È iniziato ieri lo spettacolo delle Geminidi. Le stelle cadenti invernali che sfidano per bellezza quelle della notte di San Lorenzo, da ieri sono nei pressi della Terra. Ma il picco si avrà da domani 12 dicembre al 14, anche se saranno visibili almeno fino al 17.
Le Geminidi sono i resti di un asteroide scoperto di recente, solo nel 1983. E questa è già una particolarità visto che di solito le meteore sono rocce derivate da comete, non da asteroidi.
Esse diventano evidenti quando i loro resti incontrano l'atmosfera terrestre. Quando la Terra incontra il flusso dei detriti durante l'orbita del pianeta attorno al sole, alcune delle particelle bruciano nell'atmosfera terrestre. Non è raro, per questo sciame meteorico, vedere scie luminose che durano anche diversi secondi. Ciò avviene perché le particelle degli asteroidi sono più 'resistenti' e il loro passaggio più lento rispetto a quelle nate dalle comete, come ha confermato Bill Cooke della Nasa.Non occorrono telescopi o binocoli per scovarle. Visto il gran numero, sarà facile anche vederne e in gran quantità ad occhio nudo. Anche la luna, ormai quasi del tutto assente perché vicina alla sua fase di novilunio, renderà più semplice e agevole la visione dello spettacolo. Il momento migliore per osservarle sarà il 13 dicembre, dopo la mezzanotte. In assenza di nubi, sarà possibile vedere da 80 a 120 meteore all’ora.
Esse diventano evidenti quando i loro resti incontrano l'atmosfera terrestre. Quando la Terra incontra il flusso dei detriti durante l'orbita del pianeta attorno al sole, alcune delle particelle bruciano nell'atmosfera terrestre. Non è raro, per questo sciame meteorico, vedere scie luminose che durano anche diversi secondi. Ciò avviene perché le particelle degli asteroidi sono più 'resistenti' e il loro passaggio più lento rispetto a quelle nate dalle comete, come ha confermato Bill Cooke della Nasa.Non occorrono telescopi o binocoli per scovarle. Visto il gran numero, sarà facile anche vederne e in gran quantità ad occhio nudo. Anche la luna, ormai quasi del tutto assente perché vicina alla sua fase di novilunio, renderà più semplice e agevole la visione dello spettacolo. Il momento migliore per osservarle sarà il 13 dicembre, dopo la mezzanotte. In assenza di nubi, sarà possibile vedere da 80 a 120 meteore all’ora.
Ma la storia completa di come queste particelle siano giunte fino a noi è avvolta nel mistero. Una delle teorie più accreditate riguarda la collisione dell'asteroide 3200 Phaeton con altre rocce celesti. Osservando il loro radiante, ossia il punto da cui hanno origine nella Costellazione dei Gemelli, le Geminidi provengono dai resti di 3200 Phaethon. Tale flusso è rimasto nello spazio per secoli, ben lontano dall'orbita terrestre. Poi, dal 1830, la gravità di Giove potrebbe averlo spostato nel corso dei secoli, spingendolo più vicino alla Terra.
Nonostante la loro luminosità e le dimensioni, le Geminidi non sono affatto pericolose. Nessuna di queste meteore arriva a terra, diventando un meteorite. Quello che i fortunati vedranno sarà solo uno spettacolo di luci nel cielo invernale.
Francesca Mancuso
1 commento:
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