Il buco nero come non lo avevamo mai visto prima. Una gigantesca nube di gas si sta dirigendo speditamente verso il buco nero supermassiccio che si trova al centro della nostra galassia. Entro i prossimi mesi la nube comincerà ad essere divorata dal buco nero mostrandone la dinamica come mai accaduto prima.
Secondo gli astronomi, al centro della nostra galassia, la Via Lattea, c’è un buco nero supermassiccio.
Benché si tratti di un corpo celeste dalla massa considerevole, l’oggetto non ha mai mostrato grandi segni di attività.
Altri oggetti simili, infatti, si trovano nelle regioni remote del cosmo, divorando la massa circostante il loro spazio ed emettendo energia. Il nostro buco nero, invece, produce occasionalmente solo pochi raggi X.
Però, presto questa situazione potrebbe cambiare: una nube di gas si sta avvicinando al buco nero, il quale, in maniera simile ad un predatore in attesa della sua preda, è pronto a divorare l’enorme massa di materiale gassoso, permettendo agli astronomi di osservarne la dinamica.
Gli astronomi già hanno puntato i telescopi in attesa dell’evento. Il buco nero divorerà la nube di gas e le reazioni che seguiranno sono difficili da prevedere. Il fenomeno, infatti, è ancora poco compreso, in quanto non è mai stato osservato così da vicino. Si tratta quindi di un’occasione unica per gli studiosi del cosmo.
Chiaramente, “vicino” è un termine relativo. Il fenomeno si trova a circa 26 mila anni luce di distanza, il che significa che stiamo osservando un evento accaduto 26 mila anni fa. Con la nostra attuale tecnologia potrebbe comunque essere ancora difficile comprendere a pieno il fenomeno, ma si tratta della migliore opportunità di osservazione mai capitata prima.
In alternativa, la nube potrebbe essere spinta lontano dal buco nero e rimanere più o meno intatta. In tal caso, potrebbe essere intercettata da uno degli altri piccoli buchi neri presenti nella regione. In entrambi i casi, alcune radiazioni potrebbero essere prodotte.
Ciò che rende la faccenda particolarmente eccitante è che gli astronomi non hanno la minima idea di quello che succederà. E qualsiasi cosa accada potrà fornire nuove informazioni sui buchi neri e su come funzionano le altre entità cosmiche ad essi correlati.
“La nube sembra già subire l’attrazione gravitazionale del buco nero, venendo stirata e allungata in una configurazione a spaghetto”, ha detto l’astrofisico Reinhard Genzel dell’Istituto Max Planck in Germania, in un video postato su space.com.
La nube di gas, denominata G2, è stata scoperta nel 2003 e ha una massa tre volte più grande della Terra. Ma una restante parte della sua massa potrebbe essere occultata da altre entità celesti, come una stella debole per esempio. Il buco nero supermassiccio, chiamato Sagittarius A* (Sag A*), ha una massa di circa 4 milioni di vole quella del Sole.
A differenza di altri fenomeni celesti simili, la data precisa e la durata dell’interazione non sono prevedibili. Gli astronomi sono in osservazione vigile, in attesa del prossimo indizio che li aiuti a capire come funzionano i buchi neri.
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