Spread! O la borsa o la vita!

Lo Spread è il nuovo babau, un po’ come il ritorno del terrorismo, è la nuova “strategia della tensione”.

Un po’, come i downgrade “ad orologeria” delle Agenzie di Rating, corrotte ed incapaci;

un po’, come Guardia di Finanza ed Equitalia, bracci armati dello “Stato Fiscale”.

Lo Spread è l’ultima frontiera, nella “politica dell’ansia”, come la tortura della goccia cinese, quella che immobilizza il malcapitato per fargli cadere sulla fronte, sempre nello stesso punto, una goccia d’acqua ad intervalli regolari, per portarlo alla follia e poi alla morte, perchè la goccia si dice, finirebbe, per forare il cranio.

Con lo Spread, si combattono le guerre del nuovo millennio, a colpi di debiti sovrani, immolando i popoli sull’altare dell’austerità, perché l’”Europa dei Kommissari” non può dissolversi, perché il sistema bancario “non può fallire”, perché il Capitalismo “non può sparire” ma deve mantenersi in eterno, insieme al suo sodale infernale, il dio mercato, che tutto vede, regola, definisce e spiega.

D’ora in poi, tutti avranno paura del buio, e, basterà invocare il Babau, perché una nuova iniqua, recessiva, vessatoria, “manovra finanziaria”, trovi una sua giustificazione, anche se travestita da spending review, perché è giusto che sul “Titanic che affonda” si affami chi è già affamato non i “colletti bianchi” che siedono nei consigli di amministrazione delle banche o delle società di rating, perché sì, “Noi la vostra crisi la stiamo pagando”.




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