dieci diverse Nazioni del mondo- per l’Italia, c’era il sociologo Roberto Pinotti- dal 29 aprile al 3 maggio hanno portato la loro testimonianza in merito alla questione aliena: tra loro, politici in pensione, scrittori, ricercatori, ex militari, esponenti governativi. Molti i nomi illustri: dall’astronauta di Apollo 14 Edgar Mitchell al fisico Stanton Friedman, dall’ufologo britannico Nick Pope all’ex ministro degli esteri canadese Paul Hellyer. La “cinque-giorni”, promossa da Stephen Bassett, ha così portato sotto i riflettori internazionali decine di casi ufologici, documenti ed inchieste.
Alla fine dei lavori, è stata diffusa una dichiarazione firmata dagli ex parlamentari a sostegno dell’iniziativa della Citizen Hearing Foundation, volta a raccogliere i fondi necessari per promuovere una campagna di informazione internazionale e trovare un paese disponibile a presentare una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti. Obiettivo: organizzare, sotto il patrocinio dell’ONU, una conferenza mondiale sugli Ufo. Ecco il passo centrale del documento:

L'ULTIMA VOLTA CHE L'ONU SI È OCCUPATA DI UFO: ERA IL 1978
“Considerato che, in virtù delle nuove conoscenze scientifiche sui pianeti potenzialmente abitabili, sarebbe un atto di arroganza asserire che gli uomini siano gli unici esseri senzienti della galassia; considerato che un numero crescente di testimoni credibili hanno portato prove schiaccianti sulla presenza di mezzi volanti non identificati e non spiegati che secondo molti rispecchiano un’intelligenza extraterrestre; considerato che, viste le enormi implicazioni su scala globale, nel caso in cui questi mezzi volanti fossero davvero di origine extraterrestre, un simile argomento sarebbe di pertinenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite; allora, sottoscriviamo la richiesta della Citizen Hearing Foundation.”



fonti internet,

Anonimo ha detto...

Ma gli uomini dell'antichità non erano mica delle bestie senza cervello,non avranno avuto la tecnologia che abbiamo oggi,ma il cervello lo sfruttavano molto più di come facciamo noi oggi,quindi saranno riusciti benissimo a costruire le piramidi che vi sono in giro per il mondo e le altre megalitiche antiche architetture arrivate fino ai nostri giorni. E dai, perchè dovete sempre mettere gli ufo dappertutto.

Anonimo ha detto...

Non e' questione di mettere gli ufo dappertutto, ma e' questione di riconoscere queste presenze senza pregiudizi e senza fare ostruzionismi di sorta! Gli ufo ci sono! E chi non sa', meglio che si informi ora!!! Non conoscere e' sempre una debolezza e mai un vantaggio!

 


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