KIEV - Sono "quasi 50.000" i soldati russi ammassati lungo il confine con l'Ucraina. E' la stima fatta dai funzionari del governo Usa, citati dal Wall Street Journal. Mosca, secondo gli esperti americani, è quindi "pronta per un'offensiva su vasta scala", "mimetizza i suoi soldati e sta creando linee di rifornimento". con artiglieria, carri armati, aerei da guerra ed elicotteri. Alte concentrazioni di truppe sono state avvistate nel Klimovo della Russia
nel nord e a Belgorod della Russia nel nord-est, in Crimea ormai annessa, nel sud e nellan regione separatista di Transnistria della Moldova nel sud-ovest, così come gruppi di considerevoli dimensioni svolgono esercitazioni militari in Bielorussia nel nord .
Ci sono 700 carri armati e mezzi armati da trasporto truppa nei pressi del confine orientale, secondo Dmitry Tymchuk, capo del Centro per la politica e ricerca militare a Kiev. Ha aggiunto che sono schierati 240 aerei da guerra ed elicotteri, 150 sistemi di artiglieria di vario calibro, e 100 unità di sistemi lanciarazzi. Gli esperti hanno notato che la forza schierata sarebbe in grado di tagliare l'Ucraina fuori dallo sbocco in mare con una spinta verso ovest, occupando forse un quarto del territorio ucraino in Moldova.
Il Pentagono rimane cautamente in attesa, ma si teme una escalation.
Kiev parla addirittura di circa "100.000 soldati russi" ai propri confini, paventando una possibile nuova invasione dopo l'annessione della Crimea. I media e le nuove autorità ucraine sono da tempo in allerta per i movimenti delle truppe di Mosca alla frontiera, e intervenendo in video da Kiev a un evento dell'Atlantic Council, un think tank di Washington, il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, l'ex capo 'militare' di Maidan Andrii Parubii, ha rilanciato l'allarme per la presenza di "circa 100.000 soldati russi" ammassati ai confini, una cifra che va ben oltre i 20.000 indicati dagli Stati Uniti.
Al Pentagono la cifra appare "esagerata", ma il timore che a Est possano soffiare venti di guerra resta. Del resto, se l'annessione della Crimea da parte della Russia ha fatto diventare Vladimir Putin il "nemico numero uno dell'Ucraina" - secondo il proclama con cui Iulia Timoshenko ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali di maggio -, il leader del Cremlino ha al contrario visto crescere la sua popolarita' in patria: al punto da sfiorare il suo record storico con un clamoroso 82,3% di consensi. Almeno stando all'istituto di sondaggi Vtsiom, vicino al Cremlino.
Nessun commento:
Posta un commento