Encelado: Nuova meta per la ricerca di vita aliena

La piccola luna ghiacciata di Saturno potrebbe ospitare forme di vita extraterrestre

La ricerca sulla vita extraterrestre nel nostro sistema solare è sempre stata dominata da Marte, ma un numero crescente di scienziati ritiene che Encelado, una piccola luna ghiacciata di Saturno, sia una scommessa molto più interessante.


Il professor Charles Cockell astrobiologo presso l'Università di Edimburgo non ha dubbi. In un intervista a The Guardian, afferma : "Se qualcuno mi donasse diversi miliardi di dollari per costruire la navicella che voglio, non avrei alcuna esitazione, vorrei costruirne una che possa andare fino a Saturno e raccogliere dei campioni da Encelado."
I batteri e altre forme di vita potrebbero esistere su altri pianeti, ma sono probabilmente sepolti in profondità sotto la superficie e sono quindi di difficile accesso. Per l’astrobiologo, "se esiste una forma di vita su Encelado, sarà più facile da prelevare."


Scoperta da William Herschel nel 1789, la luna di Saturno è stata sottoposta alle analisi della sonda Cassini per otto anni. I risultati sono stati rivelatori: hanno mostrato che possedeva veramente un'atmosfera, anche se sottile, costituita da vapore acqueo, biossido di carbonio, metano e azoto.


"E' stato meraviglioso, ho solo pensato: Wow!" dice il professor Michele Dougherty dell'Imperial College di Londra.

Sulla piccola luna esistono geyser d'acqua che contengono componenti organici, tra cui propano e acetilene.

Encelado,Luna di Saturno
                                         Credit: NASA

Secondo Chris McKay, uno astrobiologo della NASA, non si può trovare una situazione migliore: "C'è acqua allo stato liquido, sostanza organica e calore. E' difficile pensare a qualcosa di più attraente a meno di ricevere un segnale radio dagli abitanti di Encelado che ci chiedono di andarli a trovare".

Le osservazioni di Cassini suggeriscono che Encelado possiede un oceano sotterraneo che viene mantenuto liquido dal calore interno della luna. "Non siamo sicuri da dove provenga l'energia " ammette McKay. "La sorgente sta producendo circa 16 gigawatt di potenza e appare simile alle fonti di energia geotermica che abbiamo sulla Terra, come le profonde aperture che vediamo nei nostri fondali oceanici con bolle di gas caldi".

Ma per ora una difficoltà, non da poco, impedisce ai ricercatori di recuperare dei campioni: la distanza. La sonda Cassini ha impiegato quasi sette anni per raggiungere Encelado dopo il suo lancio da Cape Canaveral nel 1997.
Una volta sul posto, alcuni anni sarebbero necessari per raccogliere campioni di acqua e materia organica e poi la navicella impiegherebbe ancora sette anni per tornare sulla Terra. Contando i dieci anni per programmare, costruire e lanciare la sonda, una tale missione comporterebbe trent'anni, e quindi l'intera carriera di uno scienziato.

McKay e un gruppo di altri scienziati della NASA con sede presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, sono comunque decisi. Ora devono ultimare i piani per la missione Encelado Sample Return, che consiste nel mettere una sonda in orbita intorno a Saturno. Si tratta di utilizzare la gravità della luna più grande del pianeta, Titano. I campioni sarebbero poi conservati in un barattolo, per tornare sulla Terra dopo i sette anni del viaggio di ritorno.

L'entrata tardiva di Encelado nella ricerca di vita extraterrestre aggiunge una meta interessante per la nuova astrobiologia nella sua caccia agli alieni. Prima che fossero scoperti i geyser di Encelado, due obiettivi principali dominavano le loro ricerche: Marte e le lune ghiacciate di Giove. Il primo è il più facile da raggiungere e ha già ricevuto visite da decine di sonde. Il 6 agosto 2012 anche il nuovo rover della NASA, Curiosity, atterrerà su Marte e continuerà a cercare la vita sul Pianeta Rosso.

Charles Cockell dichiara: “Per l'evoluzione della vita c’è bisogno di acqua allo stato liquido, e anche se è chiaro che una volta l'acqua scorreva su Marte, la sua attuale esistenza è discutibile; al contrario, si può vedere l'acqua su Encelado insieme a materie organiche.
Solo il prelievo di campioni dai pianeti del nostro sistema solare riportati ai laboratori sulla Terra dove potranno essere studiati, ci permetterà di rivelare la loro esatta natura - se esistono, naturalmente”.

Il piccolo mondo di Encelado potrebbe quindi avere molto da raccontarci.

Articolo completo (inglese) QUI

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