In Cina spariscono 20 laghi ogni anno!

La Cina ha circa 24.000 laghi naturali, ma ne perde circa 20 all'anno. La notizia è stata data durante un forum sui laghi e l'ambiente che si è tenuto il 10 ed 11 dicembre a Nanjing, il capoluogo della provincia orientale del Jiangsu (est).

I laghi naturali cinesi si estendono su una superficie di 83.000 km2 e svolgono un ruolo importantissimo nel mantenimento dell'equilibrio ambientale in un Paese assediato a nord e ad est dall'avanzata del deserto ed a sud da siccità ed alluvioni. Secondo la dichiarazione approvata dal forum di Nanjing, «I laghi cinesi sono di fronte a gravi situazioni a causa del cambiamento climatico provocato dall'attività umana. E' demoralizzante vedere che una ventina di laghi naturali scompaiono ogni anno in Cina. Le attività umane provocano conseguenze disastrose sui laghi. La qualità dell'acqua si deteriora, i depositi si accumulano, la superficie delle zone umide retrocede e gli organismi acquatici stanno sparendo. I laghi non potranno adattarsi ai danni causati dall'attività antropica».

Il giorno dopo il forum la Cina ha avviato un grande progetto per salvare un lago salato Aibi (Nella foto), nella prefettura autonoma mongola di Bortala, nel Gobi, regione autonoma dello Xinjiang Uygur, che si è rimpicciolito di 38 km2 all'anno a causa della desertificazione. L'Aibi, con una profondità media di meno di 2 metri, si trova al centro del bacino di Dzugarian, ricco di sale, vicino alla frontiera con il Kazakistan. Ormai restano solo 530 km2 dei 1.500 km2 originari. La veloce ritirata del lago, dovuta in gran parte all'insostenibile prelievo di acqua per irrigare le piantagioni di cotone, lascia un terreno arido che il vento spazza via, provocando frequenti tempeste di sabbia salata che colpiscono il nord della Cina.

Il progetto quadriennale è finanziato dalla Banca Mondiale e dal governo centrale e punta ad affrontare le cause del disseccamento dell'Aibi ed a ripristinare l'ecosistema dell'intera area. Si tratta di un investimento di almeno 12/18 milioni di dollari, il 74% dei quali finanziati dal governo centrale di Pechino e dalle amministrazioni locali, il resto è coperto dal Global environment found della Banca Mondiale.

Nessun commento:

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny