15 attivisti romani sono stati arrestati a Francoforte durante la manifestazione contro le misure d'austerità imposte dall'Europa, Blockupy Frankfurt. Circa un migliaio di persone, infatti, si erano ritrovati nella città tedesca per una quattro giorni volta a bloccare le riunioni della Banca Centrale Europea.
I presidi dei manifestanti, però, sono stati ripetutamente sgomberati dalla polizia dalla zona intorno alla Bce fino a quando alcuni di questi, dirigendosi verso Paul Platz, sono stati arrestati dopo essersi rifiutati di firmare una diffida che impediva loro di avvicinarsi alla zona rossa. Quest'ultima corrisponde alla zona di cinque chilometri di diametro che ha come centro la sede della Bce, della borsa tedesca e della Banca centrale tedesca. Gran parte degli attivisti sono studenti dell'Università Sapienza di Roma.
Paese Sera ha raccolto la testimonianza di una studentessa romana che in questi giorni sta protestando a Francoforte. "In questo momento la democrazia è sospesa: è impossibile manifestare, riunirsi, ma anche semplicemente camminare per strada" ha affermato la stundentessa "siamo fermati, perquisiti, arrestati in maniera arbitraria solo perché vogliamo manifestare, non ci sono state violenze né incidenti ma solo persone inermi portate via e schedate in massa. Siamo venuti a Francoforte perché vogliamo un'Europa diversa, perché vogliamo ricostruire la democrazia contro lo strapotere della finanza e dei profitti, vogliamo manifestare e lo faremo: che faranno ci arresteranno tutti?".
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