8 gennaio 2013 - Oltre un milione di studenti delle scuole secondarie inglesi (medie e superiori) sono stati schedati dal 2012 con la raccolta delle impronte digitali, i
dati registrati in un archivio per gli insegnanti ma cui possono accedere via web anche ai genitori per controllare presenze e spostamenti dei figli.
Lo rivela un’organizzazione per la difesa delle liberta’ civili, il ‘Big Brother Watch’, denunciando che in alcuni casi i rilevamenti biometrici vengono effettuati sui ragazzi a loro insaputa e senza l’autorizzazione dei genitori.
I responsabili scolastici si difendono affermando che si tratto solo di un ”sistema discreto” per gestire gli studenti in alcune delle normali attivita’ scolastiche, come ”assicurarsi che restituiscano i libri presi in prestito dalla biblioteca o che abbiano il pasto in mensa”. Sdrammatizzano ritenendolo un metodo pratico visto che, sottolineano alcuni ”i ragazzi non si perdono le dita ma molto spesso smarriscono le loro tessere magnetiche”. L’organizzazione che ha diffuso i dati contesta tuttavia la pratica che trova diseducativa, in quanto potrebbe indurre gli studenti a ritenere normale essere schedati. Preoccupa inoltre l’uso potenziale del database delle scuole, con il timore che le aziende che forniscono la tecnologia necessaria per questo sistema possano anche usare i dati ad altri scopi, soprattutto se le informazioni non vengono cancellate in seguito.
Fonte: http://www.controlacrisi.org/notizia/Altro/2014/1/4/38858-gran-bretagna-un-milione-di-studenti-schedati-grazie-al/
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