di Cristina Amoroso
Nella gelida isola di Spitsbergen, desolato arcipelago delle Svalbard (mare di Barents, un migliaio di chilometri dal Polo) sorge la superbanca delle sementi, destinata a contenere i semi di tre milioni di varietà di piante di tutto il mondo. Lo Svalbard Global Seed Vault, (in italiano “Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard”) ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale”
delle sementi. Una “banca” scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba con sensori rivelatori di movimento, speciali bocche di aerazione, muraglie di cemento armato spesse un metro. La fortificazione sorge presso il minuscolo agglomerato di Longyearbyen, dove ogni estraneo che arrivi è subito notato; del resto, l’isola è quasi deserta. Essa servirà, fa sapere il governo norvegese titolare dell’arcipelago, a “conservare per il futuro la biodiversità agricola”. Per la pubblicità, è “l’arca dell’Apocalisse”. Che interesse poteva avere l’Arca dell’Apocalisse, una delle centinaia di banche dei semi presenti al mondo, per Maurizio Blondet, il giornalista cattolico tradizionalista, che lanciò l’allarme quando questa ancora era in fase di allestimento? O per F. William Engdahl del Centro di Ricerche sulla Globalizzazione, che scrisse addirittura un libro, tradotto poi in italiano con il titolo “I semi della distruzione”? Oppure per la giornalista Marie-Monique Robin premiata per le sue video inchieste? Alla base esiste un disegno preciso dietro alle pressioni economiche o militari con le quali un ristretto gruppo di potenti agisce nei confronti dei Paesi poveri, obbligandoli a distruggere il proprio millenario sistema di produzione alimentare e a sostituirlo con uno basato sulle grandi fattorie industrializzate e sulla diffusione degli OGM (organismi geneticamente modificati). Questo disegno si chiama agri-business, il business dell’industria alimentare, e ha come obiettivo il controllo del mondo attraverso il controllo della risorsa primaria per eccellenza: il cibo. F. William Engdahl è tra i più acuti osservatori del sistema globale, con un interesse particolare per la geopolitica. Nel suo libro ricostruisce la più pericolosa delle alleanze, quella che governa l’industria alimentare. Da una parte le multinazionali, dall’altra i poteri forti. Nel mezzo i risultati devastanti dell’agri-business: distruzione dei sistemi agricoli e di allevamento tradizionali, diffusione degli OGM, propagazione di virus o altre gravi malattie per la salute umana, dipendenza dell’agricoltura dei paesi poveri dalle multinazionali, crisi finanziarie, piani di controllo demografico. Ma torniamo all’Arca dell’Apocalisse. Il finanziatore principale di questa arca delle sementi è la Fondazione Rockefeller, insieme a Monsanto eSyngenta (i due colossi del geneticamente modificato), la Pioneer Hi-Bredche studia OGM per la multinazionale chimica DuPont; gruppo interessante a cui s’è recentemente unito Bill Gates, l’uomo più ricco della storia universale, attraverso la sua fondazione caritativa Bill & Melinda Gates Foundation.Questa dà al progetto 30 milioni di dollari l’anno. Quella gente non butta soldi in pure utopie umanitarie. Che futuro si aspettano per creare una banca di sementi del genere? Dalla “Rivoluzione agricola genetica” finanziata dalla Rockefeller Foundation attraverso varie emanazioni in Paesi del Terzo Mondo, con l’aiuto della FAO e della Banca Mondiale, furono istruite – a spese della Fondazione - generazioni di scienziati agricoli, specie del Terzo Mondo, sulle meraviglie del moderno agribusiness e sulla nascente industria dei semi geneticamente modificati. Questi portarono il verbo nei loro Paesi, costituendo una rete di influenza straordinaria per la penetrazione dell’agri-business Monsanto. Tutto nel nome della scientificità umanitaria (“la fame nel mondo”) e di una nuova agricoltura adatta al mercato libero globale. Lo sapeva bene Kissinger quando disse “Chi controlla il petrolio controlla il Paese; chi controlla il cibo, controlla la popolazione”. E iniziò la “Rivoluzione Verde” lanciata da Nelson Rockefeller dal Messico patrocinata dall’agro-scienziato-premio Nobel per la pace Norman Borlaug. Oggi sappiamo che Rivoluzione Verde era il sinonimo pubblicitario per OGM, e il suo vero esito è stato quello di sottrarre la produzione agricola familiare ed assoggettare i contadini, specie del Terzo Mondo, agli interessi di tre o quattro colossi dell’agribusiness