Terremoto Emilia: nuovi casi di liquefazione del suolo!

30 maggio 2012 - Emilia -  Dopo il violento terremoto di ieri che ha causato vittime e danni e' stato segnalato per l'ennesima volte il fenomeno della liquefazione del sottosuolo che avviene durante forti terremoti. a causa di un aumento della pressione interstiziale,in cui il suolo passa improvvisamente da uno stato solido a uno fluido, o con la consistenza di un liquido pesante. La liquefazione [1] avviene più frequentemente in depositi sabbiosi e/o sabbioso limosi sciolti, a granulometria uniforme, normalmente consolidati e saturi.[2] Durante la fase di carico, le sollecitazioni indotte nel terreno, quali possono essere quelle derivanti da un evento sismico, possono causare un aumento delle pressioni interstiziali fino a eguagliare la tensione soprastante. Viene così annullata la resistenza al taglio del terreno secondo il principio delle pressioni efficaci di Terzaghi, e si assiste così a un fenomeno di fluidificazione del suolo.
In pratica, si può osservare che gli edifici costruiti al di sopra di un terreno soggetto a tale fenomeno subiscono affondamenti e ribaltamenti[3], in quanto il terreno non è più in grado di opporre resistenza alla spinta proveniente dall'alto.

I depositi più soggetti a liquefazione sono sabbie e limi la cui deposizione è avvenuta nell'Olocene (si tratta cioè di terreni generalmente non più antichi di 10 000 anni) a granulometria uniforme (ben classati) che si trovano in strati con spessori nell'ordine dei metri e in condizioni sature. Questi depositi possono trovarsi lungo letti fluviali, spiagge, dune e altre aree di accumulo di sabbie e silt di trasporto eolico (Loess). Fenomeni di liquefazione sono le sabbie mobili, quick clay, correnti di torbida e liquefazioni da terremoti.

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