Nel contesto del sistema di credenze pseudoscientifiche della subcultura New Age, l'espressione bambini indaco (in inglese indigo children o semplicemente indigos, "gli indaco") si riferisce a una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali. Il fenomeno, descritto da alcuni autori già con riferimento agli anni '60, si sarebbe intensificato dagli anni '90 in poi, cosa che preluderebbe all'imminente evoluzione dell'umanità preannunciata da tutte le correnti del pensiero New Age.
Nel contesto del sistema di credenze pseudoscientifiche della subcultura New Age, l'espressione bambini indaco (in inglese indigo children o semplicemente indigos, "gli indaco") si riferisce a una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali. Il fenomeno, descritto da alcuni autori già con riferimento agli anni '60, si sarebbe intensificato dagli anni '90 in poi, cosa che preluderebbe all'imminente evoluzione dell'umanità preannunciata da tutte le correnti del pensiero New Age.
L'espressione "indigo children" è stata introdotta negli anni '70 dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe, ma ha acquisito popolarità soprattutto a partire dalla pubblicazione di The Indigo Children di Lee Carroll e Jan Tober, nel 1999. L'opera di Carroll e Tober ha dato l'avvio a un vero e proprio movimento, che nell'ultimo decennio ha prodotto libri, documentari, film e congressi internazionali.
A seconda delle fonti, i bambini indaco vengono descritti come dotati semplicemente di spiccate qualità caratteriali (in particolare di empatia, creatività, forza di volontà) oppure addirittura di poteri paranormali come telepatia, chiaroveggenza o la capacità di comunicare con gli angeli e i loro simili. Sebbene negli anni siano state raccolte numerose testimonianze di genitori che asseriscono di riconoscere nei loro figli le caratteristiche dei bambini indaco, la teoria è al momento completamente priva di fondamento scientifico.(Wikipedia)
L'espressione "indigo children" è stata introdotta negli anni '70 dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe, ma ha acquisito popolarità soprattutto a partire dalla pubblicazione di The Indigo Children di Lee Carroll e Jan Tober, nel 1999. L'opera di Carroll e Tober ha dato l'avvio a un vero e proprio movimento, che nell'ultimo decennio ha prodotto libri, documentari, film e congressi internazionali.
A seconda delle fonti, i bambini indaco vengono descritti come dotati semplicemente di spiccate qualità caratteriali (in particolare di empatia, creatività, forza di volontà) oppure addirittura di poteri paranormali come telepatia, chiaroveggenza o la capacità di comunicare con gli angeli e i loro simili. Sebbene negli anni siano state raccolte numerose testimonianze di genitori che asseriscono di riconoscere nei loro figli le caratteristiche dei bambini indaco, la teoria è al momento completamente priva di fondamento scientifico.
(Wikipedia)
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