L' Europa delle banche, questo mostro che sta per divorare il futuro nostro e dei nostri figli


di Gianni Fraschetti -

Ebbene eccoci qui, alla vigilia di una seconda tangentopoli che dovra' spazzare via l'attuale classe dirigente, espressione dei partiti, e sostituirla con Funzionari di Banca, esattamente come Monti ha gia' fatto alla Rai con quel bel pezzo di manza della Tarantola. E siamo anche  in   spending review, che dietro questo accattivante nome in inglese, divenuta ormai la nostra lingua ufficiale ed il cui suono fa pensare a qualcosa di piacevole, tipo orsetti di gomma, nasconde invece l' ennesimo massacro sociale da parte di questo Governo pronto a tutto pur di portare a termine la missione affidatagli dai suoi padroni. Adesso stiamo per salvare le Banche spagnole ed a noi italiani questo scherzetto costera' una ventina di miliardi di euro, da sommare ai cinquanta del patto di stabilita' ed alla cifra ancora indeterminata che occorrera' per mantenere il bilancio in pareggio.  E non preoccupatevi, tante volte ce ne dimenticassimo provvdera' l' Unione Europea direttamente, prelevandoli forzosamente dalle nostre casse, che a tanto sono stati autorizzati dai trattati che i nostri parlamentari hanno ratificato a larghissima maggioranza, senza avere naturalmente letto una riga di cosa stavano approvando. Troppo impegnati a pensare al loro di futuro per aver tempo di pensare anche a quello degli italiani.  
Un ulteriore ed estremamente significativo passo in avanti verso la fine. Ecco cosa hanno approvato.    
A differenza loro invece, Monti sa molto bene cosa sta facendo ed e' assolutamente consapevole che in fondo al viale sul quale ci ha portato, gremito da un pubblico gaudente, formato dalla peggior classe politica che l' Italia abbia espresso dal dopoguerra e  disseminato da cartelloni pubblicitari multicolori, dai nomi esotici  ed accattivanti.....salvaitalia....crescitalia...etc.. non vi e'  invece alcuna resurrezione.  Non vi e' nulla ma proprio nulla di quanto viene preannunciato nei ciclici proclami dentro i quali si esaurisce l' attivita' di questo governo. C'e' solo il nostro certificato di morte come stato nazionale.
L'austerity, o rigore dei conti che dir si voglia,  è stata una significativa accellerazione in questa mortifera direzione. Una accellerazione fortemente voluta e che  ha peggiorato di parecchio le cose, aumentando le tasse e tagliando la spesa sociale. Chiunque mastichi un minimo di economia. anche uno studente del primo anno, era in grado di comprenderlo. Non ci voleva un Nobel  per capire che  la riduzione del deficit con simili misure è un errore tragico  per l'economia. Una mossa sbagliata che fa lievitare  il tasso di disoccupazione, e fa aumentare anche il deficit in realtà.
E  per chi avesse dubbi la Grecia e' li' a dimostrarlo.
Quando aumenti le tasse e tagli le spese in questo modo scellerato, l'economia crolla e con essa crolla la capacita' esattiva dello Stato, perché la gente non e' piu' in grado di fare fronte al carico fiscale  ed anche la spesa pubblica aumenta a causa della disoccupazione.
Quindi, alla fine, questa idiozia che chiamiamo  rigore dei conti fa solo aumentare il deficit. Lo sanno tutti, ripeto e quella faccia di tolla di Monti lo ha pure recentemente  confessato, "....le misure adottate peggioreranno la situazione nell' immediato salvo dare i loro frutti nel medio periodo..."
A prescindere che non e'  assolutamente vero,  infatti peggiorano nell' immediato ed uccidono in prospettiva, se anche lo fosse,  nel medio periodo siamo comunque tutti morti. Le misure adottare sono un veleno dagli effetti abbastanza immediati,  un disastro per l'economia e per le persone. Questa e' la verita'.  Se qualcuno capisse cosa realmente ci stanno facendo sarebbe legittimato a chiamare i nostri governanti criminali.  Altro che miracolo Monti, come qualche imbecille ha definito questi mesi di devastazione.
