Ennesimo delfino spiaggiato nel messinese, e' allarme!


Le coste della nostra provincia sono spesso, purtroppo, luogo di stragi o morti in mare, marinai o semplici visitatori decidono di avventurarsi nel tirreno e poi magari, incontrando condizioni avverse, fanno naufragio, morendo e poi, venendo trovati sulle nostre coste. Ma l’ultimo caso di rinvenimento nella spiaggia di Milazzo è sicuramente diverso e insolito.

Dopo alcuni avvistamenti in tempi recenti di delfini attraversanti lo stretto, ci sono stati altrettanti ritrovamenti, purtroppo, nelle nostre spiagge, dove i poveri mammiferi, forse trasportati da correnti che disconoscono, finisco per arenarsi, morendo e quindi andando a causare un disagio grave ad una specie animale che già non conta un altissimo numero di componenti. Milazzo è l’ultimo luogo “della morte” per un delfino ritrovato proprio l’altro ieri, il quale fa arrivare a 79 il numero dei mammiferi che hanno perso la vita nel medesimo modo; ancora non si conoscono completamente le cause di questa ondata di morte, si ipotizza che le correnti dello stretto siano per alcuni delfini troppo forti, di conseguenza, è inevitabile che questi non riescano a percorrere il budello di mare finendo trasportati molto vicino alle nostre spiagge, anche troppo per quello che possono fare, causando quindi nel delfino uno stato di panico assoluto, che porta l’animale a non capire più come agire, finisce per avere degli spasmi che non aiutano la situazione, fino ad arrivare sulla spiaggia, dove le onde di spuma fanno il loro dovere, purtroppo, portando sulla prima sabbia l’animale, il quale muore per insufficienza respiratoria, poiché i pori della pelle del mammifero, tanto sensibili, vengono ostruiti dai granelli.

Laura Abbriano, presidente dell’associazione “Aeolian Dolphin Research”, la quale sta tenendo sotto stretta osservazione il tratto di mare tra il nostro stretto e le isole Eolie, sta cercando di capire il perché di queste strane morti; il corpo dell’ultimo delfino ritrovato sarà inviato all’istituto Zooprofilattico di Palermo, dove avverrà l’autopsia, la quale sarà svolta cercando tutte le tesi possibili e immaginabili.

6 commenti:

Laura ha detto...

Sono Laura la responsabile dell'ADR Milazzo. Intanto ringrazio per l'interesse mostrato verso la situazione attuale degli spiaggiamenti nel Tirreno, ma ci terrei a fare alcune precisazioni. Non so chi abbia avanzato l'ipotesi che le correnti dello Stretto siano troppo forti per questi mammiferi, ma è escluso che sia così, infatti da sempre lo stretto di Messina è noto come "whale gate" ovvero come punto di passaggio per le rotte migratorie dei cetacei, quindi niente panico per i poveri delfini. Altra cosa: non ne consegue alcuna insufficienza respiratoria dovuta a ipotetici pori ostruiti dai granelli di sabbia. Intanto la pelle dei cetacei non presenta pori ed essendo mammiferi respirano esattamente come noi, ovvero tramite polmoni. Quanto alla causa che sta portando ai numerosi spiaggiamenti in tutto il Tirreno, l'ipotesi più probabile, avanzata in seguito ai numerosi esami condotti dai vari Istituti Zooprofilattici, è che sia da attribuire ad un virus, precisamente il morbillivirus.

Anonimo ha detto...

Laura ha ragione, la natura è perfetta (esseri umani a ESCLUSI), i delfini abitano il mare, non ci vanno per turismo..., se c'è un pericolo naturale e sottolineo naturale loro lo sanno, e cmq sono pesci: ci sono i salmoni che nuotano contro correnti in salita, i pescegatto che strisciano nel fango, le anguille che attraversano un oceano... dai... gli esempi sono tanti della forza della natura acquatica.
Dico che non si devono dimenticare gli episodi di morte che ultimamente stanno accadendo in ogni parte del mondo! Aringhe, gamberetti, granchi, carpe, etc etc
Ma quante navi dei veleni sono state affondate nei nostri mari dai nostri governi mafiosi? Ma quante esercitazioni stanno facendo con aerei, navi e SOMMERGIBILI, nei nostri mari?
Le capitanerie di porto un giorno si e uno si, vietano zone navigabili causa esercitazioni militari.
Non metto in dubbio che questo singolo caso possa essere questo virus, non sono un biologo, ma alla luce dei fatti ho la testa per pensare...
Ogni disastro ha la mano dell'uomo!

Anonimo ha detto...

La morìa dei cetacei è legata al recente aumento dell'attività vulcanica nella zona. Anche sottomarina.

Anonimo ha detto...

Eh si, anche quello è vero, l'attività vulcanica è in aumento a livello globale, anche sottomarina.
A questo punto c'è da farsi un paio di domande.
Se fosse un problema di intossicazione per esalazioni sottomarine o disorientamento e successivo inspiaggiamento non risulterebbe dall'autopsia?
Perchè la cosa non viene rivelata ufficialmente?
Perchè tutti gli articoli di inspiaggiamento finiscono con 'le autorità competenti stanno procedendo con le analisi del caso' e poi non danno più spiegazioni?
Penso che Laura sia una delle poche ad aver dato delucidazioni in seguito ad un'articolo che riguarda le analisi che stanno effettuando.
Ma il resto del mondo?

Anonimo ha detto...

Impazziscono dal dolore provocato dalle onde sonore tipo HAARP e si suicidano, come gli uccelli, prima o poi se nn smettiamo finiremo così anche noi!

Anonimo ha detto...

Esatto! Bravo! Haarp è all'origine di molti terremoti e maremoti, nonchè dell'uccisione degli animali che sono molto più sensibili di noi alle frequenze!
Il sapere è un arma!

 


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