euro-americano. E vennero gli “ibridi miracolo” e con gli ibridi la relativa autosufficienza e sostenibilità auto-alimentantesi dell’agricoltura tradizionale era finita. Ai semi ibridi seguirono le “necessarie” tecnologie agricole americane ad alto impiego di capitale, gli indispensabili fertilizzanti chimici Monsanto e DuPont e con l’arrivo degli OGM, gli assolutamente necessari anti-parassitari e diserbanti studiati apposti per quello specifico seme OGM. Tutto brevettato, tutto costoso. I contadini che per secoli avevano coltivato per l’autoconsumo e il mercato locale, poco importando e poco esportando, non avevano tanto denaro. I piccoli contadini, per le sementi-miracolo e i diserbanti e i fertilizzanti scientifici, si dovettero indebitare “sul mercato”, ossia con gli usurai. I tassi d’interesse sequestrarono il raccolto-miracolo; a molti, divorarono anche la terra. I contadini, accade in India specialmente, hanno dovuto lavorare una terra non più loro, per pagare i debiti oppure suicidarsi grazie all’acquisto di questi semi miracolosi che Vandana Shiva chiama “i semi del suicidio”. La stessa rivoluzione sta prendendo piede in Africa. Chilometri di monoculture di cotone geneticamente modificato, sementi sterili da comprare ogni anno. Il meglio arriva con le ultime sementi brevettate su scala mondiale dalla Monsanto, insieme al governo USA, le sementi “Terminator” quelle che si suicidano dopo il raccolto, ossia che sono sterili, mentre la tecnologia fa passi avanti con le sementi “Zombie” e crea piante che potrebbero richiedere una applicazione chimica per stimolare la fertilità ogni anno. O paghi per le sostanze chimiche o ti prendi il seme sterile. Questa viene chiamata “sterilità transgenica reversibile”. La estensione di sementi geneticamente modificate – ossia di cloni con identico corredo genetico – è ovviamente un pericolo incombente per le bocche umane: una malattia distrugge tutti i cloni, ed è la carestia. E qui si comincia ad intuire perché si sta costruendo l’Arca delle sementi alle Svalbard: quando arriva la catastrofe, le sementi naturali dovranno essere controllate dal gruppo dell’agribusiness, e da nessun altro. Le banche di sementi, secondo la FAO , sono 1.400, già per la maggior parte negli Stati Uniti. Le più grandi sono usate e possedute da Monsanto, Syngenta, Dow Chemical, DuPont, che ne ricavano i corredi genetici da modificare. Le altre banche sono in Cina, Giappone, Corea del sud, Germania, Canada, evidentemente non tutte sotto il controllo diretto dei grandi gruppi. Perché hanno bisogno di un’altra arca di Noè agricola alle Svalbard, con tanto di porte corazzate e allarmi anti-intrusione, scavata nella roccia? Ora veniamo al cuore del pericolo e il potenziale di abuso insito nel progetto Svalbard di Bill Gates e la fondazione Rockefeller, – si chiede F. William Engdahl - Può lo sviluppo di semi brevettati per la maggior parte delle principali colture-sostentamento di tutto il mondo come il riso, mais, grano e cereali da foraggio come la soia in ultima analisi, essere utilizzato in una forma orribile di guerra biologica?
delle sementi. Una “banca” scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba con sensori rivelatori di movimento, speciali bocche di aerazione, muraglie di cemento armato spesse un metro. La fortificazione sorge presso il minuscolo agglomerato di Longyearbyen, dove ogni estraneo che arrivi è subito notato; del resto, l’isola è quasi deserta. Essa servirà, fa sapere il governo norvegese titolare dell’arcipelago, a “conservare per il futuro la biodiversità agricola”. Per la pubblicità, è “l’arca dell’Apocalisse”. Che interesse poteva avere l’Arca dell’Apocalisse, una delle centinaia di banche dei semi presenti al mondo, per Maurizio Blondet, il giornalista cattolico tradizionalista, che lanciò l’allarme quando questa ancora era in fase di allestimento? O per F. William Engdahl del Centro di Ricerche sulla Globalizzazione, che scrisse addirittura un libro, tradotto poi in italiano con il titolo “I semi della distruzione”? Oppure per la giornalista Marie-Monique Robin premiata per le sue video inchieste? Alla base esiste un disegno preciso dietro alle pressioni economiche o militari con le quali un ristretto gruppo di potenti agisce nei confronti dei Paesi poveri, obbligandoli a distruggere il proprio millenario sistema di produzione alimentare e a sostituirlo con uno basato sulle grandi fattorie industrializzate e sulla diffusione