Avremmo potuto avere una disoccupazione al sette per cento lasciando salire tranquillamente  il deficit  ( tanto e' salito comunque  e continua a farlo col rispettabile trend di venti miliardi al mese ) immettendo di contro liquidita' nel sistema e stimolando la crescita, invece questi mascalzoni ( io non ho timori a dirlo ) hanno operato  l'esatto contrario.  
Hanno cioe'  fatto salire il tasso di disoccupazione fino a percentuali inaudite  ed hanno sistematicamente distrutto l'economia reale,  lasciando che il sistema bancario fagocitasse fino all' ultimo  centesimo dei cinquecento miliardi ricevuti in prestito dalla BCE, col bellissimo risultato di essere comunque rimaste impantanate in una crisi che le uccidera', pur costandoci miliardi ed il caso del MPS di quel figuro di Profumo e' sintomatico.Iinsieme a loro sta pero' morendo la piccola e media industria italiana, ossia la spina dorsale della nostra economia. E questa e' la vera strada senza ritorno, la strada che porta alla perdita totale della sovranita' ed alla fine dell' Italia come Stato nazione. Torniamo ad essere una espressione geografica. Questa e' la missione di Mario Monti.
L'  Europa delle banche, questo mostro che sta per divorare il futuro nostro e dei nostri figli, passa infatti, anche e soprattutto, attraverso la morte dei singoli Stati nazionali  e Monti e' un fedele  ed abile esecutore delle direttive che ha ricevuto. Un kapo' messo apposta per  uccidere l' Italia in fretta e bene, un mascalzone che si sta impegnando a fondo per riuscirci, accompagnato ed assistito in cio' da una  classe politica  che meriterebbe la galera. Solo per questo e senza voler entrare in altri vezzi che la contraddistinguono.
Ma nemmeno tanto viscido servilismo la salvera'. Ormai non fa piu' parte dei progetti dei signori del denaro e puo' essere quindi liquidata senza problemi ed a tale riguardo credo che nelle prossime settimane avremo una proliferazione di Batman impressionante.
Quanto agli italiani, rispetto a pochi mesi fa  hanno ormai maturato  alcune certezze, due delle quali definitive ed agghiaccianti. La mancanza di qualsiasi prospettiva per le nuove generazioni, che non hanno nessuna ipotesi seria di percorso umano e lavorativo di fronte a loro e la mancanza di qualsiasi ipotesi di sopravvivenza futura per coloro che hanno da cinquanta anni a scendere, forse anche cinquantacinque.
Gli ultimi che se la caveranno,  male ma se la caveranno, sono forse i sessantenni, che stanno sicuramente vivendo nella loro viva carne le brillanti iniziative sociali di Monti  e della Fornero ma se non sono rimasti impigliati nella rete pelagica degli esodati e se riusciranno ad evitare i filaccioni che questa banda di macellai sta disseminando,  hanno qualche chance di riuscire a sopravvivere fino al termine naturale della loro vita. Per tutti gli altri il Big Ben ha detto stop ed il loro futuro si prospetta popolato da streghe e spettri oppure, se la volete piu' semplice e vi piace  Ascanio Celestini, saranno proprio cazzi loro. Ma di quelli storti ed acidi assai.
Dunque, se oggi pensate che  vada male, le prospettive per il futuro, prossimo e remoto, sono veramente pessime ed appare chiaro  che la attuale classe politica non solo non ha  alcuna capacita' per cambiare lo stato delle cose in meglio  ma  fino ad ora e per decine di anni non ha fatto altro che peggiorarlo in maniera consapevole, fino a condurci all' attuale situazione. Se poi volessimo comunque illuderci del contrario, immediatamente dopo dovremmo chiederci per quale motivo questi cialtroni dovrebbero mettersi a combattere duramente, rischiando l' osso del collo e non solo metaforico, quando e' palese che l' unico vero interesse che li muove e' mantenere almeno una posizione di stallo, uno statu quo che consenta loro di continuare a lucrare una rendita di posizione infame. 
L' atto piu' eroico del quale questa gentaglia e' capace,  e' andare a fare i sindaci di qualche grande citta' per sfilarsi dal mucchio selvaggio ed ormai imbizzarrito della politica nazionale e  raggiungere la greppia da un angolo meno affollato. Per continuare a tenere il culo su una poltrona e continuare ad ingozzarsi nella maniera oscena che emerge ormai implacabile dalle cronache giudiziarie.  Si sono gia' sacrificati in molti in tal senso.
