Una cometa nelle notti stellate di febbraio

Le notti stellate di febbraio, ricche di pianeti, costellazioni e astri brillanti facili da individuare, saranno segnate dal passaggio della cometa Garradd, visibile fino al 5 febbraio, e da molti 'duetti' fra la Luna e i pianeti.

La Luna, spiegano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), potrà essere una guida nell'osservazione di alcuni pianeti.
Il primo del mese la Luna è vicina alle Pleiadi, tra il luminoso Giove e la stella Aldebaran. Tra il 9 e 10 febbraio la Luna 'si sposta' vicino a Marte. Alla fine del mese è possibile vedere il pianeta rosso per quasi tutta la notte e distinguerlo a Est già al calare della sera.

Tra il 12 e il 13 febbraio entra in scena anche il pianeta degli anelli, Saturno è visibile guardando in direzione Est, dove forma un suggestivo triangolo con la luna e la stella Spica. Febbraio è il mese ideale per osservare il luminosissimo Venere, che la sera del 25, dopo il tramonto, è osservabile in coppia con la Luna.

Il giorno successivo, il 26 fennraio, è il pianeta più grande del Sistema Solare, Giove a darsi appuntamento con la Luna: nelle prime ore della sera sono entrambi osservabili apparentemente vicini nel cielo in direzione Ovest. Mercurio èvisibile a fine mese, poco dopo il tramonto.
Fino al 5 febbraio la protagonista del cielo è la cometa Garradd, che appare vicina all'ammasso globulare M92 nella costellazione di Ercole. Questa cometa, spiega l'astrofilo Rolando Ligustri, del Circolo Astrofili Talmassons (Udine), è osservabile in seconda serata. ''La cometa ha raggiunto la soglia di visibilità ad occhio nudo, ma per osservarla – precisa Ligustri – c'è bisogno di cieli molto bui e privi di inquinamento luminoso''. Per apprezzare i dettagli della cometa si possono usare un telescopio medio o un binocolo, che permetterà di osservare bene le parti più luminose.

Fra le costellazioni più facili da individuare questo mese vi è la costellazione di Orione, guardando il cielo in direzione meridionale, la si può distinguere dalle tre stelle allineate della cintura. Con Orione a fare da guida è possibile individuare anche la costellazione del Cane Maggiore.

Guardando a Est di Orione: sul prolungamento delle tre stelle che formano la cintura, sottolinea l'Inaf, c’è Sirio, la stella più luminosa del cielo, che appartiene al Cane Maggiore. Quest’ultima è anche una costellazione di riferimento per individuare M41, un ammasso aperto che in una notte particolarmente limpida può essere individuata anche ad occhio nudo.

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