degli OGM (organismi geneticamente modificati). Questo disegno si chiama agri-business, il business dell’industria alimentare, e ha come obiettivo il controllo del mondo attraverso il controllo della risorsa primaria per eccellenza: il cibo. F. William Engdahl è tra i più acuti osservatori del sistema globale, con un interesse particolare per la geopolitica. Nel suo libro ricostruisce la più pericolosa delle alleanze, quella che governa l’industria alimentare. Da una parte le multinazionali, dall’altra i poteri forti. Nel mezzo i risultati devastanti dell’agri-business: distruzione dei sistemi agricoli e di allevamento tradizionali, diffusione degli OGM, propagazione di virus o altre gravi malattie per la salute umana, dipendenza dell’agricoltura dei paesi poveri dalle multinazionali, crisi finanziarie, piani di controllo demografico. Ma torniamo all’Arca dell’Apocalisse. Il finanziatore principale di questa arca delle sementi è la Fondazione Rockefeller, insieme a Monsanto eSyngenta (i due colossi del geneticamente modificato), la Pioneer Hi-Bredche studia OGM per la multinazionale chimica DuPont; gruppo interessante a cui s’è recentemente unito Bill Gates, l’uomo più ricco della storia universale, attraverso la sua fondazione caritativa Bill & Melinda Gates Foundation.Questa dà al progetto 30 milioni di dollari l’anno. Quella gente non butta soldi in pure utopie umanitarie. Che futuro si aspettano per creare una banca di sementi del genere? Dalla “Rivoluzione agricola genetica” finanziata dalla Rockefeller Foundation attraverso varie emanazioni in Paesi del Terzo Mondo, con l’aiuto della FAO e della Banca Mondiale, furono istruite – a spese della Fondazione - generazioni di scienziati agricoli, specie del Terzo Mondo, sulle meraviglie del moderno agribusiness e sulla nascente industria dei semi geneticamente modificati. Questi portarono il verbo nei loro Paesi, costituendo una rete di influenza straordinaria per la penetrazione dell’agri-business Monsanto. Tutto nel nome della scientificità umanitaria (“la fame nel mondo”) e di una nuova agricoltura adatta al mercato libero globale. Lo sapeva bene Kissinger quando disse “Chi controlla il petrolio controlla il Paese; chi controlla il cibo, controlla la popolazione”. E iniziò la “Rivoluzione Verde” lanciata da Nelson Rockefeller dal Messico patrocinata dall’agro-scienziato-premio Nobel per la pace Norman Borlaug. Oggi sappiamo che Rivoluzione Verde era il sinonimo pubblicitario per OGM, e il suo vero esito è stato quello di sottrarre la produzione agricola familiare ed assoggettare i contadini, specie del Terzo Mondo, agli interessi di tre o quattro colossi dell’agribusiness euro-americano. E vennero gli “ibridi miracolo” e con gli ibridi la relativa autosufficienza e sostenibilità auto-alimentantesi dell’agricoltura tradizionale era finita. Ai semi ibridi seguirono le “necessarie” tecnologie agricole americane ad alto impiego di capitale, gli indispensabili fertilizzanti chimici Monsanto e DuPont e con l’arrivo degli OGM, gli assolutamente necessari anti-parassitari e diserbanti studiati apposti per quello specifico seme OGM. Tutto brevettato, tutto costoso. I contadini che per secoli avevano coltivato per l’autoconsumo e il mercato locale, poco importando e poco esportando, non avevano tanto denaro. I piccoli contadini, per le sementi-miracolo e i diserbanti e i fertilizzanti scientifici, si dovettero indebitare “sul mercato”, ossia con gli usurai. I tassi d’interesse sequestrarono il raccolto-miracolo; a molti, divorarono anche la terra. I contadini, accade in India specialmente, hanno dovuto lavorare una terra non più loro, per pagare i debiti oppure suicidarsi grazie all’acquisto di questi semi miracolosi che Vandana Shiva chiama “i semi del suicidio”. La stessa rivoluzione sta prendendo piede in Africa. Chilometri di monoculture di cotone geneticamente modificato, sementi sterili da comprare ogni anno. Il meglio arriva con le ultime sementi brevettate su scala mondiale dalla Monsanto, insieme al governo USA, le sementi “Terminator” quelle che si suicidano dopo il raccolto, ossia che sono sterili, mentre la tecnologia fa passi avanti con le sementi “Zombie” e crea piante che potrebbero richiedere una applicazione chimica per stimolare la fertilità ogni anno. O paghi per le sostanze chimiche o ti prendi il seme sterile. Questa viene chiamata “sterilità transgenica reversibile”. La estensione di sementi geneticamente