Dunque gli ingredienti per far tracimare lo sdegno popolare verso il punto di non ritorno, varcato il quale, di solito e se ci riescono, i governanti fuggono dai palazzi assediati in elicottero, ci sarebbero tutti.....ma non da noi. Da noi non avviene nulla di tutto cio'.  Le cause di questa  "anomalia"  sono principalmente due. Una endogena e l' altra esterna, di carattere internazionale. 
Gli italiani sono pesci strani, abituati ad autogovernarsi da secoli ed ammaestrati dalle contingenze a conformarsi sempre al vecchio e mai tramontato motto, Franza o Spagna purche' se magna Da noi nessuno  brilla mai  troppo per virtu' civiche, coscienza collettiva e sentimento nazionale. 
Siamo infatti un popolo che  non si sente nemmeno tale ( ci siamo inventati pure le radici celtiche, roba da rotolarsi dal ridere ), che e' pervenuto  ad una strana unita' piu' per favorire gli altrui progetti di riassetto del bacino mediterraneo che per un anelito di indipendenza, arrivandoci in maniera poco chiara, passando per un saccheggio osceno ed una guerra civile sanguinosa (l'annessione del Sud) che ha prodotto una ferita che non si e' ancora rimarginata e seguendo un percorso tortuoso e servile fin dalle prime battute. Un percorso che fin da allora lasciava intuire quali fossero le forze che realmente contavano in questo paese. 
Un popolo dunque abituato a tutto, che ha visto tutto, che e' sopravvissuto a tutto e che si e' temprato alla forgia della malizia, dell' opportunismo, dell' ignoranza, dell' indifferenza e dell' egoismo. Dal crollo dell' Impero romano ha avuto un solo, breve, sussulto di dignita' per un solo, breve istante. Veramente troppo poco, desolantemente poco e sappiamo tutti come e' finita, peraltro. Con un parricidio.
Fa parte della nostra storia e della nostra personalita' anche questo aspetto immondo del nostro carattere collettivo. Un popolo che fu guerriero e domino' il mondo e' ormai regredito fino a ridursi ad un gregge belante, capace delle piu' ignobili efferratezze. E cosi'  uccidere il padre di certo non ci spaventa piu' di tanto, ove per padre si intende l'uomo che potrebbe dare il via al riscatto collettivo. Cola di Rienzo, Masaniello, qualcuno dei capi briganti che guidarono la guerriglia al Sud, tutti puntualmente venduti ai piemontesi dalla loro stessa gente. La nostra storia e' piena di questi umili personaggi, venuti dal popolo e dal popolo fatti a pezzi dietro istigazione dei veri padroni di sempre. Uccidere il padre nell'illusione di salvare se stessi.
L' italiano, ormai da secoli, si e' tramutato in  un vigliacco schifoso, un verme che punta sempre e soltanto al suo tornaconto personale. L' egoismo e' la sua stella polare ed alla fine  l' unica cosa che ben comprese del fascismo fu il motto...Me ne frego...che fece proprio con devota convinzione. 
Me ne frego e Franza o Spagna purche' se magna......Ma cosa mai potevamo pretendere da un popolo che cosi' mirabilmente ha definito  le proprie ambizioni ed il proprio orizzonte ? Con simili premesse  che altro ci potevamo aspettare se non quanto ci e' capitato ?
Anche ora, mentre leggete, molti di voi stanno sorridendo sotto i baffi e mi stanno dando del cretino, ognuno pensando di possedere la propria personale  ricetta per cavarsela, di avere comunque la  conoscenza giusta, nella convinzione granitica che bastera' una parolina detta al momento opportuno ed i giochi, anche stavolta, saranno fatti. E che gli altri si fottano.
Mi dispiace deludervi cari amici ma temo che questa volta le cose stiano andando molto diversamente dal solito. Intanto vi e' da dire che a furia di fregarcene ecco poi come ci siamo ridotti ed inoltre temo che Franza e Spagna, e mettiamoci pure la Germania e tutto il resto del Circo equestre mondiale,  con i chiari di luna che corrono, abbiano ben altre rogne da grattarsi  ed  altro da pensare  che dare da mangiare a noi, posto che lo abbiano mai fatto poi ma si sa, le convinzioni piu' stupide a volte sono quelle radicate piu' profondamente.
