La Grecia al tracollo utilizza i fondi comunitari in produzioni belliche



La notizia ha dell’inverosimile.

Secondo in Tribunale dell’Unione Europea il governo greco avrebbe concesso ai cantieri Skaramangas aiuti per 310 milioni di euro, in contrasto con le direttive Ue in materia di libera concorrenza di mercato.
Aiuti di Stato a cantieri navali che producono materiale bellico. Adesso la sentenza del tribunale che ordina alla Grecia di recuperare le somme erogate.
La Grecia ha affermato che i cantieri sono la chiave per la sopravvivenza del proprio esercito e l’arresto dell’attività ne metterebbe a rischio la stessa esistenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sperando che non venga ingiustamente cdnsurato il mio commento, vorrei sottoporre alla vostra attenzione la mia esperienza.
Circa un anno e mezzo fà sono stato in Grecia per vacanza, e quello che si respirava oltra alla tremenda tensione (1 negozio su 2 chiusi, sciopero taxi, sciopero raccolta rifiuti, ecc., ecc.) era il continuo passaggio di jet militari.
Sì, proprio così, mi trovavo ad Olimpia e più o meno ogni 10 minuti si sentiva il boato assordante di qualche jet supersonico, ne saranno passati come minimo una decina in un paio di ore. Vi risparmio lo strazio della gente, la guida turistica che ci accompagnava in giro era sconvolta per la situazione del paese, benchè alcuni vips avessero ancora ville o case in Grecia la sensazione era di trovarsi in un paese abbandonato a sè stesso, isolato dal resto del mondo.

 


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