La nuova strategia dell'Isis: giocattoli esplosivi



La polizia irachena ha fermato e sequestrato un carico dell'Isis contenente degli esplosivi probabilmente da usare contro dei pellegrini sciiti.




A breve, infatti, ci sarà il pellegrinaggio annuale per Arba'een, una pratica religiosa sciita che segna la fine del periodo di 40 giorni di lutto dopo l'anniversario della morte dell'Imam Hussein, nipote del profeta Maometto.

Non è una novità che le forze di sicurezza blocchino carichi di armi o di bombe destinate alle forze del Califfo, ma questa volta è diverso. Quelle trovate dagli iracheni erano camuffate da bambole. Pronte a essere raccolte e innescate da innocenti bambini sulla strada che va dalla capitale dell'Iraq, Baghdad, a Karbala. Una via che milioni di pellegrini percorrono ogni anno. Si calcola che il raduno religiosio abbi accolto 17,5 milioni di fedeli.

Le trappole esplosive sono state scoperte a al-Husseiniya, un sobborgo a maggioranza sciita nel nord-est di Baghdad. La polizia, dopo aver sequestrato le bombe, anche conosciute con il nome di Ied, acronimo inglese per descrivere degli ordigni esplosivi improvvisati.



La pratica è attiva da molto tempo anche se se ne parla solo ora; infatti in primavera 2012 si leggevano queste notizie:

I GIOCATTOLI ESPLOSIVI - Damas Post la mette così. “Grazie a fonti private”, scrive il media arabo, “Damas Post è in grao di affermare che gruppi armati di opposizione in Siria hanno iniziato a confezionare oggetti sospetti, fra cui giochi per bambini, imbottiti di esplosivo e lanciati sui lati della strada, per le vie e nei parchi. Secondo queste fonti, l’obiettivo è danneggiare e ferire (fino ad uccidere o mutilare) il maggior numero possibile di siriani, secondo le fonti a disposizione”.





PERICOLO A DAMASCO - La notizia è arrivata anche in Italia grazie alle agenzie di stampa, che scrivono: ” Il fenomeno è stato denunciato anche dal governo siriano, il cui premier, Adel Safar, ha allertato in modo “segreto e urgente” le autorità compententi, mettendo in guardia in particolare dalla possibilità che questi “giocattoli” vengano distribuiti tra gli alunni delle scuole e ordinando che siano adottate misure adeguate in tal senso”.

 http://www.stampalibera.com/?a=30909

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