Dunque siamo soli, nella merda e con un governo, guidato da un Quisling che non sembra nemmeno umano con quella voce metallica e quella manina meccanica. Rendiamocene conto finalmente. Rendiamoci  dunque conto che questo ciclo economico-esistenziale e' arrivato alla fine. Non ci saranno ne' amici, ne' tantomeno amici degli amici con la capacita' taumaturgica di risolvere con un tocco la nostra esistenza e checche' ne dicano a giorni alterni, non ci sara' risoluzione della crisi e non torneremo in ogni caso a rivedere la luce.
Ogni ulteriore e torbida  fascinazione della politica attuale su di noi, ivi comprese le new entry, che Dio ce ne liberi, rappresentera' solo un allungamento dell' agonia, una nuova penosa stazione della Via Crucis che stiamo percorrendo.
Accorrere nuovamente alle urne, quando e se ci chiameranno, per dare il nostro inutile ( per noi ) voto ad una parte o all'altra che pur cambiando il nome, rappresentano lo stesso identico potere che ci ha ridotto nelle attuali condizioni, appare totalmente demenziale.  
Eppure molti italiani lo faranno, anzi, non vedono l' ora che la kermesse cominci per poi magari andare a clacksonare come pazzi nella notte, plaudendo alla vittoria della propria squadra politica del cuore e sventolando bandiere che sembrano arrivare direttamente dalla coldiretti o dalle associazioni animaliste e che rappresentano invece cio' a cui si sono ridotti i partiti. A cui ci siamo ridotti noi.
Querce, spighe, gabbiani e giu' di li',  un caravanserraglio patetico,  che rende  ridicoli solo a nominarli, figurarsi a votarli. Eppure lo faranno, li voteranno ancora. lo lo so e lo sapete anche voi.
Quanto a Grillo ed i suoi, ci costeranno probabilmente qualche altro anno di bollitura, il tempo che arrivino, si ambientino e diventino ESATTAMENTE come gli altri. Immagino che tutti ricordiamo bene le vicende della Lega, dalla nascita ad oggi. Dovevano spaccare il mondo nelle intenzioni e si sono ridotti a delle vere merde e francamente Bossi aveva un po' piu' di spessore rispetto ad un Grillo eterodiretto da centrali che lasciano gia' oggi molto da pensare.
Dunque siamo fritti, dira' qualcuno.
Ebbene, nonostante tutto....NO. Non siamo ancora fritti, almeno irrimediabilmente.
In un mio vecchio articolo - E' l' ora dei cuori impavidi - su Informare Overblog, ponevo l' accento sul fatto che comunque anche i signori re di denari, i padroni del creato, di errori ne hanno commessi a bizzeffe ed il bacino mediterraneo non appare piu' la loro personale vasca da bagno.
Le navi russe, iraniane e cinesi vi sono gia' entrate in pianta stabile, per chi non se ne fosse accorto.  Dunque la situazione e' fluida, certamente ha poco o nulla a che vedere con l' acqua stagnante e paludosa degli anni della guerra fredda, del mondo diviso a blocchi, del mega ricatto nucleare, dove realmente ogni ipotesi di cambiamento, anche minimale, era pura follia. Un' unico elemento ci tiene agganciati al carro internazionale e ci vincola, obbligandoci a questa discesa agli inferi.
Lo stramaledettissimo euro. Tramite l' euro abbiamo interferenze gigantesche non solo sulla nostra sovranita' ma anche nel ventaglio delle possibili opzioni percorribili. Scelte radicali in eurozona non sarebbero consentite a costo di impiegare anche mezzi estremi. A tale proposito Sarkozy, dopo una pippata di coca piu' robusta del solito fu molto chiaro durante una conferenza stampa con la Merkel. Parlo' apertamente di guerra ed era evidente che ce l' aveva con noi o meglio con lo Scaramacai di Arcore. 