modificate – ossia di cloni con identico corredo genetico – è ovviamente un pericolo incombente per le bocche umane: una malattia distrugge tutti i cloni, ed è la carestia. E qui si comincia ad intuire perché si sta costruendo l’Arca delle sementi alle Svalbard: quando arriva la catastrofe, le sementi naturali dovranno essere controllate dal gruppo dell’agribusiness, e da nessun altro. Le banche di sementi, secondo la FAO , sono 1.400, già per la maggior parte negli Stati Uniti. Le più grandi sono usate e possedute da Monsanto, Syngenta, Dow Chemical, DuPont, che ne ricavano i corredi genetici da modificare. Le altre banche sono in Cina, Giappone, Corea del sud, Germania, Canada, evidentemente non tutte sotto il controllo diretto dei grandi gruppi. Perché hanno bisogno di un’altra arca di Noè agricola alle Svalbard, con tanto di porte corazzate e allarmi anti-intrusione, scavata nella roccia? Ora veniamo al cuore del pericolo e il potenziale di abuso insito nel progetto Svalbard di Bill Gates e la fondazione Rockefeller, – si chiede F. William Engdahl - Può lo sviluppo di semi brevettati per la maggior parte delle principali colture-sostentamento di tutto il mondo come il riso, mais, grano e cereali da foraggio come la soia in ultima analisi, essere utilizzato in una forma orribile di guerra biologica?
7 commenti:
Fatevi un'orticello, piantate le piantine e conservatene i semini in una bustina, non scadono mica, e potranno servire un domani, crescono bene anche sui balconi o sui terrazzamenti, in recipienti grandi, ma di certo non giganteschi.
Non vi è nessuna Apocalisse in atto, ma comunque il clima stà fecendo brutti scherzi, e potremo avere bisogno di coltivare le nostre piantine al calduccio di una serra, un domani per il freddo incalzante, che già gli scienziati mondiali stanno da tempo preannunciando.
Anche le razze di animali di compagnia, con la scusa di togliere i nostri canini dalla strada li stanno facendo, per obbligo di Legge, sterilizzare tutti quanti, anche quelli meticci di media e piccolissima taglia, è fatto apposta perchè un domani, dopo lo STERMINIO TOTALE dei cani selezionati dalla natura stessa, quindi forti a malattie sia ereditarie che agli agenti microbici, dovremo per forza andare a COMPERARE i cani di allevamento di razza selezionata dagli uomini che manomettono la Natura, che sono molto più incoscienti di quelli che provengono dalla strada, più delicati e malatini perchè li fanno accoppiare ossessivamente sempre tra di loro.
SALVIAMO la razza dei meticci, la razza migliore, come intelligenza e salute, ed è gratis!
Le associazione organizzate ANIMALISTE stanno convincendo tutta la popolazione italiana a far castrare i loro cani sia maschi che femmina, SOLO QUELLI METICCI, quelli che si comperano dai 500 ai 1000 euri in su, invece sei libero di non castrali!
Uno dei loro slogan:
SE LO AMI LO STERILIZZI!
http://www.associazioneasta.com/progetti/40-realizzati/71-se-lo-ami-lo-sterilizzi.html
Ma sono tutti d'accordo, quelli che "amano" gli animali e li difendono dagli uomini che li adottano e non gli va di castrarli, ti obbligano con una firma, senza aspettare neanche il loro primo calore, quindi, DEPRIVATI subito!
Misha è un'altra associazione che preda gli animali dal territorio italiano e te li fa castrare, altrimenti non te li dà in adozione e li lascia PERIRE in gabbie per tutti i restati anni!
Fosse soltanto con razze aggressive che in branco aggrediscono le persone per strada, allora avrebbero anche in parte ragione, ma loro fanno la Legge che vale per tutti, basta che respirano, e non rientrano nelle razze STANDARD, che non si è capito chi le dettate al mondo intero.
Molte volte queste creature MUOIONO sotto i ferri o per infezione, ed invece basterebbe per evitare eventuali tumori alle mammelle, farli accoppiare 2 volte nell'arco della propria esistenza e poi REGALARE i cucciolotti meticci e di piccola taglia a chi non intende spendere 1000 euri per andarsi a comperare nei negozi cani che provengono dall'Estero e sono già malati perchè maltrattati in tutti i sensi.
La sterilizzazione forzata, comporta, il cancro all'utero, perchè anche se vengono chiusi i canali, questo organo è vivo, e non potendo funzionare MAI, si cancrena, portando poi le persone a dover fare operare di nuovo le cagnoline, con l'asporatazione TOTALE, e quindi si rischia anche la MASCOLINIZZAZIONE delle femminucce, perchè ovviamente gli ormoni vanno completamente in TILT!
