Dalla banchina, la signora Wu scherza sul fatto che ci siano piu' maiali che pesci nel fiume Jiapingtang. Ma non sta sorridendo nel dirlo. La pescatrice, 48 anni, che vive a Xinfeng, un paese dormitorio, si ricorda quando da bambina si tuffava nel fiume nei caldissimi giorni estivi. Oggi il fiume è nero come l'inchiostro, coperto di melma e di alghe verdi, e puzza come una fogna bloccata.
"Guardate l' acqua, chi mai ci salterebbe dentro?" dice la signora Wu. Ai suoi piedi un maialino da latte che va su e giu' dalla superficie del fiume, sbattendo contro la riva.
Questa area della provincia di Zhejiang , a 60 miglia da Shangai, è diventata oggetto di indagine pubblica e mediatica dopo che piu' di 16.000 maiali morti sono stati trovati negli affluenti del fiume della città, il Huangpu, una fonte di acqua potabile.
Mentre si esauriscono gli sforzi per la pulizia del tutto, permane il mistero sulla causa del decesso dei maiali e della loro comparsa nel fiume.
Mentre cresce la preoccupazione del pubblico per la sicurezza dell'acqua, cio' che è emerso è l'immagine di una regione rurale deturpata da un catastrofico danno ambientale , relativo al mercato nero del commercio della carne e al malcostume.
I primi maiali sono stati avvistati il 7 marzo e grazie alla marcatura alle loro orecchie sono stati fatti risalire a Jiaxing. I prini test hanno mostrato che hanno il virus porcino, circovirus, una malattia comune tra i maiali, che non risulta essere infettiva per gli umani.
L'acquedotto municipale di Shangai sostiene che l'acqua corrisponde agli standard nazionali, ma non ha aggiunto di piu'...
traduzione Cristina Bassi
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