Con Hollande le cose non stanno per nulla cambiando, al di la' delle pie illusioni dei soliti inguaribili imbecilli. Il direttorio franco tedesco e' piu' solido che mai e Mario Monti ha , se possibile, peggiorato di molto la nostra situazione. Ormai abbiamo battuto tutti i record negativi, da quello sulla disoccupazione a quello del costo del denaro, dalla tassazione piu' elevata del mondo al 50% di giovani disoccupati...Insomma ovunque ti giri e' un disastro, il costo della spesa, del carburante e delle tariffe ha raggiunto livelli insopportabili ed a furia di predicare il  comandamento "Non finiremo come la Grecia" e' esattamente quello che abbiamo fatto. Che hanno fatto. Con provvedimenti talmente pesanti da uccidere un toro. L'euro ci uccide e ci tiene avvinti a se, prigionieri del mantra montiano dell'indissolubilita' del vincolo che ci lega a questa Europa dei banchieri e dei mercanti ed a questa moneta che sta avvelenando la nostra societa' e le nostre vite. Il legame  attuale con l' Europa ci riporta ad una situazione simile a quella degli anni di piombo, quando la logica dei blocchi impediva ogni soluzione di ricambio, anche quelle estreme, portate eventualmente avanti da eventi traumatici temporanei che potevano sbloccare la situazione.  In questa ottica vanno lette le minacce del fu Sarkozy...Non vi illudete, non vi permetteremo mai di sganciarvi da questo treno.... e per esserne sicuri hanno messo il Professore a Kapo' del vagone Italia e per la prima volta nella storia un militare a Ministro della Difesa. Associando e rendendo complici le Forze Armate a questa ignominia.
Ma se l'  euro dovesse crollare   ( e negli ambienti finanziari che contano, dopo il vertice UE, si danno sei, massimo otto mesi di vita alla moneta unica ), sarebbe come un secondo crollo del muro di Berlino, con alcuni paesi occidentali, tra cui il nostro, nella parte dei paesi dell' Est di allora. 
Tutto lo scenario cambierebbe di colpo, non ci sarebbe piu' l' Europa, questa cazzo di stramaledetta Europa delle banche, dell' acciaio, del burro e dei dirigenti culattoni eletti da nessuno, che fanno e disfano a loro piacimento,  l' America sarebbe improvvisamente lontana e si aprirebbe una finestra di opportunita' nella quale saremmo liberi di operare qualsiasi scelta, anche le piu' radicali, anche le piu' impensabili, almeno attualmente. Il tutto in un contesto europeo ed internazionale dove ognuno sarebbe troppo impegnato a tentare di sopravvivere per occuparsi di altro. La fine dell' Euro rappresenterebbe la rottura delle catene, la lacerazione della camicia di forza che indossiamo da settanta anni. La fine dell'Euro coinciderebbe  esattamente con la liberta'. Con la nostra liberta'.
Cosa potrebbe accadere ? 
Tutto, ma veramente di  tutto, anche cio' che oggi non osiamo nemmeno ipotizzare. In Italia manca ancora un vero Leader, almeno come tutti se lo immaginano...
Un tipo alla Kennedy se vogliamo, uno che ci parli guardandoci in faccia, dritto negli occhi ma quell'uomo esiste, e' gia' tra noi. Non lo conosciamo ed anche lui non sa ancora cosa sara' chiamato a fare. Se crollasse l' Euro gli eventi lo promuoverebbero sul campo, come sempre e' avvenuto nella storia e nei grandi cambiamenti e credo che, alla fine della fiera, potrebbe contare su una forza risoluta, decisiva e disciplinata gia' presente sul territorio nazionale. Una forza che a quel punto non avrebbe piu' scuse per traccheggiare e lasciare la Nazione a dissanguarsi alla deriva. Se cio' avverra', quando avverra', sara' come uscire da un incubo, da una catacomba oscura, come da uno stato di sudditanza  indotto da psicofarmaci e portato avanti per decenni da un branco di macellai del loro stesso popolo. Ci libereremo di loro, di tutti loro e rivedremo finalmente  il sole e forse scopriremo tutti insieme, sbattendo le palpebre e piangendo di gioia, di essere esattamente quello che ci hanno sempre impedito di essere e che, soprattutto, ci siamo sempre rifiutati di essere. Un popolo.

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