In tutta questa storia ci guadagnano gli allevatori ESTERI e i veterinari che non sono passati dalla Mutua e si prendono fior di quattrini per tali operazioni SUBDOLE.
Secondo mio modesto parere, tale "sterilizzazione" va fatta soltanto perchè ritenuta veramente necessaria in alcuni casi, invece ci stanno commerciando sopra da tanto tempo, come quando tagliavano le orecchie e la coda a queste povere bestiole.
VERGOGNA!!!!!
Sterilizzare i gatti a tappeto, anche, questo è un altro obbrobio che stanno facendo, per quale motivo poi?
Quando mai un gatto si aggrega in gruppi per aggredire le persone?
"Il silenzio degli innocenti", ma alcune persone stanno udendo il loro grido di aiuto: "Ci stanno STERMINANDO senza alcuna pietà!"
Perchè invece con questi soldi pubblici e privati delle continue donazioni, non sterilizzano le zanzare, i ratti e gli scarafaggi, farebbero un servizio utile per tutta l'Italia?
Ma è come parlare ad un Muro, sono convinti di stare facendo il bene, ma stanno commettendo il più grave reato che non gli verrà perdonato, quando i ratti, senza più i gatti, usciranno fuori in comitiva di giorno e di notte, tanto nessuno li disturba più, e si ritroveranno, con giusta ragione, la popolazione che gli si rivolterà contro, che so era fidata ciecamente di loro, solo perchè gli piace appellarsi in qualità di "animalisti".
per me sterilizzare gli animali domestici e' un bene.
la cosa inquietante di questa banca genetica e' che si fa garante dell'integrita' genetica di quelle sementi. chi ce lo dice che sono integri e non modificati?
spero sia solo paranoia, la mia.
Che poveri e stolti che siamo noi umani, tutto questo non potrà evitare nulla contro il volere di Dio Padre.
Crediamo davvero che un'arca super militarizzata e fortificata possa davvero competere con la natura?
Ma se la terra di apre e si modifica strutturalmente crediamo davvero che possa resistere questa costruzione fatta dall'uomo? Non si ha davvero idea di quello che succederà! Incominciamo ad aiutare i bisognosi a difendere i giusti e ad amare il prossimo se vogliamo davvero fare qualcosa per cambiare!
Senz'altro ti quoto, la maggior parte dell'Umanità non ha proprio niente di "stolto", anzi, lavora, se glielo fanno fare, onestamente e paga tutte le tasse e soprattutto rispetta le Leggi che tutelano proprio i più deboli, almeno sulla carta.
Ma vi sono mafie, camorre ed organizzazioni dovunque nel mondo, che traviano, rubano ed assassinano la Libertà e la gioia di vivere degli altri abitanti che sono quieti.
http://www.youtube.com/watch?v=6OLVMrXbhn8
"Quando mai un gatto si aggrega in gruppi per aggredire le persone?"
Sempre quando è in cerca di cibo. Come lo fanno i cani o come fà qualsiasi animele da branco.
L'unica differenza tra il gatto ed il cane è che il gatto per natura è molto più diffidente del cane e da ottimo cacciatore quale è è perfettamente cosciente del fatto che gli umani sono animali più grandi e più forti quindi uno spreco di energie inutile vista la quantità di altre prede disponibili sul territorio dove vivono gli umani. I cani non ragionano così ed infatti ogni tanto qualche branco aggredisce l'uomo.
Ma sono due specie diverse con attitudini e comportamenti diversi per natura.
Sterilizzare gli insetti è impossibile ed inutile. Le ripercussioni potrebbero essere peggiori dei benefici.
I ratti sono animali che vivono dove c'è l'uomo. Togli 1000 ratti dal territorio e ne arriveranno 100000 dai territori adiacenti. Lo sterminio di massa funziona meglio. Ma è comunque inutile se la popolazione umana non evita di dar da mangiare a questi animali con il suo comportamento sconsiderato.
Gli scarafaggi meglio che rimangano sani e salvi visto che sono insetti distruttori. Cioè si cibano dei rifiuti. Anche quelli umani. Senza scarafaggi una importante sezione dell'ecosistema sarebbe demolita.
Prima di far interventi a favore di una o dell'altra specie animale devi capire l'importanza della stessa nell'ecosistema e se con una semplice modifica del comportamento umano non si possa evitare lo sviluppo di tale popolazione senza stermini di massa o sterilizzazione per partito preso (visto che è chiara la natura del tuo intervento su tali specie).
AR
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