Da oltre trent’anni, nei Paesi occidentali, è in corso un processo di smantellamento dei diritti e dei livelli di vita conquistati dai ceti subalterni nei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Nel nostro Paese tale processo ha recentemente subito una drammatica accelerazione. Purtroppo manca ancora una diffusa consapevolezza sulle ragioni della crisi che stiamo vivendo e quindi stenta a prender forma una resistenza popolare adeguata.Non ci addentriamo qui in una riflessione generale sulla fine del “compromesso fordista-keynesiano” e sul passaggio

2 commenti:
Concordo...dannazione.
Sono anni che io e molti altri abbiamo capito la trappola dell'euro. Sarebbe bastato , nel 2000, aderire alla UE , ma non alla moneta unica, come ha fatto l'Inghilterra. Ma i nostri politici sapientoni - inebetiti - incapaci , sia dell'epoca sia di adesso, non vedono al di là del loro maso, succubi della Germania, o forse sono messi - da chi detiene il potere economico/finanziario in Europa e nel mondo - nella impossibilità di staccare la spina all'Euro , vera catastrofe per le economie deboli. Come si fa a competere nei mercati internazionali con una moneta che non rappresenta la nostra economia, ma quella della Merkel ? Assurdo.
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